Libri di Souad Mekhennet
Da sola oltre le linee della jihad
Souad Mekhennet
Libro: Libro in brossura
editore: Brioschi
anno edizione: 2018
pagine: 444
Antiochia, estate 2014. È sul confine turco-siriano che la corrispondente Souad Mekhennet incontra Abu Yusaf, esponente di spicco dell'ISIS. L'intervista è una delle tante testimonianze oltre le linee della jihad che la giornalista raccoglie tra Medio Oriente, Nord Africa ed Europa. Affiliati ad al-Qaida, sostenitori dello Stato Islamico, membri di gruppi talebani: queste sono solo alcune delle voci che compongono il panorama dell'estremismo jihadista che l'autrice cerca di raffigurare. E il suo tentativo di rivelarne le cause più profonde suscita un'ulteriore riflessione, quella sull'identità e sull'integrazione. Un pensiero insito in tutti i musulmani immigrati in Europa e soprattutto in lei, in bilico tra le proprie origini turco-marocchine e una vita trascorsa in Germania. Medio Oriente e Occidente diventano così due realtà tanto discordanti quanto complementari su cui edificare un'esistenza.
Il dottor Morte. Storia della caccia al medico boia di Mauthausen
Nicholas Kulish, Souad Mekhennet
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2014
pagine: 314
Il dottor Aribert Heim prestò servizio nell'ambulatorio del campo di concentramento di Mauthausen soltanto per pochi mesi nel 1941, ma riuscì comunque a conquistarsi la fama di "volonteroso carnefice", tanto da meritare l'appellativo di "dottor Morte". Molti superstiti del lager hanno testimoniato che praticava l'eutanasia iniettando benzina nel cuore dei pazienti, operava persone assolutamente sane e, a detta di alcuni, amava tenere sulla scrivania il cranio di prigionieri con una bella dentatura. Eppure, nel caos dell'immediato dopoguerra, Heim riuscì a passare fra le maglie della denazificazione e a costruirsi l'immagine di stimato ginecologo e buon padre di famiglia nella città termale di Baden-Baden, dove conduceva un'esistenza agiata e tranquilla. La sua storia sarebbe potuta finire qui, se non fosse stato per un piccolo gruppo di tedeschi incapaci di rassegnarsi all'idea che i criminali di guerra non pagassero per le loro colpe. Uno di questi fu Alfred Aedtner, un giovane poliziotto che, entrato quasi per caso nell'ufficio per l'accertamento dei crimini nazisti, avrebbe fatto della caccia a Heim la propria ragione di vita. Quando nel 1962 il medico, informato che le autorità stavano per arrestarlo, si dileguò all'improvviso, la sua cattura divenne per Aedtner una vera e propria ossessione, che lo spinse a condurre le proprie indagini in tutta Europa e persino in Sudamerica, anche in collaborazione con Simon Wiesenthal, il leggendario cacciatore di nazisti...