Libri di Susanna Verri
Teatr'Absentia. Biografia di un teatro. Il teatro dell'oggetto mancato di Paolo Ferrari
Susanna Verri
Libro: Copertina morbida
editore: O Barra O Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 356
Il Teatro dell'Oggetto Mancato è il luogo del Mancamento: là dove la parola pronunciata e la scena osservata scompaiono alla vista e si sostanziano nelle più profonde e ancora da scoprire stratificazioni del cervello pensante. Luogo ricco di energia che nasce e muore all'istante facendosi altro con l'emergere dell'altrove della cosa, dell'oggetto: questi perdono la loro consueta e ripetitiva tendenza all'accumulo svuotandosi in un'assenza capace di vuoto e di silenzio, tramite i canoni di una parola e di un gesto ricchi di senso. È ogni volta Prova-di-pensiero. È teatro che si basa su assunti della scienza dei giorni nostri, sulle neuroscienze e in particolare sulla psicologia sperimentale dove l'apprendimento e la memoria in alcune ricerche fondamentali condotte da Paolo Ferrari lasciano posto all'estinzione; l'accumulo si piega di fronte alla sua perdita dando luogo a una differente e intensa poetica volta a un'espressività di nuovo segno. Capace di quella libertà anche giocosa cui il cervello umano è da tempo preparato nelle sue fibre più profonde e inconsapevoli, ma ancora non lo sa.
L'asistema in-assenza e la cura. È possibile pensare le categorie della mancanza, della perdita, della a-consensualità quali fattori di sanità?
Susanna Verri
Libro: Copertina morbida
editore: O Barra O Edizioni
anno edizione: 2004
pagine: 63
Quali potranno essere la nozione di sanità e di cura nella società multietnica, pluralista e globalizzata del Terzo Millennio? Sapremo cambiare i concetti che orientano la costruzione dei modelli gnoseologici e terapeutici, in accordo con le modificazioni del sistema-realtà in cui viviamo e che incessantemente costruiamo (e decostruiamo) nell'interazione complessa mente-realtà? Ha davvero senso pensare che la sanità coincida con la scomparsa dei sintomi e con un adattamento al sistema noto? L'autrice ritiene che sia auspicabile, il più delle volte necessaria, l'acquisizione d'un procedimento asistemico sufficientemente flessibile da consentire quell'interazione adatta al sistema-realtà in trasformazione.