Libri di Sergio Ceschini
Derive
Sergio Ceschini
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2018
pagine: 145
"Essere trascinati dalla corrente delle parole, abbandonarsi ad esse, alla loro musicalità. Quasi il lasciarsi andare nella loro ricerca interiore. Derive quindi come una ricerca introspettiva articolata dalla creatività di un testo poetico, nella sua funzione primaria: comunicare. Nel contemplare il colore azzurro si avverte, nella sua elaborazione cognitiva relativa all'atto percettivo, un senso di quiete. La quiete dopo la tempesta di leopardiana memoria. Nella sua pacatezza, nella sua carica riflessiva, e nella sua delicatezza la colorazione azzurra trasmette tutto ciò. Dopo la tempesta dagli oscuri colori trionfa il cielo azzurro, azzurro come il colore della gioia, nella sua dimensione simbolica. Gioia che non è altro che il "frutto del passato timore". Nell'illusione mai sopita di sfuggire all'estremo rimedio. Derive, di conseguenza, come attimo di consolazione, e come assoluta negazione dell'oblio." (Sergio Ceschini)
Poesie
Sergio Ceschini
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2018
pagine: 59
"La copertina dall'aspetto cromatico rosso mattone vuol essere un omaggio all'amato Giacomo Leopardi. Il rosso come gradazione cromatica foriera di significali diversi. Da quello della vita alla passione, dalla voglia d'amare alla lotta per conquistare l'amore. Il rosso come percezione delle fosche rappresentazioni letterarie delle eruzioni laviche, della "Ginestra". Emozioni poetiche traslate come simbolo della condizione umana. Un fiore nel deserto che affronta la lava incandescente: te e rossa, crudele e distruttiva come emblema della natura matrigna, spietata, crudele, e distruttiva. Mentre il nero come rappresentazione del mistero, come misteriosa ed oscura può essere una composizione poetica". (Sergio Ceschini)
A.I.A.C.E. Trent'anni di attività cinematografica (1962-1992)
Sergio Ceschini
Libro: Libro in brossura
editore: Italic
anno edizione: 2017
pagine: 111
"Da un punto di vista iconografico la copertina del saggio sottointende la necessità di uno spazio di libertà per il cinema. In un'era mediática egemonizzata dalla televisione e dai suoi surrogati, lo schermo di una sala cinematografica diventa uno spazio franco per il cinema di qualità, e l'Altrocinema. L'A.I.A.C.E. si pone da decenni su questa linea programmatica, e diventa dunque essenziale ed insostituibile nella sua funzione. Uno schermo per quanto digitale, a causa dell'innovazione tecnologica, resta un carpe diem nell'universo audiovisivo e mediático. Tale attimo esalta la bellezza di un'opera cinematografica, e ne riconferma la sua importanza. Un film come testimonianza di un universo da documentare e da rilevare. Un film ed uno schermo di una sala come insostituibile atto d'amore." (Sergio Ceschini)