Libri di S. Bonfili
Taccuini romani. I dipinti di Diego Angeli della Collezione del Museo di Roma in Trastevere
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2020
pagine: 128
La serie dei dipinti, che si caratterizza, tra l'altro, per il particolare formato non più grande di una cartolina, costituisce un corpus di grande interesse delle collezioni permanenti del Museo di Roma in Trastevere. Unica testimonianza nota della produzione pittorica di Angeli, il prezioso nucleo dei dipinti si compone di piccole vedute riprese, per la maggior parte, a Roma, con alcune eccezioni nella Sabina, nella città di Firenze e di Parigi. Insoliti scorci della città storica e della campagna laziale, testimonianze del fascino esercitato sullo scrittore dei luoghi storici e più conosciuti e del paesaggio delle campagne alle porte di Roma, una suggestione destinata a influenzare anche la sua attività giornalistica e letteraria. Una produzione che, sebbene rimasta durante tutta la sua vita quasi sconosciuta, evidenzia una particolare propensione e un vero e proprio talento nei confronti della pittura. Il presente volume è stato realizzato in occasione della mostra: "Taccuini romani. Vedute di Diego Angeli. Visioni di Simona Filippini".
Giorgio Manganelli e il viaggio
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2017
pagine: 125
Dalla giornata di studi "Giorgio Manganelli e il viaggio" organizzata dall'Università di Macerata nel 2015, prende le mosse un volume che esplora le prospettive letterarie e narrative alla base dei numerosi viaggi compiuti da Manganelli nel corso della sua lunga carriera di narratore. La costruzione del percorso fisico sulle fondamenta della peregrinazione intellettuale, sia essa interiore, catabatica, acronica o impossibile, può indifferentemente svilupparsi come variante del reportage giornalistico, prassi di ricerca filologica, o vero e proprio modello di conoscenza del mondo, anche di quell'universo interiore funestato da nevrosi che trovano requie proprio grazie al viaggio. Ogni immersione nella lettura di Giorgio Manganelli comporta un sintomo, una certa vertigine provocata dalle parole con cui lo scrittore, solito esprimersi tramite sostituzioni e digressioni, insistenze sulle soglie e i mondi liminali, scardinamenti e ridefinizioni, ellissi e iperboli funamboliche, racconta i propri viaggi. In questa esplorazione, immagini metaforiche come "fascinazione dell'ossimoro", "scrittura cicatricosa", "robustezza dei contrari", oltre a tentare di definire lo stile di Manganelli, sono coordinate da considerare per ben riposizionarsi sulla mappa geografica del grande scrittore milanese. Saggi di Sara Bonfili, Gianni Cimador, Lietta Manganelli, Andrea Rondini, Alessandro Trebbi, Marcello Verdenelli, Giampaolo Vincenzi.