Libri di Salvatore Abate
Un porto di terza classe e altre cronache scombinate
Salvatore Abate
Libro: Libro in brossura
editore: Taphros Editrice
anno edizione: 2015
pagine: 180
Il sale della vita
Salvatore Abate
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2022
pagine: 150
Il libro mette a disposizione del lettore cinquanta ricette, soprattutto della tradizione siciliana, insieme a piccoli segreti per realizzare gustosissimi piatti. Adatto a chi vuole dare un senso e migliorare le proprie capacità culinarie ma soprattutto a chi vuole trovare un significato alla propria vita. I rapporti nel mondo del lavoro, tra amici, in famiglia, nelle relazioni quotidiane tra uomini e donne, con i giovani sono raccontati attraverso aneddoti autobiografici da un uomo che grazie alle esperienze vissute ha maturato la sua idea di «Sale della Vita»: felicità, speranza, gioia, gusto, cibo, sopravvivenza, unione, affetto, famiglia e solidarietà.
I pregi degli isolani. Protagonisti casuali. La Maddalena 1916-1919
Salvatore Abate
Libro: Libro in brossura
editore: Paolo Sorba Editore
anno edizione: 2021
pagine: 160
La figura del Commissario Regio Pietro Lissia è la figura di un attore con poca esperienza professionale, al quale la straordinarietà del momento impone di attribuirsi la parte principale nella rappresentazione teatrale svoltasi a La Maddalena tra il 1916 e il 1919.
Gli anni dell’isola felice. La Maddalena 1955-1975
Salvatore Abate, Francesco Nardini
Libro: Libro in brossura
editore: Paolo Sorba Editore
anno edizione: 2018
pagine: 370
La storia della comunità maddalenina è stata sempre intrecciata con quella nazionale, sia per gli interessi che questa realtà di confine suscitava in campo politico, sia per l’importanza che essa rivestiva nelle strategie della Difesa nazionale. Verso la fine degli anni Cinquanta dello scorso secolo, e in seguito all’adesione dell’Italia alla Nato, i lavori in Arsenale ripresero a buon ritmo, dando la possibilità agli enti della Difesa di aumentare il numero dei dipendenti, civili e militari, e di creare nel contempo un importante circuito economico indotto. Furono gli anni dell’‘Isola Felice’. Lo sviluppo delle attività della Marina Militare recò un benessere diffuso ed equamente distribuito fra le famiglie isolane. In un ventennio, dal 1955 al 1975, si realizzò quella crescita economica che favorì, anche attraverso la scoperta delle bellezze ambientali dell’arcipelago, un tenore di vita mai raggiunto prima di allora. In campo politico e amministrativo furono gli anni del dominio pressoché incontrastato della Democrazia Cristiana. La comunanza degli interessi, politici ed economici, della classe dirigente isolana, con le istituzioni ai massimi livelli, portò a La Maddalena i presidenti della Repubblica che si succedettero, da Einaudi a Napolitano (tranne pochissime eccezioni), i capi di Governo, i ministri, i sottosegretari, le alte personalità politiche. L’Isola godeva del privilegio di potere contare su quei “tanti begli amici”, che ne assecondarono l’espansione civile, che la proiettarono in una dimensione nazionale, e anche oltre. Negli anni Settanta, dopo l’insediamento di una base militare d’appoggio straniera nell’isola di Santo Stefano, si registrarono le prime contestazioni e i primi fermenti sociali, soprattutto da parte di quei settori della società e della politica che non condividevano le scelte del partito egemone, al Governo, alla Regione e al Comune. Il periodo descritto fu cruciale nella storia de La Maddalena, e fu vissuto altresì di fiere lotte di potere, combattute entro le sedi istituzionali e, più ardentemente, nei circoli cattolici guidati dalla parrocchia e nei salotti privati "laici".
Il pane del governo. La Maddalena 1946-1956
Salvatore Abate, Francesco Nardini
Libro: Libro rilegato
editore: Paolo Sorba Editore
anno edizione: 2010
pagine: 285
Nell'immediato dopoguerra, la politica interna del governo italiano era totalmente assoggettata alle imposizioni degli Stati Uniti d'America. Questo implicava, tra le altre cose, una vera e propria attività persecutoria nei confronti degli iscritti ai partiti e ai sindacati che interpretavano le rivendicazioni e le aspirazioni della classe operaia. L'aspetto più grave delle vicende di tanti lavoratori non allineati alle posizioni governative ha riguardato, per decenni,la rimozione dalla memoria collettiva dei fatti accaduti in quegli anni. Come quelli che si registrarono a La Maddalena tra il 1952 e il 1956, con un'appendice nell'anno successivo, a danno di alcuni dipendenti civili dell'Arsenale Militare di Moneta. Furono preparate le liste di proscrizione degli operai e degli impiegati di simpatie comuniste e socialiste, e alcuni di questi furono allontanati dal posto di lavoro. Un clima di caccia alle streghe stravolse il corretto dialogo politico nella città avviata a una lenta e faticosa ripresa dopo i disastri causati dalla guerra, e le conseguenze ne rallentarono la maturazione politica per i decenni a venire. Questo saggio tenta un recupero, prove "storiche" alla mano e partendo da subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, delle intricate trame politiche di quegli anni cruciali per la democrazia in Italia e del riverbero doloroso che queste trame ebbero sulla vita sociale di una comunità di periferia.