Libri di Stefano Jossa
Ariosto. Profili di storia letteraria
Stefano Jossa
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2009
pagine: 165
Pensata come complemento della "Storia della letteratura italiana", questa serie di "profili" ne ripropone la formula introduttiva. Collocandolo nel quadro storico e sociale della sua epoca, ogni volume presenta uno dei grandi autori della tradizione letteraria italiana, ne discute le opere e ne illustra la poetica. Questo volume è dedicato a Ludovico Ariosto. Dopo aver ricostruito la vicenda biografica del poeta, l'autore fornisce gli elementi necessari per comprenderne le scelte poetiche e stilistiche e un quadro complessivo delle sue opere. L'ultimo capitolo approfondisce più da vicino la produzione poetica condensatasi nell' "Orlando Furioso".
Giovan Battista Pigna. Gli Heroici
Libro: Libro in brossura
editore: Bites
anno edizione: 2025
pagine: 156
Scomparso dagli interessi di letterati e studiosi per quasi cinque secoli, il trattato Gli Heroici di Giovan Battista Pigna torna ora in edizione critica, per le cure di Marco De Masi e Stefano Jossa, per rimettere in circolazione una riflessione sulla poesia narrativa e una modalità di costruzione dell'egemonia culturale che segnò il passaggio dallo scrittore di corte al segretario del principe ed ebbe un'influenza decisiva sulla formazione di Torquato Tasso.
In balìa di Dante e Pinocchio. Seguito da: Il viaggio di Pinocchio nell’aldilà dantesco di Bettino d’Aloja
Stefano Jossa, Luciano Curreri
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Mauvais Livres
anno edizione: 2022
pagine: 180
Dante e Pinocchio sono le due grandi icone letterarie italiane; ma si sono mai incontrati? All’alba del ventennio fascista Bettino D’Aloja, autore di albi illustrati, immaginò di sì, facendo viaggiare Pinocchio nei tre regni dell’aldilà dantesco (Inferno, Purgatorio e Paradiso). Questo viaggio ha ispirato Stefano Jossa a ricostruire i vari incontri, simbolici e politici, di Dante e Pinocchio e Luciano Curreri a ripensare Dante, nella letteratura e nel cinema, alla luce di Pinocchio. Qui dentro trovate gli albi di D’Aloja, in cui Dante è più materialista e dispettoso di Pinocchio, che ne sfronda la pedanteria e il moralismo, accompagnati dal libretto di prefazione e postfazione di Jossa e Curreri: due (anzi quattro) in uno, per scompigliare le carte e giocare anche voi con Dante e Pinocchio.
La più bella del mondo. Perché amare la lingua italiana
Stefano Jossa
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2018
pagine: 194
Un viaggio appassionato attraverso i suoi usi e la sua storia, tra un pranzo con Dante e un'incursione sul palco di Sanremo con Leopardi, Stefano Jossa ci svela tutta la bellezza dell'italiano. Una lingua d'invenzione, creata a tavolino dai letterati nel corso dei secoli e diventata nazionale prima ancora che esistesse la nazione. Può essere notarile, burocratica, aulica, ma anche finalizzata alla creatività, al gioco verbale. Una lingua da amare per la quantità di metafore che affolla il linguaggio quotidiano senza che ce ne accorgiamo, per la stratificazione di significati che ci permette di leggere il mondo, per la straordinaria ricchezza delle sue rime, introdotte dai poeti dello stilnovo e rivitalizzate oggi dalla musica rap. E se temiamo di restare schiacciati dal peso della tradizione, ci basterà ricordare che senza memoria, senza varietà, senza alterità, le lingue si impoveriscono. La nostra sarà tanto più bella quanto più aprirà i suoi confini anziché restringerli.
Un paese senza eroi. L'Italia da Jacopo Ortis a Montalbano
Stefano Jossa
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2013
pagine: XII-283
Gli eroi dei romanzi sono spesso diventati eroi nazionali, col compito di rappresentare la comunità tutta all'insegna di un leggendario passato unificante, com'è accaduto a Robin Hood o a d'Artagnan. In Italia, invece, i personaggi letterari si sono sottratti a ogni tentativo di uso iconico e mitizzazione popolare. Eppure tutta la letteratura italiana tra Otto e Novecento è attraversata dalla riflessione sull'eroe e l'eroismo in una prospettiva nazionale. Le candidature non sono certo mancate: da Jacopo Ortis ed Ettore Fieramosca fino al partigiano Johnny e al commissario Montalbano, passando per Pinocchio, Gian Burrasca e Metello. Persino Mattia Pascal e Zeno Cosini. Nessuno di loro, però, è approdato allo statuto di eroe patriottico: perché? Perché l'Italia ha una debole storia nazionale o perché i protagonisti letterari del nostro paese hanno saputo resistere a ogni tentazione simbolica? Più realistici e moderni di quello che si pensa di solito, i personaggi italiani si riveleranno dotati di anticorpi che li hanno preservati da ogni forma di sacralizzazione.
Rappresentazione e scrittura. La crisi delle forme poetiche rinascimentali (1540-1560)
Stefano Jossa
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2013
pagine: 380
Verso la metà del XVI secolo due grandi polemiche letterarie, prima sulla tragedia, poi sul poema, contrappongono due modi di concepire e rappresentare la realtà, due visioni della vita e del mondo, l'una storica realistica e narrativa, l'altra metafisica, fantastica e lirica. Di qui nascono vere e proprie opere-manifesto, in cui la poesia va sempre confrontata col progetto ideologico: prima le tragedie del Giraldi, l'Orbecche, e dello Speroni, la Canace, poi i poemi del Giraldi, l'Ercole, e del Pigna, l'Eroico. Ricostruendo il complesso intreccio fra teoria e prassi, fra idee e forme, questo libro va alla ricerca delle ragioni più profonde delle polemiche, che segnano, infine, il transito dall'Umanesimo al Barocco, dalla fiducia nelle possibilità dell'uomo di comprendere e raffigurare la realtà alla crisi dei rapporti fra cose e parole, oggetti e rappresentazioni.
L'Italia letteraria
Stefano Jossa
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2006
pagine: 222
La storia della letteratura italiana si è configurata fin dalle origini come una vera e propria storia d'Italia, spesso la sola (gloriosa) possibile. Non senza conseguenze: la contrapposizione tra Italia letteraria e Italia politica, tra "le lettere e le armi" di petrarchesca memoria, finirà per generare due distinte culture e far "considerare astratti gli italiani reali, e reale un'idea astratta dell'Italia" come ebbe a dire Giulio Bollati. Ma esiste davvero un'Italia letteraria? E che rapporto ha con l'Italia storica e politica?
La fantasia e la memoria. Intertestualità ariostesche
Stefano Jossa
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1996
pagine: 208
La fondazione di un genere. Il poema eroico tra Ariosto e Tasso
Stefano Jossa
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2002
pagine: 258
La storia del poema cinquecentesco è stata generalmente riassunta con i nomi di Ariosto e Tasso. Tra questi due grandi letterati, però, c'è un percorso, fatto non solo di discussioni critiche, ma soprattutto di sperimentazioni poetiche. In polemica contro le letture romantiche, che hanno esaltato il genio individuale e la fantasia creatrice, opere come L'Italia liberata dai Goti del Trissino, Girone il cortese e l'Avarchide dell'Alamanni, l'Ercole del Giraldi, il Costante del Bolognetti, l'Amadigi di Bernardo Tasso e l'Eroico del Pigna vengono qui lette per la prima volta in termini di fondazione del genere, cioè di costruzione di una tipologia del poema. Ciò che emerge, alla fine, è il tentativo di rivendicare l'autonomia della poesia, che cerca sempre, nei segni della storia, una verità che non sta più nei fatti, ma al di là, allegoricamente.