Libri di Silvio Pellico
Le mie prigioni
Silvio Pellico
Libro: Libro in brossura
editore: Lampi di Stampa
anno edizione: 2017
pagine: 306
"Un giorno è presto passato, e quando la sera uno si mette a letto senza fame e senza acuti dolori, che importa se quel letto è piuttosto fra mura che si chiamino prigione, o fra mura che si chiamino casa o palazzo?"
Le mie prigioni. Ediz. ad alta leggibilità
Silvio Pellico
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Biancoenero
anno edizione: 2019
pagine: 181
«La terribile rocca dello Spielberg, il più severo penitenziario della monarchia austriaca... Possibile?! Io qui? Non è un sogno? Ieri dunque mi arrestarono... e chi sa fino a quando dovrà continuare.» Età di lettura: da 10 anni.
Le mie prigioni
Silvio Pellico
Libro: Libro in brossura
editore: Marcovalerio
anno edizione: 2003
pagine: 372
Le mie prigioni
Silvio Pellico
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Clandestine
anno edizione: 2006
pagine: 173
Scritto nella prima metà del secolo XIX, quando Silvio Pellico decide di affiliarsi alla Carboneria per contribuire alla realizzazione degli ideali di libertà e riscossa anti-austriaca, proprio mentre l'Austria decreta la pena di morte per i carbonari della Lombardia, questo diario di prigionia assume una duplice valenza: da una parte si trova la condanna della nuova ondata rivoluzionaria, dall'altra un grande messaggio di fede. Il fulcro del libro è incentrato sull'esperienza del carcere, fra alternanza di ricordi felici e tristi pensieri.
Dei dovere dell'uomo
Silvio Pellico
Libro: Libro in brossura
editore: Ecra
anno edizione: 2024
pagine: 132
Due anni dopo "Le mie prigioni", le celebri memorie pubblicate nel 1832, sui duri anni di carcere, Silvio Pellico dà alle stampe “Dei doveri degli uomini”, un piccolo trattato morale. Il volumetto è rivolto ai giovani “con desiderio intenso” e con l’auspicio che sia “stimolo a virtù e cooperi” alla loro felicità. Vengono affrontate le diverse situazioni, pubbliche e private, in cui ci si può venire a trovare nella vita, con la calda raccomandazione di seguire sempre la propria coscienza con “generosa costanza”.
Tommaso Moro
Silvio Pellico
Libro: Copertina morbida
editore: Fontana di Trevi Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 130
"Nella vita e nella morte di Moro, Pellico, letterato 'impegnato', rivede la sua stessa vita, la vita di un uomo imprigionato per aver lottato per ideali di libertà e per essersi opposto ad una tirannia politica e, come lui, per aver trovato nella fede un forte sostegno ai suoi ideali. Come egli stesso riconosce nella dedica della sua nuova opera, Pellico era affascinato dalla possibilità di rendere in una tragedia la morte di Tommaso Moro, il contrasto tra 'la tirannia del re apostata' e 'la rettitudine del fido cattolico suo oppositore'". (Dalla Prefazione di Luca Poggi)
Le mie prigioni
Silvio Pellico
Libro
editore: Crescere
anno edizione: 2019
pagine: 192
Opera più conosciuta di Silvio Pellico (1789-1854), "Le mie prigioni" (pubblicata nel 1832) è un libro di memorie in cui l'autore racconta gli anni della sua detenzione (1820-1830), a seguito della propria adesione ai moti carbonari. Nel raccontare di questo decennio amaro, l'autore dimostra come, anche nelle avversità, si possa rimanere ancorati all'ideale di bene, di umanità e di Dio, non dimenticandosi mai di sé, perché: "le miserie della vita sono grandi, è vero; ma chi le sopporta con nobiltà d'animo e con umiltà, ci guadagna sempre vivendo".
My prisons: a written account
Silvio Pellico
Libro: Libro in brossura
editore: BooksprintEdizioni
anno edizione: 2019
pagine: 88
Le mie prigioni. Ediz. ad alta leggibilità
Silvio Pellico
Libro: Libro in brossura
editore: Mauna Kea Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 590
"Le mie prigioni" di Silvio Pellico: il capolavoro che ha scosso un impero, ora in edizione ad alta leggibilità! Per il diritto di leggere. Dieci anni di catene, freddo e silenzio. Arrestato nel 1820, liberato nel 1830, Pellico trasforma il dolore in un grido d’amore: “Deh, ch’io ami! Liberami dall’odiare i miei simili!”. Non cerca vendetta contro i carcerieri, ma scorge in loro scintille di umanità, rinnovando la fede in Dio e negli uomini. Curata da Giampietro De Angelis, questa edizione a grandi caratteri, con interlinea ampia e rientri chiari, rende accessibile il libro italiano più letto dell’Ottocento. Un memoir che doveva essere denuncia, ma è diventato un’arma patriottica, capace di incrinare l’Impero austriaco. Dalla prigione alla libertà, una storia che vibra ancora oggi.
Le mie prigioni
Silvio Pellico
Libro: Libro in brossura
editore: Helike
anno edizione: 2022
pagine: 279
Alle ore 15.00 del 13 aprile 1820, Silvio Pellico viene arrestato. Trasferito al carcere di Santa Margherita, dove attualmente sorge la Galleria Vittorio Emanuele a Milano è accusato di aver partecipato ai moti carbonari, una società segreta basata sui valori patriottici e liberali: l'obiettivo era quello di sconfiggere la tirannia austriaca e stabilire un governo costituzionale. In carcere Pellico si converte alle fede cristiana, fa amicizia con Melchiorre Gioia - economista e intellettuale - conosce un bambino sordomuto a cui si affeziona, si invaghisce di Maddalena, una detenuta dalla soave voce. Poi viene trasferito al carcere de "I Piombi" di Venezia - dove convive con il timore di essere condannato a morte come gli altri carbonari - e inizia a comporre poesie, fino alla redazione delle proprie memorie. Condannato a 15 anni di carcere duro, obbligato ai lavori forzati e a tenere le catene alle caviglie, è ancora trasferito nel carcere asburgico dello "Spielberg" presso Brno, nella Repubblica Ceca, dove incontra il suo amico Piero Maroncelli, anche lui carbonaro.
I doveri degli uomini
Silvio Pellico
Libro: Libro in brossura
editore: Fede & Cultura
anno edizione: 2022
pagine: 128
Patriota famoso per "Le mie prigioni", memorie della sua detenzione nel carcere dello Spielberg, Silvio Pellico è anche autore di questo breve libro, "I doveri degli uomini", in cui cerca in ogni modo di conciliare il desiderio di unità nazionale con l’identità cattolica degli italiani. Si tratta di un ideale “discorso a un giovane” che presenta temi morali: la necessità e il pregio del dovere, l’amore alla verità, il valore della religione, l’importanza della carità, il rispetto per la donna e per gli anziani, l’amore della patria. Ma sono presenti anche osservazioni sull’amore filiale e quello fraterno, sull’amicizia, l’umiltà, il coraggio e il perdono: principi di comportamento esistenziali validi in ogni tempo e in ogni società.