Libri di Saverio Lomartire
Le Repubbliche marinare
Arsenio Frugoni
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2024
pagine: 272
Nella bandiera navale italiana lo stemma, al centro del tricolore, è costituito dai quattro stemmi di Amalfi (croce bianca in campo azzurro), di Pisa (croce bianca in campo rosso), di Genova (croce rossa in campo bianco) e di Venezia (il leone alato d'oro in campo rosso), a segnare la grande tradizione marinara della nostra storia. E, infatti, dire «Repubbliche marinare», è avviare, per ognuno, la memoria, per quanto si è imparato tra i banchi di scuola, verso le avventurose imprese di commerci lontani, di battaglie contro i pirati saraceni, di colonie favolose di ricchezze. Come i Comuni significarono indipendenza dallo straniero (l'imperatore tedesco), le Repubbliche marinare significarono liberà, generatrice di fresche energie, di intraprendenza e di prosperità. Particolari situazioni politiche, geniali creative volontà di individui, dettero loro importanza, sì da farle per secoli le protagoniste della storia del Mediterraneo. Un libro, scrive Franco Cardini, “breve ma non brevissimo, esemplare per intensità e per intima, sorvegliata passione” e che, dopo la Storia dell'Arte e la Storia delle città in Italia, mostra come “la testimonianza di Arsenio Frugoni rimane. Imponente, commovente, preziosa. E la nuova ricca veste tipografica di questo volume le offre degno, ben meritato omaggio”. Introduzione di Franco Cardini.
Storia della città in Italia
Arsenio Frugoni
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2023
pagine: 258
A completamento del viaggio di Frugoni nella Pittura, l'Architettura e la Scultura d'Italia, questo libro, riccamente illustrato, conduce il lettore nella storia della città d'Italia: dalle terramare ai nuraghi sardi, dalle colonie greche alla città etrusca, dal modello romano a quelli medievale e rinascimentale, per giungere alle città del Settecento, Ottocento e contemporanee. Come scrive l'autore: «Questo lungo viaggio ci ha dimostrato quale centro propulsore di civiltà sia stata sempre la città, ambiente favorevole per eccellenza all'associazione cooperativistica, ad una continua inventività per la ricerca di una vita sociale protetta dalle fiere, dalle tribù più predatorie, dalla fame, dalle calamità. La città è il preziosissimo patrimonio degli uomini civili. Piccole o grandi che siano, cariche di arte e di storia o più recenti di origine, le nostre città sono l'eredità delle generazioni passate, esprimono lo sforzo dei nostri padri per difendere noi, per farci più sicuri, più ricchi, conservano la traccia del loro gusto, delle loro aspirazioni che, per quotidiana educazione di ambiente, noi finiamo col sentire congeniali. Perciò dobbiamo volerle consegnare ai nostri figli, con la loro antica fisionomia, ma anche nostre, libere dalle umilianti incrostazioni della miseria, fatte più confortevoli e belle da noi, immagine insomma di quello che per i nostri figli noi vorremmo essere nella loro memoria». Un libro che, riemerso al pari degli altri dopo decenni di oblio, testimonia l'originalità dello sguardo storico di Arsenio Frugoni. Arsenio Frugoni (1914-1970), uno tra maggiori storici italiani del Novecento, ha insegnato Storia medievale alla Normale di Pisa e all'Università di Roma. I suoi studi si concentrano su problemi di storia della Chiesa, dal Medioevo alla Controriforma. Tra i suoi numerosi saggi ricordiamo: Arnaldo da Brescia nelle fonti del secolo XII (1954, poi Einaudi, 1989); Incontri nel Medioevo (il Mulino, 1979); Storia di un giorno in una città medievale (con la figlia, Chiara Frugoni, Laterza, 1998), Incontri tra Medioevo e Rinascimento (Scholé, 2018); La storia, coscienza di civiltà (Scholé, 2020); Storia della pittura d'Italia (a cura di Saverio Lomartire, Morcelliana, 2020); Storia dell'architettura d'Italia (a cura di Saverio Lomartire, Morcelliana, 2021); Storia della scultura d'Italia (a cura di Saverio Lomartire, Morcelliana, 2022). Saverio Lomartire insegna Storia dell'Arte medievale all'Università dell'Insubria. I suoi interessi di ricerca sono rivolti all'architettura, alla scultura, alla pittura (la scultura e le arti minori prevalentemente dal VII al XII secolo, con alcune incursioni nel Gotico italiano) e alla epigrafia medievale. Tra i suoi studi si possono ricordare quelli dedicati alla pittura altomedievale italiana, all'architettura altomedievale e romanica, alla scultura lapidea, in particolare a quella altomedievale, all'oreficeria, al problema delle corporazioni di architetti e scultori nel medioevo italiano ed europeo.
Storia della scultura d'Italia
Arsenio Frugoni
Libro: Libro rilegato
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 240
Dopo il successo dei volumi precedenti dedicati alla pittura e all’architettura, questo terzo capolavoro ritrovato di Arsenio Frugoni è dedicato alla scultura italiana. Un evento editoriale molto atteso, che ricostruisce il racconto delle più significative opere scultoree d’Italia con un suggestivo apparato iconografico del tutto inedito. Un libro per tutti, scritto con la penna di un grande storico e ricco di illustrazioni bellissime: da leggere, da collezionare, da regalare. Introduzione di Salvatore Settis.
Storia dell'architettura d'Italia
Arsenio Frugoni
Libro: Libro rilegato
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 256
Arsenio Frugoni tra il 1943 e il 1946 scrisse un ciclo completo e molto impegnativo di storia dell’arte, Trentuno conferenze divise in tre gruppi: pittura, scultura e architettura dai tempi paleocristiani ai suoi giorni. I testi e l’elenco delle didascalie delle immagini proiettate si tradussero in minuscoli libretti, uno per conferenza, ciascuna corredata da una quarantina di immagini correlate a diapositive, pubblicati dalla Scuola Editrice di Brescia. Quest’opera sembrava scomparsa perché non ne è rimasta traccia nell’archivio della Scuola (devastato da un terribile bombardamento), né in alcuna biblioteca italiana. L’unica copia rimasta della sola parte cartacea era in casa, un cimelio custodito e insieme dimenticato. Devo fare una confessione: dopo la gioiosa scoperta degli scritti dedicati alla pittura mi aspettavo un resoconto ben fatto, ma più freddo, perché più tecnico, vicino a numeri e misure tangenti ai miei ricordi scolastici di traballante comprensione di nozioni scientifiche. Non è stato assolutamente così: ho letto tutto di un fiato il libro ed è stata una festa per gli occhi e per la mente. Per gli occhi, per le magnifiche figure a colori, duecento cinquanta circa, scelte con grande cura da Saverio Lomartire per offrire il migliore raccordo possibile al testo. Per la mente, per varie ragioni. Ho trovato prodigioso che in così poche pagine sia disegnata in modo tanto chiaro e brillante la storia dell’architettura italiana. Ho scoperto che gli edifici hanno una voce e parlano, legati indissolubilmente al contesto storico in cui sono nati e raccontano il perché delle loro forme e del loro variare proprio come i dipinti e le sculture, se si forniscono, come in questo caso fa mio padre, gli strumenti per ascoltarli.
Sepolture di re longobardi e monasteri imperiali a Pavia. Studi, restauri, scavi
Libro
editore: Cisalpino
anno edizione: 2021
pagine: 298
Nel 2017 l'Associazione L'Italia Fenice (aif) ha dato credito al progetto "Pavia. I monasteri imperiali. Ricerca archeologica delle radici longobarde per due vitali poli culturali: le basiliche di San Pietro in Ciel d'Oro e di San Salvatore", investendo sulle rilevazioni radarstratigrafiche dei due monumenti, sulle indagini paleoarcheoantropologiche sui resti ossei attribuiti al re longobardo Liutprando e sui restauri delle lapidi. Gli esiti del progetto hanno catalizzato l'attenzione di Regione Lombardia, coinvolta a cofinanziare il secondo progetto: "Indagini e scavi nella basilica dei re e nei monasteri imperiali di Pavia". L'esperienza è stata coronata dal successo di mirati saggi di scavo archeologico, di cui si offre in questo volume un'importante anteprima: questi hanno infatti portato all'iniziale scoperta di una necropoli, probabilmente protolongobarda, presso San Salvatore e, a est della chiesa di San Pietro in Ciel d'Oro, sono state ritrovate le fondazioni di un'ampia curvatura absidale, forse pertinenti alla chiesa primitiva. Il volume rappresenta la conclusione di due progetti nati in seno al Comitato Pavia Città di Sant'Agostino in collaborazione con l'Associazione Piccolo Chiostro San Mauro, grazie al supporto fondamentale dell'aif. Costituita nel 2014 «allo scopo di preservare le espressioni - sia fisiche sia ideali - della tradizione culturale italiana e, laddove possibile, di mantenerne vitale lo spirito», aif sta sostenendo in diverse città iniziative, di ricerca e formative, di alto livello culturale: dalla promozione di convegni scientifici con pubblicazione degli atti, all'istituzione di borse di studio universitarie postlaurea, soprattutto nel campo dell'archeologia e della letteratura latina, senza trascurare la realizzazione di concerti e premi per concorsi scolastici.
La Magna Charta: Guala Bicchieri e il suo lascito. L'Europa a Vercelli nel Duecento. Catalogo della mostra (Vercelli, 23 marzo-9 giugno 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: Gallo (Vercelli)
anno edizione: 2019
pagine: 240
«Tabula ornata lapidibus diversorum colorum». La legatura preziosa del Codice C nel Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli
Saverio Lomartire
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2016
pagine: 184
Tra i materiali che costituiscono il cospicuo patrimonio del Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli si conservano due coperte di libri liturgici della Biblioteca Capitolare. Una di queste, oggetto del presente volume, ha costituito fino all'anno 2000 la preziosa legatura del Codice C, un lussuoso Evangelistario allestito nello scriptorium vercellese negli anni Novanta del XII secolo. I due piatti di questa legatura - uno in argento a sbalzo con la figura di un Arcangelo e l'altro in oro, filigrane, sbalzi, gemme e smalti, con una complessa composizione che gravita intorno alla figura centrale del Cristo crocifisso - derivano in realtà da un contesto più antico, che resta ignoto, e furono riutilizzati per l'Evangelistario citato, le cui dimensioni furono probabilmente stabilite proprio a partire dalla preziosa coperta. Questo volume presenta la descrizione e lo studio approfondito degli aspetti tipologici, tecnici e compositivi dei due piatti, con osservazioni anche sull'iconografia e sui risvolti stilistici nel confronto con altri manufatti coevi. Nonostante buona parte della letteratura abbia in genere sostenuto la provenienza dei due piatti da contesti, anche cronologici, diversi, il volume cerca di dimostrare invece la loro provenienza da uno stesso atelier orafo attivo nell'Italia settentrionale intorno alla metà dell'XI secolo e tende ad evidenziare la serie di relazioni culturali variamente orientate verso la produzione di derivazione bizantina.