Libri di Stefano Aragona
Costruire un senso del territorio. Spunti, riflessioni, indicazioni di pianificazione e progettazione
Stefano Aragona
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2013
pagine: 208
Occuparsi di urbanistica è occuparsi dei processi di antropizzazione, ovvero di eventi non inevitabili o necessari ma che dipendono da scelte. Questo è ancor più vero nel momento in cui la globalizzazione moderna, fenomeno legato alle prima inesistenti opportunità tecnologiche - cioè la telematica, il trasporto aereo e quello ad alta velocità - sta modificando gli assetti territoriali che per millenni, ma soprattutto dalla rivoluzione industriale si sono concretizzati. Perdita di senso, di riferimenti sociali e culturali incombono e sembrano essere divenuti il prezzo da pagare per un indecifrabile percorso dettato negli ultimi decenni dall'economia che ha preso il sopravvento sulla politica, cioè l'arte di gestire la "polis": più i territori sono deboli, o sono divenuti tali, più soggiacciono a queste logiche. Costruendo e realizzando il Workshop di Tropea si è iniziato a sperimentare sul campo come le riflessioni critiche elaborate possano aiutare a ricostruire un senso dello spazio e, contemporaneamente, l'abitante a divenire "cum-cives". Questo libro continua il percorso dedicato all'identificazione delle nuove fenomenologie legate al formarsi della città globale e quindi al tema della ricerca di una possibile, auspicabile, identità individuale e collettiva, sostenibile sia riguardo le risorse naturali che socialmente.
Ambiente urbano e innovazione. La città globale tra identità locale e sostenibilità
Stefano Aragona
Libro
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2001
pagine: 126
La città virtuale. Trasformazioni urbane e nuove tecnologie dell'informazione
Stefano Aragona
Libro
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 1997
pagine: 196
La città sta compiendo la sua metamorfosi avviatasi con la rivoluzione industriale: velocità, interattività, informazione ne sono gli elementi salienti. Mentre il cambiamento (la sua rapidità) è un elemento caratteristico per le giovani popolazioni, per le altre di antica origine esso rappresenta un forte shok. L'urbanistica non può più dare risposte univoche: di culture e popoli è necessario conservare esistenza, identità, caratteri. La speranza è che attraverso una visione organica di vincoli, risorse, soggetti, i consessi sociali e nazionali, sempre più interdipendenti, scelgano, cioè pianifichino itinerari per uno sviluppo più giusto.