Libri di Stefano Cecchi
Violitudine. Il privilegio di tifare Fiorentina
Stefano Cecchi
Libro: Libro in brossura
editore: effequ
anno edizione: 2013
pagine: 139
C'è una buona malattia, che appartiene a quei pochi eletti che sanno quanto la vittoria rappresenti quasi un'utopia: si chiama Fiorentina, e nasce da un senso d'appartenenza a una terra e a un colore, e non dalla contabilità dei successi. E il bello è che i contagiati tutto vogliono tranne che guarirne. E importante allora rammentare le tappe migliori di questa strana passione, parlare dei campioni (ma anche delle schiappe) vestiti di viola, che a tutti hanno scaldato il cuore. Un'occasione per ricordare i momenti di gioia vera e genuina che solo la vittoria arrivata dopo la fatica può concedere. "Sì, la Violitudine è una scuola di vita. Insegna che il cammino su questa terra è fatto più di sconfitte che di vittorie. Però nessuno ci sentirà mai dire quella grande bischerata attribuita a quello snob perditempo del barone De Coubertin (a occhio e croce un interista) che l'importante è partecipare."
Petali d'amore. Poesie a colori
Stefano Cecchi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Tassinari
anno edizione: 2024
pagine: 131
Scrivo poesie dagli anni Settanta. Ci sono stati momenti più intensi, altri meno, ma nei miei taccuini alla fine della giornata c’erano sempre e ci sono sempre state immagini e parole…
Qui muore Puccini. Il finale perduto della «Turandot»
Stefano Cecchi
Libro: Copertina morbida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2008
pagine: 285
"Qui muore Puccini!": il tempo di concludere la frase e Arturo Toscanini scese dal podio. Era il 25 aprile del 1926 e la "prima" Turandot terminò così. Senza un finale. Tutti interpretarono quel gesto come l'ultimo omaggio di Toscanini all'amico Giacomo Puccini, morto due anni prima senza aver avuto il tempo di scrivere il finale dell'opera. Invece c'era dell'altro. Toscanini sapeva che quel finale Puccini lo aveva scritto. Glielo aveva rivelato lui stesso. Solo che era sparito. Insieme a una ragazza di 19 anni, comparsa misteriosamente nella vita del compositore pochi giorni prima della sua morte. Alla ricerca di quella ragazza e del finale perduto di Turandot si snoda il romanzo. Un giallo ambientato nella Toscana in camicia nera degli anni '20, appassionante come un melodramma, imprevedibile e malinconico come la vita.
La bibbia della fede viola
Stefano Cecchi, Fabio Incatasciato
Libro: Copertina morbida
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2018
pagine: 232
Ruggente come Batigol, scatenata come Chiarugi, inimitabile come Antognoni, amata come Rui Costa, rimpianta come Astori: la storia della Fiorentina ha l'andamento tortuoso delle montagne russe, ma quando sale tocca il cielo. Stefano Cecchi, grande interprete della «violitudine», racconta le cinquanta parabole che dimostrano perché il viola è il colore dell'anima.
In amore vince il cane
Stefano Cecchi
Libro
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2001
pagine: 176
Dalle finestre della redazione del suo giornale l'"Inviato in economia", Pighini, protagonista del giallo, guarda la neve scendere su una Firenze in attesa di festeggiare il Natale. Non avrebbe pensato, lui, giornalista che credeva di aver già scritto e immaginato tutte le vicende posibili, che di lì a poco il destino gli avrebbe messo alle calcagna un killer e che sarebbe stato al centro di una sorprendente e inspiegabile catena di omicidi. Legati tra loro solo due indizi: un biglietto scarabocchaito in fretta dall'assassino e il fatto che le vittime erano state amici. Per scoprire il killer, Pighini segue il filo dei suoi dubbi e un'unica certezza: i sentimenti veri sono tenaci come cani da caccia.
Un valoroso piccione viaggiatore
Stefano Cecchi
Libro: Libro in brossura
editore: Peccolo
anno edizione: 2018
pagine: 32
Attraverso ventisette tavole in forma di fumetto e usando quale alter ego il personaggio di un ingenuo e pasticcione piccione viaggiatore che viaggia nel tempo e nei luoghi, Stefano Cecchi in questo libro d'artista ci introduce nel suo mondo espressionista carico di sogni, incubi e ingenuità, ma anche di denuncia sociale che evidenziano le contraddizioni della società contemporanea.