Libri di Semën Chanin
Vista identica
Semën Chanin
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2024
pagine: 100
Gli intellettuali baltici hanno percepito di essere alla frontiera tra Russia e Europa, di essere parte della storia europea, e non della “storia imperiale russa”. Oggi i poeti lettoni rappresentano un’interessante cerniera tra Occidente e Oriente: da un lato fanno parte della diaspora russofona, vena rilevante della poesia russa contemporanea; dall’altro si ricollegano idealmente ai giovani letterati dell’Europa Unita. Semën Chanin è un autore molto attivo nel suo Paese, desideroso anche di farsi conoscere in tutta Europa: infatti è stato tradotto in numerose lingue europee. I suoi testi sono pervasi dal mistero a prezzo di un’intonazione volutamente ambigua: ciascuno di essi è un frammento di carne, strappato da un contesto a noi celato. Come se i suoi versi rappresentassero la voce di uno che si è completamente perso. Appare quindi “strana” l’illusione che sia possibile una narrazione armonica.
Sessione di ipnosi. Testo russo a fronte
Semën Chanin
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2021
pagine: 80
In "Sessione di ipnosi", secondo volume di Chanin in italiano, l'io lirico sembra ancora più elusivo e incline a frammentarsi in molteplici piani. Ambienti disambientati popolati da personaggi kafkiani, conversazioni disarticolate e oggetti che si animano contribuiscono a rompere la convenzionale rappresentazione della realtà (e della sua percezione). Di lui è stato scritto, tra le altre cose: "Semen Chanin ha dedicato molti anni a delineare un personaggio alquanto peculiare, un vagabondo sonnambulo e melanconico che si ritrova a vivere le situazioni più strane. Non sono situazioni particolarmente straordinarie (fatte salve alcune rare eccezioni) e nascono perlopiù da un fraintendimento, come se un dio malvagio e spiritoso mettesse continuamente i bastoni tra le ruote della sua quotidianità. Si potrebbe addirittura affermare che il fraintendimento non sia un'eccezione, bensì una condizione ontologica. Ovvero, l'equivoco diventa la base di tutto: delle relazioni tra esseri umani, del modo di percepire la realtà circostante, dei tentativi di comprendere se stessi. Da qui l'incertezza. Il fraintendimento è già accaduto, sta accadendo in questo momento o è appostato dietro l'angolo a suscitare melanconia, preoccupazione e dubbio. Chanin però non arriva mai all'estremo e talvolta la comicità tipica dei suoi versi ci rallegra. Viene voglia di sorridere ma allo stesso tempo si percepisce un onnipresente e inespresso senso del tragico, come se la voce di questi versi appartenesse a qualcuno che si è completamente perso" (Artis Ostups).
Omissis
Semën Chanin
Libro: Libro in brossura
editore: Miraggi Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 144
La poesia di Chanin è il prodotto di due culture: quella della lingua in cui è scritta, ma anche quella dell'ambiente che la ispira; essa rientra nell'alveo della poesia russa al di fuori dalla Russia, dalla fine degli anni Ottanta "testo" a sé, prima di tutto per la duplicità culturale. Slivinskij definisce il mondo di Chanin una sorta di antiutopia, «dolce, agrodolce, ma tant'è»; l'aspetto utopico di questa lirica deriva dall'affidarsi in maniera totale alla lingua e alle sue proiezioni, non tanto per fiducia, quanto piuttosto perché è un appiglio meno effimero della realtà .