Libri di Sandro Penna
Poesie, prose e diari
Sandro Penna
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 1420
Il volume raccoglie l'intero corpus delle poesie di Sandro Penna, le prose pubblicate in vita dall'autore e una scelta cospicua degli scritti di diario finora inediti. La curatela di Roberto Deidier - cui si affianca Elio Pecora nella preziosa e intensa Cronologia - consente la lettura avvertita e partecipe di uno dei massimi poeti del Novecento, e stabilisce un nuovo ordinamento delle poesie, sostenuto da un accurato lavoro critico e filologico. Un efficace ritratto di "Penna secondo Penna", ricco di testimonianze inedite. Tutta l'originalità di un poeta che - ha detto Garboli - «trascrive direttamente dal vissuto, riducendo a pochi suoni inimitabili una tastiera letteraria fatta di combinazioni miracolose».
Poesie
Sandro Penna
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 165
«Queste sono le poesie che al di fuori di qualsiasi critico io stimo più di tutte. Sarebbero insomma quello che io lascerei ai posteri se posteri esisteranno.» Così nel 1973 Sandro Penna introduceva la propria raccolta di poesie in uscita nei tascabili Garzanti, l'unica assemblata da lui personalmente. I versi, scritti tra il 1939 e il 1958, si presentano straordinariamente compatti per i temi e il linguaggio: quella di Penna è una poesia limpida, che si rifà a una classicità senza tempo e applica la lezione di Dante, Leopardi, Rimbaud, Montale, tra gli altri, senza mai cadere nella maniera. Ma è una poesia solo in apparenza semplice, la cui chiarezza e luminosità non possono che nascere da una zona buia, da un mistero.
Un po' di febbre
Sandro Penna
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 110
"Un po' di febbre" raccoglie i testi in prosa scelti da Penna stesso nel 1973. Nei racconti, come nelle pagine di diario, il lettore ritrova le sue immagini più tipiche: la luce, la meraviglia, la vita che è il «ricordarsi di un risveglio»; ma soprattutto l'icona del fanciullo, puer aeternus che trascende ogni temporalità per diventare simbolo di un'infanzia assoluta, materia di un'incessante mitografia. È solo nella giovinezza, infatti, nella giovinezza senza tempo dei poeti, che può nascere quello sguardo capace di riconoscere il mondo, abbandonandosi a un primitivo stupore. Ma perché quello stupore possa manifestarsi è necessario ciò che Penna indica fin dal titolo: un «rapporto febbrile con la realtà».
Cose comuni e straordinarie
Sandro Penna
Libro: Copertina rigida
editore: San Marco dei Giustiniani
anno edizione: 2002
pagine: 48
Il viaggiatore insonne
Sandro Penna
Libro: Copertina rigida
editore: San Marco dei Giustiniani
anno edizione: 2002
pagine: 76
Un po' di febbre
Sandro Penna
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 128
"Un po' di febbre" raccoglie i testi in prosa scelti da Penna stesso nel 1973. Nei racconti, come nelle pagine di diario, il lettore ritrova le sue immagini più tipiche: la luce, la meraviglia, la vita che è il «ricordarsi di un risveglio»; ma soprattutto l'icona del fanciullo, puer aeternus che trascende ogni temporalità per diventare simbolo di un'infanzia assoluta, materia di un'incessante mitografia. È solo nella giovinezza, infatti, nella giovinezza senza tempo dei poeti, che può nascere quello sguardo capace di riconoscere il mondo, abbandonandosi a un primitivo stupore. Ma perché quello stupore possa manifestarsi è necessario ciò che Penna indica fin dal titolo: un «rapporto febbrile con la realtà».
Penna 6 volte
Sandro Penna
Libro: Copertina morbida
editore: Era Nuova
anno edizione: 2006
pagine: 108
Autobiografia al magnetofono
Sandro Penna
Libro: Copertina rigida
editore: San Marco dei Giustiniani
anno edizione: 2006
pagine: 48
il volume intende riportare gli appunti di vita lasciati al magnetofono di Elio Pecora quando ormai il poeta faceva vita isolata, negandosi persino alla luce del giorno.
Carmen e altri racconti
Prosper Mérimée
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2012
pagine: 182
Con un saggio di Cesare Garboli e una nota di Pietro Paolo Trompeo.
Sleepless traveler
Sandro Penna
Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio
editore: Produzioni Nero
anno edizione: 2023
pagine: 84
Sleepless Traveler is a collection of poems by the Italian poet Sandro Penna, with English translations by Jahan Khajavi and Tim Moore. The side-by-side translation of Penna's lyric poetry is coupled with illustrations by the American artist Louis Fratino—who also contributed a brief original text—as well as an essay on Penna by the Italian poet Nico Naldini, translated into English. Sandro Penna was born in Perugia in 1906, and lived most of his life in Rome. Considered to be one of the greatest Italian poets of the 20th century, the stridently homoerotic themes of Penna's lyric limited his recognition, while subjecting his work to censorship during his lifetime and beyond. Most of his poetry remains untranslated into English, while the majority of existing English translations are out of print. Il viaggiatore insonne was Penna's final collection of poetry, published shortly after his death in his Roman apartment in 1977. Comprised of a core “tredici bellissime poesie” ("thirteen wonderful poems") as he referred to them endearingly, Penna had waited until his final months to relinquish these poems to his editor, keeping them close until the right moment.
Poesie
Sandro Penna
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 192
«Queste sono le poesie che al di fuori di qualsiasi critico io stimo più di tutte. Sarebbero insomma quello che io lascerei ai posteri se posteri esisteranno.» Così nel 1973 Sandro Penna introduceva la propria raccolta di poesie in uscita nei tascabili Garzanti, l'unica assemblata da lui personalmente, che qui viene riprodotta nella ricostruzione filologica operata da Roberto Deidier per il Meridiano del 2017. I versi, scritti dal 1939 al 1958, si presentano straordinariamente compatti per i temi e il linguaggio: quella di Penna è una poesia limpida, che si rifà a una classicità senza tempo e applica la lezione di Dante, Leopardi, Rimbaud, Montale, tra gli altri, senza mai cadere nella maniera. Ma è una poesia solo in apparenza semplice, la cui chiarezza e luminosità non possono che nascere da una zona buia, da un mistero. La sua drammaticità sa ancora incantare il lettore.
Presenza e profezia
Paul Claudel
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2025
pagine: 216
"Presenza e profezia", uscito in Francia nel 1939, viene qui riproposto nella traduzione del poeta Sandro Penna. «È un’opera di grande importanza, che mi è costata molto lavoro e molta riflessione» scrisse Claudel a un amico, e in quella stessa lettera ne spiegò le ragioni: «Quando, il 25 dicembre 1886, uscii profondamente turbato e confuso da quella cattedrale di Notre-Dame nella quale avevo appena ricevuto la rivelazione di uno stato di cose tanto assurdo e scandaloso quanto – dovevo riconoscerlo – indubitabile, un problema mi si pose: come conciliare quei due ordini di verità sovrapposti e, in apparenza, estranei l’uno all’altro, se non contraddittori? Da una parte il mondo della realtà sensibile, che per la mia giovane vocazione poetica era il mondo della bellezza e della gioia, dei desideri e delle passioni, dall’altra quell’altro mondo, estraneo al primo, tanto potente, tanto straziante, ma al tempo stesso tanto terribile, che si era presentato alla mia anima con autorità invincibile [...]. Partendo dall’idea che dal vertice al fondo e da un estremo all’altro della Creazione esista un’omogeneità di disegno e di piano, cerco di dimostrare che ogni conoscenza, sia pur rivolta alle verità soprannaturali, non è esente dall’utilizzo di quelle facoltà sensitive di cui i nostri diversi apparati fisici accordano l’attività al nostro ambiente quotidiano. È così che, nel raccoglimento della meditazione, la Presenza di Dio non si manifesta “unicamente” alla nostra intelligenza, bensì al nostro essere complessivo, le cui diverse facoltà non formano in realtà che un tutto inseparabile, orientato secondo le circostanze in direzioni diverse, ma non senza che l’uso di una facoltà implichi, su piani differenti, l’attività più o meno latente di tutte le altre».

