Libri di S. Papetti
Perugino, Crivelli, Giaquinto. Dai Monti Azzurri all'Adriatico
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2018
pagine: 64
La città di Senigallia è stata nel corso dei secoli un centro di grande smercio, anche di opere d'arte, in occasione della rinomata fiera dedicata a sant'Agostino che annualmente richiamava mercanti e appassionati da ogni angolo d'Europa del Nord e dell'Est. Senigallia torna ad accogliere i capolavori di alcuni grandi maestri che nel corso dei secoli hanno contribuito ad arricchire i centri adriatici con le loro opere, animando quella che Federico Zeri e Pietro Zampetti hanno ribattezzato "cultura adriatica": questo complesso processo di osmosi figurativa che ha accomunato le esperienze artistiche delle due sponde, sarà illustrato attraverso una selezione di opere provenienti dalla Pinacoteca Civica di Montefortino e da altre istituzioni legate alla rete museale dei Sibillini, luoghi profondamente segnati dai recenti eventi sismici. Si tratta di una stupefacente serie di capolavori che dialogano con il patrimonio artistico conservato a Senigallia, come la piccola tavola di Perugino, autore anche della monumentale ancona della chiesa di Santa Maria delle Grazie che attesta la grande diffusione del verbo peruginesco nel vasto territorio centro italiano...
Le ragioni della memoria
Giorgio Cutini, Bruno Mangiaterra
Libro
editore: Il Lavoro Editoriale
anno edizione: 2015
Casa Museo di Palazzo Sorbello a Perugia
Libro
editore: Fondazione Ranieri di Sorbello
anno edizione: 2010
pagine: 187
Capponi. Futurismo inedito. I ritratti nascosti
Libro: Libro in brossura
editore: Lìbrati
anno edizione: 2009
pagine: 96
Sante Monachesi. Una vita nel segno dell'arte
Libro
editore: 24 Ore Cultura
anno edizione: 1999
pagine: 128
Francesco nell'arte da Cimabue a Caravaggio
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2016
pagine: 131
"Quella gallina sono io, piccolo di statura e bruno di colorito": nonostante sia questo l'ingenuo autoritratto che Francesco ci ha trasmesso, la sua figura venne riproposta dagli artisti nel corso dei secoli con ben altri tratti. Attraverso una selezione di opere dedicate a Francesco da alcuni fra i maggiori artisti attivi dal XIII al XVIII secolo legati al contesto marchigiano, il volume si propone di evidenziare le trasformazioni che l'iconografia francescana ha subìto nel corso del tempo per meglio rispondere alle esigenze devozionali delle varie famiglie che compongono l'ordine, passando dalle tavole in cui la figura del frate campeggia isolata, offrendosi alla devozione popolare, alle tele elaborate dagli artisti della Controriforma, connotate da un accentuato patetismo sino a giungere alla trionfante teatralità del barocco.
Meraviglie del barocco nelle Marche. Catalogo della mostra (San Severino Marche, 25 luglio-12 dicembre 2010). Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2010
pagine: 311
Bernini, Quercino, Orazio Gentileschi, Valentin de Boulogne, Baciccio, Carlo Maratti, ma anche Caravaggio con il San Francesco di Udine, autografo o copia antica? I più importanti rappresentanti dell'arte italiana del Seicento sono stati riuniti in occasione di questa iniziativa che Vittorio Sgarbi, affiancato da un nutrito comitato di studio, dedica a San Severino, nell'Alto Maceratese, come primo appuntamento di un progetto di respiro più ampio che intende, nel corso dei prossimi anni, affrontare il tema dell'arte del XVII secolo anche nelle altre province delle Marche al fine di giungere a una visione di insieme che riserverà grandi sorprese. Novanta opere fra dipinti, sculture e oreficerie destinate alle chiese e ai palazzi del vasto territorio che da San Severino, toccando Macerata, Camerino, Matelica e Fabriano, si inoltra verso l'Appennino umbro-marchigiano, fino a raggiungere i finitimi territori dell'Umbria dai quali provengono due capolavori del Pomarancio. Luoghi che oggi potrebbero apparire remoti, eppure nel Seicento erano capaci di attirare i maggiori artisti del secolo. Un percorso che tocca anche due importanti chiese di San Severino Marche, i santuari mariani del Glorioso e della Madonna dei Lumi (prima chiesa eretta dai Filippini dopo quella della Vallicella a Roma) che con i loro imponenti apparati decorativi ci offrono un quadro complessivo dell'aggiornamento culturale di committenti e devoti della Provincia Pontificia.
Le stanze del Cardinale. Caravaggio, Guido Reni, Guercino, Mattia Preti
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2009
pagine: 215
Elevato alla porpora cardinalizia a soli trentacinque anni, Giovanni Battista Pallotta (1594-1668) proseguì la colta tradizione familiare avviata in età sistina dallo zio, il cardinale Evangelista, aggiornando le prospettive della sua intensa attività di collezionista in base ai più moderni indirizzi perseguiti a Roma negli anni del pontificato di Urbano Vili. L'inventario delle opere d'arte conservate nella sua residenza romana è stato il punto di avvio per una complessa indagine archivistica volta a ricostruire la consistenza della collezione del porporato marchigiano che, negli anni trascorsi a Ferrara come legato pontificio, intrattenne rapporti di committenza con Guido Reni, Guercino, Elisabetta Sirani, Cantarmi e Tiarini. Altre opere importanti furono commissionate in tempi diversi anche a Mattia Preti, riallacciando così i rapporti con la città di Cosenza della quale Evangelista Pallotta era stato vescovo. Il nucleo più importante della quadreria Pallotta passò, dopo la morte del cardinale, a Bologna, presso il conte Grassi, e da questi un gruppo di opere venne poi venduto nel 1684 al marchese Brignole di Genova. La mostra è ospitata nel fastoso palazzo dei cardinali Pallotta, eretto a Caldarola dal cardinale Evangelista e arricchito di opere d'arte da Giovanni Battista Pallotta, che vi ospitò la regina Cristina di Svezia, Casimiro di Polonia e vari principi romani in viaggio verso il santuario di Loreto.