Libri di Sebastiano Galanti Grollo
Fenomenologia e realtà. Studi in onore di Stefano Besoli
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 830
Il volume ripercorre alcune delle linee tematiche che hanno fino ad oggi caratterizzato l’opera di Stefano Besoli, considerando la fenomenologia come il punto di partenza e, al contempo, l’approdo della sua riflessione filosofica. Il coro di voci che ha voluto esprimere quest’omaggio allo studioso italiano, docente per tanti anni all’Università di Bologna, si è articolato come segue: dalle figure di Husserl e di Heidegger si è risalito a monte e ridisceso a valle del corso fenomenologico, rintracciandone le prefigurazioni e ripercorrendone gli assi fondamentali per aprirsi ad altre prospettive sia in chiave storica sia d’attualità. Le problematiche su cui si è posta l’attenzione (l’intenzionalità, l’intuizione, l’essere, il linguaggio, il tempo, lo spazio, per citarne solo alcune) sono le possibili tappe lungo i sentieri della ricerca filosofica, in un’esplorazione che, come la fenomenologia insegna, non può mai dirsi conclusa.
L'alterità della carne. Il tema del corpo nel pensiero di Paul Ricoeur
Sebastiano Galanti Grollo
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 224
Il volume intende approfondire il tema del corpo nella filosofia di Paul Ricoeur, una problematica che ha assunto notevole rilevanza nel dibattito fenomenologico contemporaneo. La riflessione ricoeuriana, nei suoi diversi ambiti d'indagine, è stata oggetto di ampie analisi, ma non è stata ancora adeguatamente valorizzata la sua rivisitazione della corporeità, sviluppata soprattutto in Le volontaire et l'involontaire (195o) e in Soi-même connne un autre (1990). La tematica del «corpo proprio» o della «carne» (chair) è connessa anzitutto alla figura del cogito «lacerato», che è al centro di Le volontaire et l'involontaire. Già in quest'opera, nell'ambito di un'«eidetica» fenomenologica della volontà, Ricoeur considera il cóte della passività del soggetto nei termini dell'involontario del corpo. In tale contesto egli pone l'accento sul soggetto incarnato, al quale peraltro la tradizione fenomenologica non ha mai smesso di rivolgersi. Il tema del corpo affiora nuovamente in Soi-même comete un nutre, dove Ricoeur, delineando i contorni dell'« uomo agente e sofferente», propone un'ampia e articolata «ermeneutica del sé», che si rivolge esplicitamente alla relazione tra ipseità e alterità, in cui la carne costituisce per l'appunto una delle forme dell'alterità. L'originalità della riflessione ricoeuriana, che si sviluppa in un dialogo serrato con la fenomenologia di Husserl, consiste nel pensare il corpo nell'ambito di una filosofia dell'azione e non in quello di una filosofia della percezione. Tale approccio è al centro dell'attuale ricerca filosofica, il che testimonia la fecondità delle analisi ricoeuriane.
La passività del sentire. Alterità e sensibilità nel pensiero di Levinas
Sebastiano Galanti Grollo
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2018
pagine: 192
Il volume si propone di approfondire alcuni temi fondamentali della filosofia di Emmanuel Levinas, con particolare riferimento alla questione della sensibilità, che ha assunto notevole rilevanza nel dibattito fenomenologico contemporaneo. La riflessione levinasiana sull’alterità è stata oggetto di ampie analisi, ma non è stata ancora adeguatamente valorizzata la sua rivisitazione della soggettività in termini di sensibilità e passività, sviluppata soprattutto in Autrement qu'être e negli scritti tardi. Levinas individua l’origine della significazione etica nel sentire del soggetto, che avverte una responsabilità alla quale non può sottrarsi: la prossimità dell’altro ridesta infatti il trauma che ha colpito il soggetto nella «diacronia», in un tempo non recuperabile dalla coscienza.