Libri di Sergio Arcai

Dopo la felice conclusione del caso “Urian”, l’avvocato Gregorio Massaro, col suo piccolo team e con il suo fido amico, l’avvocato Flavio Grossi, deve difendere uno strano tipo di senzatetto, in carcere perché accusato di aver sgozzato una coppietta su una spiaggia di Manerba, sul Lago di Garda. Tutti gli indizi sono contro di lui ma Massaro, in omaggio al suo credo – non dare nulla per scontato – si getta a capofitto nella ricerca di ipotesi alternative che possano instillare nella giuria quel ragionevole dubbio che potrebbe salvare il suo cliente.

L'avvocato Gregorio Massaro, di mezza età, abbastanza insoddisfatto della vita, penalista senza infamia e senza lode, si vede capitare tra capo e collo la difesa di un giovane rumeno arrestato per omicidio e sfruttamento della prostituzione. Avrebbe ucciso a colpi di mazza da baseball una giovane prostituta rumena. Massaro all'inizio è scettico, ma pian piano, nonostante gravi prove a carico del giovane, si convince sempre più della sua innocenza e del fatto che lo stesso rivesta il ruolo del capro espiatorio. Con l'aiuto dei membri del suo piccolo studio e soprattutto dell'amico di sempre, avvocato Flavio Grossi, combatterà con ogni possibile mezzo per dimostrare l'innocenza del giovane.

Un barbone accusato di un duplice omicidio. Un avvocato determinato a difenderlo. Una verità che si nasconde tra le pieghe di un'indagine intricata. Quando Gregorio Massaro accetta di difendere Lamberto Dossena, un clochard accusato di aver sgozzato due giovani amanti, sembra una causa persa. Le prove sono schiaccianti: il coltello, le impronte, i soldi. Ma sotto la superficie si cela una storia più complessa, un intrigo che coinvolge spacciatori, malavita giapponese e segreti di famiglia. Massaro, con la sua arguzia e la sua spregiudicatezza, svelerà una trama di inganni e manipolazioni, mettendo in discussione ogni certezza. Preparatevi a un processo mozzafiato, dove nulla è come sembra e la verità è l'ultima cosa che vorreste scoprire.

Uno dei vantaggi del periodo di lockdown, dovuto alla pandemia di coronavirus, è stato quello di lasciare alle persone tanto tempo libero da occupare in qualche modo. Sergio Arcai ha avuto la possibilità, dopo tanti anni dedicati al lavoro, di fermarsi per riflettere e per mettere nero su bianco i suoi pensieri su tutta una varietà di argomenti affrontati nella vita solo a livello verbale durante le chiacchierate con gli amici. Partendo dalla sua stessa persona Arcai prende in esame, via via, quelli che lui considera le questioni fondamentali della vita e le aspirazioni degli uomini, in modo sincero, spesso polemico e certamente non politicamente corretto. È, il suo testo, un excursus sugli uomini e sulla vita di tutti, cercando di rispondere alle domande che ormai non sono molti a porsi. L’autore non ha scritto un libro di filosofia né questo era il suo intento. Esso è, semplicemente, il sunto delle sue riflessioni che spera possano giungere chiare e comprensibili a tutti quelli che sono interessati ai fatti della vita. Vuole soprattutto essere un modo per creare un dibattito, condotto con civiltà e spirito conciliativo, tra persone che la possono pensare in modo diverso.