Libri di Stefano Righetti
Ecologia politica. Temi e riflessioni da un pensiero in divenire
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2025
pagine: 212
Il sostanziale disimpegno della politica di fronte alla crisi climatica dimostra che è ormai necessario riprendere dall’interno il tema dell’ecologia critica, provando a rileggerne quelle che sono state le principali evoluzioni e gli spunti teorici più significativi. A partire da posizioni teoriche e disciplinari differenti, i saggi raccolti nel presente volume intendono contribuire a fare i conti tanto con gli argomenti che segnano (e, in qualche caso, dividono dall’interno) la critica ecologica, quanto con la profondità delle questioni in essere, a cui siamo chiamati a dare oggi un’adeguata risposta.
Il fine e fini della storia. Etica dello spazio
Stefano Righetti
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2024
pagine: 285
Insieme al metodo scientifico, a caratterizzare il pensiero moderno è l'idea che sia possibile attribuire un senso agli eventi inserendoli in un ordine necessario del tempo. Ordine per il quale il tempo sarebbe quindi leggibile in funzione dei fini che esso promette di conseguire. Eppure, il tema dei fini della storia ha dovuto confrontarsi da sempre col pensiero negativo della fine in un duplice senso: come condizione interna allo sviluppo della storia stessa, e come inevitabile termine della sua proiezione temporale. Contestualmente, il pensiero moderno e quello contemporaneo hanno visto crescere una complessa e non sempre univoca critica della storia. Una varietà di posizioni per le quali la conquista della libertà, la soddisfazione, la coincidenza tra essenza ed esistenza non paiono raggiungibili se non come negazione e rovesciamento delle "finalità" raggiunte dalla storia stessa. Questo lavoro vuole provare a seguire i momenti più significativi di questo dibattito, riscoprendo le ragioni (oggi più che mai attuali) dei diversi pensieri che si sono ribellati all'imposizione della storia riaffermando l'esigenza di un diverso fine del progresso.
La ragione ecologica. Saggi intorno all'etica dello spazio
Stefano Righetti
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 189
Questo libro non intende fare propria nessuna delle consolazioni con cui veniamo oggi rassicurati (in mancanza della 'verità') sullo sviluppo sostenibile della nostra condizione ambientale. Non si parlerà qui né di pale eoliche, né di energia solare, né di idrogeno o di mobilità elettrica, come risposte in grado di condurci alla soluzione dei problemi che sono derivati dal nostro rapporto negativo con l'ambiente. Sappiamo che queste non possono essere vere soluzioni se non comprenderanno, al tempo stesso, la decisione di modificare anche il modo di essere, inaugurato dall'Occidente, che è teoretico e culturale, prima ancora che politico e tecnologico. Prefazione di Piero Bevilacqua e Manlio Iofrida.
Etica dello spazio. Per una critica ecologica al principio della temporalità nella produzione occidentale
Stefano Righetti
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 212
Il presente lavoro intende ricostruire il rapporto tra lo spazio e il tempo a partire dall'antichità, e quindi attraverso il Rinascimento e nei secoli della piena modernità (da Cartesio a Hegel), come il progressivo affermarsi della smaterializzazione dello spazio e della natura in funzione della loro temporalizzazione e trasformazione produttiva. Se può essere indicato un momento in cui il primato economico impone la ragione del tempo sulla presenza del visibile e dello spazio, e ne determina il loro assoggettamento e la loro trasformazione, questo è senz'altro l'epoca che indichiamo comunemente col nome di modernità. Ma la ricerca contenuta in questo volume ci permette di evidenziare come questo sviluppo, proprio della cultura occidentale, non sia affatto una deviazione casuale in un percorso originariamente differente. La negazione della natura è la cifra specifica di un sapere e di una cultura che hanno fatto dell'immaterialità e della virtualità dell'idea il loro primo presupposto. In conseguenza di questo principio, il tempo è la dimensione che promette il modificarsi dell'ente e dello spazio in ragione del loro poter essere futuro; che definisce il processo di produzione, e quello di trasformazione della natura, come il divenire stesso del visibile; e come un divenire del tutto necessario.
Foucault interprete di Nietzsche. Dall'assenza d'opera all'estetica dell'esistenza
Stefano Righetti
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2013
pagine: 240
Il presente lavoro intende approfondire un aspetto del pensiero di Foucault ancora poco indagato, per quanto ben noto e indicato da diversi studiosi come un aspetto essenziale del suo lavoro e, più in generale, del pensiero francese contemporaneo. Se i rapporti di Foucault con il pensiero nietzschiano sono infatti al centro di alcuni studi specifici, e se il pensiero di Nietzsche è ormai unanimemente indicato come uno dei riferimenti principali di Foucault, in realtà, le implicazioni di questo rapporto, e il modo in cui Foucault utilizza gli strumenti del pensiero nietzschiano, rimangono avvolti da una certa oscurità e risentono spesso di un'impostazione letteraria generalizzante. Al contrario, in modo approfondito e con risvolti originali, lo studio intende restituire all'interpretazione nietzschiana di Foucault una complessità per molti aspetti inedita. I temi che Foucault assume da Nietzsche e che costituiscono lo sfondo concettuale delle sue opere, dando forma al suo metodo critico, non sono infatti univoci, ma mostrano differenze specifiche a seconda dei diversi momenti del suo pensiero.
La fantasia e il potere
Stefano Righetti
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2008
pagine: 84
Nel secolo scorso la fantasia si era data il compito di conquistare e di affermare il proprio dominio nella realtà, di uscire dai sogni e dalle sue immagini per farsi carne e sostanza; oggi, dobbiamo riconoscere come questo dominio sia ormai parte (e non più contestazione) dell'ordine; e come la fantasia sia divenuta piuttosto la diretta immaginazione del potere - nel senso, inequivocabile, della sua riduzione definitiva al potere stesso, e alla forma molteplice delle sue illusioni.
Soggetto e identità. Il rapporto anima-corpo in Merleau-Ponty e Foucault
Stefano Righetti
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2006
pagine: 320
Il presente libro intende analizzare uno dei passaggi certamente più importanti e significativi: quello che nella seconda metà del '900 contrappone il poststrutturalismo di Foucault (in cui la negazione della soggettività metafisica dell'Uomo è posta, sotto il segno di Nietzsche, come indagine sui processi di soggettivazione) allo strutturalismo fenomenologico di Merleau-Ponty (in cui l'identità è riportata, in termini antimetafisici, alla carne del mondo).
Letture su Michel Foucault. Forme della «verità»: follia, linguaggio, potere, cura di sé
Stefano Righetti
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2011
pagine: 128
Procedendo per confronti diretti con altri autori, da Lyotard a Hadot, da Blanchot a Jaspers e a Bachtin, da Nietzsche a Heidegger, il libro intende offrire una lettura del pensiero di Foucault approfondendo alcuni temi che caratterizzano il suo percorso e che in parte rimangono ancora poco indagati (com'è il caso, per esempio, del rapporto di Foucault con il Formalismo russo). Centro dell'analisi è il tentativo di chiarire la posizione di Foucault rispetto al post-moderno. La ripresa insistita, a partire dalla fine degli anni 70, dei temi kantiani relativi all' "Aufklarung", della modernità, e dell'entusiasmo, rappresenta certamente un segnale preciso del percorso che la teoria post-moderna ha avuto in Foucault, dopo le valorizzazioni del dionisiaco. Ora, a partire da questi aspetti, siamo forse in grado di tentare un'ulteriore conclusione. Dopo la pubblicazione degli ultimi corsi al Collège de France sembra infatti possibile indicare con chiarezza anche la via d'uscita che Foucault aveva intrapreso rispetto al postmoderno, e su cui aveva indirizzato la propria "ontologia dell'attualità". Il tema dell'ascesi, l'assunzione di una regola di vita opposta al sistema e il coraggio di "dire la verità" sono infatti le "risposte" che il post-moderno non contemplava, e che ne costituiscono anche una chiara contestazione.