Libri di Sauro Gelichi
Archeologia. Teoria, metodi e pratica
Colin Renfrew, Paul Bahn
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Zanichelli
anno edizione: 2018
pagine: 656
In bilico tra umanesimo e scienza, tra tecnologia e storia, l’archeologia è una disciplina “anfibia”, e forse è questo il segreto del suo grande fascino. Attraverso lo studio della cultura materiale vuole ricostruire il passato, per dare una prospettiva a lungo termine sulla natura umana. Per farlo, però, ha bisogno di porre le domande giuste – come in ogni ricerca scientifica – formulando ipotesi e cercando conferme o smentite. L’opera di Renfrew e Bahn mostra che esiste un dialogo continuo tra teoria, metodi e pratica sul campo, dove tecniche sempre nuove aiutano gli archeologi a trovare una risposta a domande antiche. La Parte I è incentrata su che cos’è l’archeologia: la sua storia, le testimonianze, gli scavi, la datazione. La Parte II si occupa della varietà umana, di chi siamo, partendo dall’organizzazione sociale per poi toccare argomenti quali l’archeologia ambientale, la dieta, le tecnologie che usavano i nostri antenati e come commerciavano, l’archeologia cognitiva, che aspetto avevano le persone. La Parte III, infine, apre l’archeologia al mondo, alle questioni controverse, alla responsabilità degli archeologi, che sono spesso chiamati a intervenire a tutela del patrimonio archeologico, così fragile, a volte logorato dall’incuria, altre colpito dal fondamentalismo politico e religioso, altre ancora preda della speculazione e del furto. In questa edizione trovano spazio le tecniche più aggiornate – dalla ricognizione aerea con i droni all’uso dei sistemi digitali per rilevare e analizzare i dati di un sito, dai nuovi metodi di datazione archeomagnetici all’uso sempre più massiccio dell’uranio-torio per datare i dipinti nelle grotte preistoriche – e soprattutto i grandi progressi compiuti dalla bioarcheologia, con gli stupefacenti esempi dell’Uomo di Grauballe e di Riccardo III, i cui resti fisici ci hanno permesso di imparare moltissimo sulla condizione umana nel passato. Ogni capitolo è guidato da una domanda iniziale e accompagnato da Schede dedicate agli scavi sul campo, passati o in corso. Il capitolo Costruire una carriera in archeologia conclude il libro: sei archeologi di nazionalità e interessi diversi si raccontano agli archeologi di domani.
Le isole del rifugio. Venezia prima di Venezia
Stefano Gasparri, Sauro Gelichi
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2024
pagine: 336
Venezia prima di Venezia è l’arcipelago dalle tante isole sulle quali, secondo il mito di fondazione di una delle pochissime città nate durante il medioevo, avrebbero trovato rifugio le popolazioni in fuga dai barbari. Ma la realtà storica è diversa dal mito. All’inizio del medioevo si formò lentamente nella laguna veneta un centro urbano, prima chiamato Rialto e poi Venezia. Un piccolo insediamento lagunare dell’alto Adriatico, erede di una vasta regione dell’impero romano, la “Venetia et Histria”, che un tempo si estendeva dall’Istria al fiume Adda. Il libro ricostruisce lo sviluppo del ducato veneziano nel corso dei secoli VI-VIII a partire dalle strutture militari bizantine, in un rapporto dinamico sia con i poteri di terraferma (il regno longobardo e poi l’impero carolingio), sia con quelli con base in Oriente e sul mare (Bisanzio, e poi gli Slavi e i Saraceni). Si formò così una comunità politica che nel corso dei secoli IX e X seppe creare le basi per la sua straordinaria crescita commerciale nel Mediterraneo. Il libro mostra anche il volto materiale della nuova città: le case, le chiese, gli edifici del potere pubblico e religioso. Una città che era quasi esclusivamente di legno, con pochi edifici in mattone e pietra, e che – per quanto costruita sull’acqua – di acqua era povera. Così come aveva bisogno di terra e perciò di bonifiche per stare all’asciutto e per allargare lo spazio abitabile. Non meno importante è la descrizione delle traiettorie degli altri insediamenti ‘perdenti’ della laguna – Metamauco, Torcello, Equilo, Cittanova – in un momento in cui la competizione all’interno della laguna non aveva ancora decretato un vincitore.
Tesori. Forme di accumulazione della ricchezza nell'alto medioevo (secoli V-XI)
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2003
pagine: 325
Come venivano accumulati e conservati determinati beni materiali - preziosi, ma anche di uso comune - tra la tarda antichità e l'alto medioevo? A quale scopo venivano sottratti all'uso e alla circolazione? Quale valore potevano assumere questi "tesori" al di là di quello immediatamente economico? Il termine tesoro è stato prevalentemente utilizzato in campo archeologico, ma la parola latina "thesaurus" compare anche con frequenza nelle fonti scritte, e il fenomeno si presta ad essere studiato da un punto di vista più generale di storia della mentalità e della cultura materiale.
La ceramica spagnola in Toscana nel bassomedioevo
Riccardo Francovich, Sauro Gelichi
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 1984
pagine: 54
Castel Bolognese. Archeologia di un centro di nuova fondazione
Sauro Gelichi
Libro
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 1990
pagine: 110
Ricerche archeologiche nel Palazzo del governatore di Cento
Sauro Gelichi
Libro
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 1993
pagine: 60
Senza immensa dote. Le clarisse a Finale Emilia tra archeologia e storia
Sauro Gelichi, Mauro Librenti
Libro
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 1998
pagine: 144
Cesena: la memoria del passato. Archeologia urbana e valutazione dei depositi
Sauro Gelichi, Antonio Alberti, Mauro Librenti
Libro
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 1999
pagine: 112
Stari Bar. The archaeological project 2004. Preliminary report
Sauro Gelichi, Mitja Gustin
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2005
pagine: 80
The archaeology of an abandoned town. The 2005 project in Stari Bar
Sauro Gelichi
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2006
pagine: 136
Bere e fumare ai confini dell'Impero. Caffè e tabacco a Stari Bar nel periodo ottomano
Sauro Gelichi, Lara Sabbionesi
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2014
pagine: 120
In questo volume si intende affrontare un tema specifico, quello cioè legato all'Antibari ottomana, un periodo letto attraverso una categoria un po' specifica di oggetti archeologici: le pipe in terracotta e le tazzine da caffè. Droghe che qualificano il mondo ottomano in qualsiasi immaginario, esse costituiscono, nel tempo, la spia di significativi mutamenti sociali, l'esplicitazione di adesioni, resistenze e infrazioni, nel quadro di quell'ambiguità che rappresenta un tratto caratterizzante del rapporto tra fonti materiali e narrazione storica. In questa sede viene presentato il catalogo delle pipe e delle tazzine, che sono estremamente varie nella forma e nella decorazione, e dei marchi delle pipe, reperti provenienti da contesti stratigrafici e dalle collezioni museali. Stando alle fonti scritte nei Balcani il caffè era apprezzato e consumato almeno dal XVI secolo, mentre il tabacco fece la sua comparsa solo all'inizio del secolo successivo. In questo contesto, le prime pipe sono prodotte a partire dalla seconda metà del XVII, mentre le tazzine a partire dall'inizio del XVIII secolo. Il volume è corredato da un ampio materiale fotografico e iconografico a colori.
Introduzione all'archeologia medievale. Storia e ricerca in Italia
Sauro Gelichi
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2016
pagine: 280
Soltanto negli ultimi decenni la pratica archeologica rivolta alle testimonianze post-classiche ha trovato larga applicazione nel nostro paese, sanando finalmente una cesura con i più avanzati settori della ricerca europea. A una pregevole attività specialistica che ha contraddistinto la disciplina non ha tuttavia fatto riscontro alcun tentativo di dotare il pubblico dei non specialisti di strumenti didatticamente validi. Tale è invece l'obiettivo di questo volume, che vuole fornire un inquadramento complessivo dei problemi e degli orientamenti della ricerca all'interno dei quali la disciplina si è mossa. Il testo si articola in tre parti. Nella prima, si ricostruisce una tradizione di studi che riconosce le sue radici nell'esperienza positivista dell'Ottocento ma che, tra alterne fortune, ha trovato solo nei primi anni Settanta del Novecento un suo statuto e una sua collocazione accademica. Nella seconda, si affrontano alcuni nodi problematici che connettono l'archeologia medievale con aspetti istituzionali, da una parte, e metodologici, dall'altra. La terza parte rappresenta, infine, uno spaccato sintetico delle principali tematiche della disciplina (le città, le necropoli, le chiese, i manufatti ecc.), attraverso la valutazione dei risultati delle ricerche e delle acquisizioni scientifiche più significative.

