Libri di Sandro Vacchelli
La frontiera silenziosa. Escursioni sui sentieri della memoria tra Valcamonica e lago di Garda (grande guerra 1914-1918)
Sandro Vacchelli
Libro: Copertina morbida
editore: Sardini
anno edizione: 2014
pagine: 280
Dopo tanto rumore di mine, di raffiche di mitraglia, di scoppi di granate, dopo tante urla e tante preghiere, sull'antica frontiera è tornato il silenzio dei monti. Oggi è una frontiera di pace, una frontiera silenziosa. Nel 1915, all'inizio delle ostilità, il lungo confine tra Italia e Austria-Ungheria, dallo Stelvio al mare Adriatico, attraversava anche le montagne dal Passo Gavia al Monte Baldo. Nascoste tra le pieghe di questi monti, che dalle vedrette dell'Adamello calano fino agli ulivi e alle rocce assolate del lago di Garda, le testimonianze lasciate da quella guerra sono moltissime. Trincee, camminamenti, fortificazioni, gallerie, strade e mulattiere. Chi passa a volte non le nota neppure e, se le vede, non sempre ne capisce l'origine. Questo libro aiuta a capire quel che è successo in quei luoghi, nelle trincee dove intere generazioni persero la gioventù, spesso anche la vita. Alcune schede introduttive illustrano caratteristiche particolari e poco note: l a guerra aerea, le donne in guerra, l'acqua ai combattenti, la posta... Seguono oltre cinquanta itinerari che guidano i passi del lettore alla scoperta dei luoghi e della storia che li ha indelebilmente segnati.
Guida ai sentieri del Sebino Bresciano. L'ombra del Culmine
Sandro Vacchelli
Libro: Libro in brossura
editore: Sardini
anno edizione: 2009
pagine: 184
Trentasei itinerari all'ombra del 'Culmine', il monte Guglielmo, una presenza imponente, troppo, per un piccolo lago, il lago d'Iseo, come smisurata appare la mole dell'isola che affiora nel bel mezzo delle sue acque, Montisola, l'isola più grande dei laghi europei. Partendo da queste 'contraddizioni' l'autore illustra con stile accattivante itinerari noti ma anche molte nuove escursioni sui monti della sponda bresciana del lago d'Iseo, da Paratico a Ome, da Iseo a Pisogne. L'autore insegna a cogliere quelle tracce nelle rocce che raccontano la storia geologica delle nostre contrade e al tempo stesso le tracce lasciate dalle genti bresciane degli anni passati. Le tracce della fatica: le piccole miniere sopra Pisogne dove a scavare il ferro si addentravano soprattutto i bambini o le filande, dove venivano impiegate delle ragazze in giovane età. Le tracce della bellezza: i fiori dai colori sgargianti, i paesaggi mozzafiato. Le tracce della vita animale: i timidi uccelli delle torbiere e i rapaci di monte, i pesci. Descrizioni geologiche, note naturalistiche, note storiche e antropologiche vanno a braccetto, stuzzicando la curiosità del lettore e invitandolo a incamminarsi!