Libri di Rosi Braidotti
Il postumano. Volume Vol. 1
Rosi Braidotti
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2020
pagine: 220
La nostra seconda vita negli universi digitali, il cibo geneticamente modificato, le protesi di nuova generazione, le tecnologie riproduttive sono gli aspetti ormai familiari di una condizione postumana. Tutto questo ha cancellato le frontiere tra ciò che è umano e ciò che non lo è, rivelando le fondamenta non naturalistiche dell'umanità contemporanea. Sul piano della teoria politica e filosofica, urge adeguare le categorie di comprensione delle identità individuali e dei fenomeni sociali a partire da questo salto. Sul piano dell'analisi, dopo aver constatato la fine dell'umanesimo, occorre vedere in questa trasformazione le insidie di una colonizzazione della vita nel suo complesso da parte dei mercati e della logica del profitto. Serve dunque aggiornare la teoria ai cambiamenti in atto, senza rimpianti per un'umanità ormai perduta e cogliendo le opportunità offerte dalle forme di neoumanesimo che scaturiscono dagli studi di genere, postcoloniali e dai movimenti ambientali.
Materialismo radicale. Itinerari etici per cyborg e cattive ragazze
Rosi Braidotti
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2019
pagine: 180
Nel bel mezzo del clamore tecno-politico e della paranoia securitaria è ancora possibile immaginare pratiche e teorie politiche affermative? Che strumenti abbiamo per non consegnarci al nichilismo, per non arrenderci all’egoismo, per non chiuderci in noi stessi rifiutando l’altro? La filosofa Rosi Braidotti, tra le maggiori studiose di postumanesimo e soggettività, getta le basi per un’etica affermativa, che opponga al diffuso senso di precarietà e di nichilismo una visione attiva e alternativa, che passi per il corpo e per la resistenza. Braidotti mostra come l’etica affermativa sia alla base di alcuni movimenti di matrice neofemminista. Sono infatti proprio le “cattive ragazze” – dalle Riot Grrrls alle Pussy Riot, passando per le cyborgeco-femministe e le attiviste antirazziste e antispeciste – a farsi ispiratrici di modelli di soggettività alternativi a quelli costruiti sull’isolamento.
Per una politica affermativa. Itinerari etici
Rosi Braidotti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 162
Nel bel mezzo del clamore tecno-politico e della paranoia securitaria è ancora possibile immaginare pratiche e teorie politiche affermative? Che strumenti abbiamo per non consegnarci al nichilismo, per non arrenderci all'egoismo, per non chiuderci in noi stessi rifiutando l'altro? La filosofa Rosi Braidotti, tra le maggiori studiose di postumanesimo e di soggettività, getta le basi per un'etica affermativa, che opponga al diffuso senso di precarietà e di nichilismo una visione attiva e alternativa, che passi per il corpo e per la resistenza. Nel libro, Braidotti mostra come proprio l'etica affermativa sia alla base di alcuni movimenti di matrice neo-femminista. Sono infarti proprio le "cattive ragazze" - dalle Riot Grrrls alle Pussy Riot, passando per le cyborg-eco-femministe e le attiviste antirazziste e antispeciste - a farsi ispiratrici di modelli di soggettività alternativi a quelli costruiti sull'isolamento.
Trasposizioni. Sull'etica nomade
Rosi Braidotti
Libro: Copertina morbida
editore: Luca Sossella Editore
anno edizione: 2017
pagine: 343
Il libro offre un resoconto del problema della soggettività etica e politica nella cultura contemporanea, e sponsorizza fortemente una concezione non-unitaria o nomadica del soggetto, in opposizione alle pretese di ideologie quali conservatorismo, individualismo liberale e tecno-capitalismo. Rosi Braidotti depone decisamente contro l'universalismo morale, offrendo al contempo una strenua difesa dell'etica nomade dalle accuse di relativismo e nichilismo, e fa appello a una nuova forma di responsabilità etica che consideri la "Vita" come il soggetto, e non l'oggetto, della ricerca. Questo tipo di etica è presentata come una fondamentale riconfigurazione del nostro esserci, ed esige più creatività concettuale nella produzione di visioni del mondo capaci di consentirci un comportamento etico in un mondo tecnologicamente e globalmente "mediato". Il soggetto etico di tipo nomade riesce a superare la difficile tensione tra la molteplicità delle forze politiche da un lato, e il forte impegno per le politiche dell'emancipazione dall'altro.
Manifesto cyborg. Donne, tecnologie e biopolitiche del corpo
Donna J. Haraway
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2018
pagine: 192
Il pensiero occidentale è da sempre caratterizzato da un pensiero binario asimmetrico, di cui le opposizioni uomo/donna e mente/corpo rappresentano solo due tra gli assi concettuali più importanti. Si tratta di opposizioni tra termini mai tra loro equivalenti, dualismi da sempre funzionali alle pratiche del dominio: sulle donne, sulla gente di colore, sulla natura, sui lavoratori, sugli animali. La nascita del cyborg, da metafora fantascientifica a condizione umana, però cambia questo stato di cose. Perché il cyborg è al contempo uomo e macchina, individuo non sessuato situato oltre le categorie di genere. La pretesa naturalità dell’uomo è quindi solo una costruzione culturale, poiché oggi tutti noi siamo in qualche modo dei cyborg. L’uso di protesi, lenti a contatto, by-pass è solo un esempio di come la scienza sia compenetrata nel quotidiano e abbia trasformato il corpo. Se il corpo può venire trasformato e gestito, esso non è più sede di una presunta naturalità contrapposta all’artificialità e non possiamo più pensare all’uomo in termini esclusivamente biologici. Il cyborg non è quindi né macchina né uomo, né maschio né femmina, situato oltre i confini delle categorie che normalmente utilizziamo per interpretare il mondo.
Madri, mostri e macchine
Rosi Braidotti
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 128
Disastri nucleari, biotecnologie, fecondazione assistita, cinema e letteratura di fantascienza punteggiano la costellazione di idee madri, mostri e macchine. Nell’universo scientifico e nell’immaginario culturale il corpo gravido e quello mostruoso si mescolano, restituendo una visione della corporeità femminile come qualcosa di affascinante e mortalmente temibile. Il fenomeno, che privilegia il deviante, il mutante e l’ibrido, sfida così le versioni più convenzionali dell’umano e riafferma il caposaldo del femminismo: la “differenza” come urgenza politica e filosofica.
Fuori sede. Vita allegra di una femminista nomade
Rosi Braidotti
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 144
Cosa significa autobiografia per una donna che afferma che la propria vita non le appartiene? Quale identità per un soggetto nomade, complesso, polimorfo? Questo libro ci immerge con toni vibranti nell’avventura di una femminista che ha ripensato in modo radicale il soggetto contemporaneo. Nessuna coscienza unitaria trionfante, ma reti rizomatiche, legami plurimi, migrazioni da una lingua all’altra, da un dialetto all’altro, per toccare con mano la contingenza del sé e imparare ad abitare una diversità incarnata, incessantemente in transito. «Soggetto nomade, dopotutto, non faccio che passare». La geografia di luoghi, incontri e passioni che qui si squaderna ci restituisce la vita allegra e a zig zag di una intellettuale di frontiera capace di sfidare ogni forma di identità cristallizzata, sostituendo al cogito cartesiano un nuovo appello per le generazioni a venire: desidero ergo sum.
Il postumano. Volume Vol. 2
Rosi Braidotti
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2022
pagine: 224
La «condizione postumana» è caratterizzata dalla concomitanza di Quarta rivoluzione industriale e Sesta estinzione di massa. Cosa che ci colloca a metà tra l'entusiasmo per gli sviluppi tecno-scientifici e la paura indotta dai cambiamenti climatici e dalla crisi ambientale. Ma la congiuntura postumana è anche il momento storico in cui la categoria di «Uomo» perde la sua funzione di referente privilegiato: un momento di cui approfittare per pensare criticamente e creativamente a ciò che possiamo diventare. Partendo da teorie e pratiche femministe, antirazziste e postcoloniali, Rosi Braidotti sostiene che quella di «umano» non è mai stata una categoria neutrale, bensì uno statuto a cui si accede per potere e privilegio. In questo secondo volume della trilogia dedicata al postumano, la filosofa analizza l'impatto che la presente condizione ha sulla costituzione di soggettività, saperi e scienze sociali. I saperi postumani non sono infatti solo una forma alternativa di conoscenza, sono anzitutto una speranza politica. L'invito è ad attivarsi per superare l'antropocentrismo e la violenza che porta con sé, quando le onde della storia globale sono sul punto di cancellare dal pianeta molte altre specie.
Soggetti nomadi. Corpo e differenza sessuale
Rosi Braidotti
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2023
pagine: 320
Si può sfuggire alla rigida dicotomia di genere imposta dalla cultura dominante? Come concepire nuove soggettività politiche a partire da identità sessuali non unitarie, dinamiche, complesse: in una parola, nomadi? Sulla scia di Gilles Deleuze e Luce Irigaray, Rosi Braidotti riscrive la teoria femminista intrecciando racconto autobiografico e riflessione filosofica. In questo libro, già da tempo considerato un classico del pensiero contemporaneo e qui presentato in un’edizione completamente rivista e ampliata, la filosofa si interroga sulla possibilità di una politica nomade materialista, contraria a ogni forma di esclusione e ingiustizia, e rivendica lo statuto della corporeità e della sessualità nelle nostre società ibride, in costante divenire.
Il postumano. Volume Vol. 3
Rosi Braidotti
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2023
pagine: 356
In un momento storico segnato dal prepotente ritorno di atteggiamenti patriarcali e di suprematismo, nuove generazioni di attiviste, dalle Xenofemministe alle Pussy Riot, portano avanti le lotte delle donne e di persone LGBTQ+, combattendo al fianco di femministe star come Beyoncé e Lady Gaga. Ma come leggere queste lotte alla luce della condizione postumana, specialmente nel contesto italiano? In questo nuovo importante libro, il terzo dedicato al tema, Rosi Braidotti esamina le implicazioni della svolta postumana per la teoria e la pratica femminista. Ne derivano alcune tesi radicali: che il femminismo contemporaneo è una nuova forma di materialismo lontana dall’umanesimo; che la vita non umana è oggi il concetto dominante; che la sessualità può essere definita come una forza al di là del genere. Il libro si conclude con un appello a una resistenza politica affermativa, come rimedio alle nuove relazioni di potere che emergono dall’attuale ordine geopolitico.
In metamorfosi. Verso una teoria materialista del divenire
Rosi Braidotti
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 432
Se l’unica costante all’alba del terzo millennio è il cambiamento, è necessario pensare ai processi più che ai concetti. Che risposta dare a un centro che si frammenta? Come fornire ai soggetti nomadi e ibridi della post-modernità un’etica all’altezza della metamorfosi perenne? Ispirandosi alla filosofia dell’immanenza e della differenza sessuale, Rosi Braidotti indaga gli aspetti materiali e discorsivi della frantumazione delle identità unitarie, con una particolare attenzione all’immaginario mostruoso, al cyberpunk, al fanta-horror. Un testo «di esplorazioni e rischi, di convinzioni e desideri» che rivendica – sulla scorta di Gilles Deleuze e Luce Irigaray – l’urgenza di un pensiero materialista e femminista, di linguaggi porosi e versatili in grado di rivelare orizzonti sociali di speranza e generare visioni alternative sul presente.
Il ricordo di un sogno. Una storia di radici e confini
Rosi Braidotti
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2024
pagine: 420
Più di cinquant’anni fa una bambina trova una foto nascosta in un baule pieno di vestiti e comincia a fare domande a sua madre. "Dimmi cosa ti è successo, io sono qui. Raccontami, che io ti ascolto, e crederò a tutto quello che mi dici. Non avere paura del buio, io ci sono." È così che Bruna, la madre di Rosi, ascolta la storia della sua famiglia, delle sue donne e della loro sofferenza tramandata da generazioni. Poi a sua volta, moderna Sherazade, la racconta a sua figlia, passandole il testimone di un sogno che è quello di ricomporre la vicenda complicata di una famiglia dispersa, di ritrovarla anche solo nelle parole, di tenerla in vita anche solo nella scrittura. Seguendo il consiglio di Virginia Woolf di pensarci attraverso le nostre madri, Rosi Braidotti raccoglie una molteplicità di voci, attingendo a un archivio stratificato di fonti e mettendosi in viaggio per mezzo mondo. Ricostruisce da una parte «la piccola repubblica dei Braidotti», socialisti di Latisana, dall’altra il ramo fascista, tra Friuli, Austria e Cecoslovacchia. Il risultato è la storia suggestiva di una compagine di parenti che, da Buenos Aires all’Australia, testimoniano la dispersione che segna tante famiglie di italiani con la valigia, a dimostrazione di come l’identità sia sempre una fitta rete di relazioni, ricca di differenze, multipla, aperta e interconnessa. "Il ricordo di un sogno" è la storia scompigliata e selvaggia di una famiglia che continua a vagare, in cui risuona un’irruenza non priva di dolore ma sempre gioiosa, con la certezza assoluta che solo in un confronto perenne con il passato possiamo ridisegnare nuove potenzialità di vita.