Libri di Steven Runciman
Il rajah bianco
Steven Runciman
Libro: Libro in brossura
editore: Ghibli
anno edizione: 2025
pagine: 426
Questo saggio di Steven Runciman racconta la straordinaria storia dei Brooke, una famiglia britannica che governò il regno di Sarawak (nell’odierno Borneo malese) dal 1841 al 1946. Passando in rassegna le dinamiche politiche, economiche e culturali della regione, l’autore descrive il contesto coloniale del Sudest asiatico nel XIX secolo per soffermarsi sulle vicissitudini di James Brooke e dei suoi successori. Brooke era riuscito a ottenere il controllo sul territorio come ricompensa per aver aiutato il sultano del Brunei a sopprimere una rivolta. In seguito, avrebbe fondato una dinastia presto divenuta nota come quella dei “rajah bianchi”. Con uno stile narrativo ricco di dettagli, Runciman intreccia storia, biografia e analisi culturale, restituendo uno spaccato storicamente fedele delle vicende che avrebbero poi ispirato Emilio Salgari nel celebre ciclo dei pirati della Malesia e nelle avventure di Sandokan.
Alfabeto del viaggiatore. Ediz. numerata
Steven Runciman
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori (Milano)
anno edizione: 2024
pagine: 240
Dalla A del monte Athos alla mitica X di Xanadu, passando per la S dell’isola di Sarawak e per la T della Thailandia, pochi scrittori sono stati, come Steven Runciman, l’epitome di quei viaggiatori dell’Impero britannico per i quali il mondo era la loro ostrica preferita. La sua vita e i suoi soggiorni nei più svariati Paesi – Bulgaria, Messico, Cina, Turchia, Siria – racchiudono una moltitudine di storie (affascinanti, esotiche, divertenti) di cui questo singolare Alfabeto del viaggiatore è lo straordinario compendio. Così, di volta in volta, troviamo Sir Steven aiutare a far nascere un bambino sula strada per Tessalonica; rimanere assediato nel 1925 nella città cinese di Tiensin; esaminare con circospezione la collezione di un cacciatore di teste nel Borneo; vedere i fantasmi in compagnia del principe del Siam; versare cera bollente sulla testa calva del maresciallo Montgomery in una pasqua bellica a Gerusalemme… Quanto più vicino all’autobiografia che non volle mai scrivere, Alfabeto del viaggiatore abbraccia in pratica l’intero «secolo breve» che Steven Runciman percorse in lungo e in largo, da studioso e da diplomatico sui generis, con uno spirito acuto e divertito, nonché un’attrazione, ricambiata, per teste coronate e aristocrazie in via di sparizione. Così, questo libro è anche l’estremo omaggio a un’epoca e a un mondo in cui viaggiare era ancora un piacere.
La civiltà bizantina
Steven Runciman
Libro: Copertina morbida
editore: Ghibli
anno edizione: 2014
pagine: 370
Nell'antica Bisanzio le sfumature in una discussione sulla religione potevano decidere della vita o della morte delle persone. Runciman fa rivivere storia e cultura di una civiltà perduta, quella civiltà che tutti conosciamo per i suoi e i nostri bizantinismi. A Bisanzio sacro e profano convivono e si mescolano, politica e religione si confondono, passando sulla pelle delle persone. Emergono i movimenti iconoclasti, nemici delle immagini e della religiosità popolare, ciascun uomo sulla terra ricerca la propria via al cielo e all'armonia.
Costantinopoli, ultimo atto. 29 maggio 1453: assalto all'Occidente
Steven Runciman
Libro: Libro in brossura
editore: Piemme
anno edizione: 2016
pagine: 280
Con un improvviso impressionante fragore, lungo tutta la linea delle mura i turchi si precipitarono all'assalto, lanciando urla di battaglia, spronati da tamburi, trombe e pifferi. Le truppe cristiane fino a quel momento erano rimaste in silenzio, ma quando le sentinelle dettero l'allarme, una chiesa dopo l'altra, in tutta la città, cominciò a far suonare le campane, finché ogni campanile fece sentire il suo squillo. I fedeli seppero così che la battaglia era cominciata. Per tutta la notte, le congregazioni attesero in preghiera. Ma sulle mura non c'era tempo per le preghiere. La notte del 29 maggio 1453, dopo un assedio di otto settimane, il sultano turco Maometto II ordina l'assalto finale a Costantinopoli, l'odierna Istanbul, ultimo baluardo dell'Impero Romano d'Oriente. L'imponente esercito ottomano, dotato di armi all'avanguardia e formato da migliaia di soldati, anche occidentali, venuti da ogni parte d'Europa per combattere contro i loro fratelli, si lancia contro le mura. La città, una delle meglio fortificate dell'epoca, non riesce più a contenere l'impatto nemico: il rapporto di 11 ottomani per ogni bizantino ormai non lascia scampo. A niente erano valsi gli appelli dell'imperatore Costantino XI, che si era recato di persona a mendicare l'aiuto dei sovrani europei contro il pericolo turco. I pochi rinforzi promessi non sarebbero mai arrivati in tempo. A nulla valgono nemmeno le preghiere che da ogni chiesa si levano, invocando l'Angelo vendicatore...
La teocrazia bizantina
Steven Runciman
Libro: Copertina morbida
editore: Sansoni
anno edizione: 2003
pagine: 161
Per undici secoli, dal trasferimento della capitale dell'impero in Oriente alla caduta di Costantinopoli nel 1453, la costituzione teocratica bizantina rimase immutata, sfidando la tirannia del tempo. Alla sua base era l'assoluta convinzione che l'impero terreno rappresentasse l'immagine del regno dei cieli, raccogliendo tutti i popoli sotto la guida della vera chiesa, quella greco-ortodossa. Ma questa visione dovette sostenere un continuo scontro con la realtà, in particolare con entità politiche dotate di forte identità religiosa quali l'impero d'Occidente, con il suo papato, e l'islam. Steven Runciman, in questo saggio, traccia un profilo generale della teocrazia bizantina.
Storia delle crociate
Steven Runciman
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2002
pagine: 1227
In quest'opera Steven Runciman studia il complesso periodo storico che vide, dal 1089 a oltre metà del 1400, la corsa all'"Outremer" da parte dei cristiani guidati e ispirati da personaggi come Goffredo di Buglione, Federico Barbarossa, Riccardo Cuor di Leone, opposti a condottieri entrati nella leggenda come il Saladino. Superando (e, anzi quasi ribaltando) la visione eurocentrica per cui la guerra tra cristiani e musulmani costituì uno scontro tra civiltà e barbarie, basandosi per la prima volta anche sui documenti delle fonti islamiche, Runciman ricostruisce il contesto storico degli eventi nella sua globalità, abbracciando nella trattazione un orizzonte che spazia dall'Atlantico alla Mongolia.