Libri di Thomas Brent Smith
The American West in art
Thomas Brent Smith, Jennifer R. Henneman
Libro: Libro rilegato
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2020
pagine: 244
Il volume raccoglie una selezione di opere d'arte relative alla produzione artistica dell'occidente americano appartenenti alla collezione del Petrie Institute of Western American Art conservata presso il Denver Art Museum. Tale collezione risulta essere una delle più ricche e significative al mondo intorno a questo tema grazie alla rilevanza delle sue sculture bronzee, delle opere della prima modernità nonché delle testimonianze date dalle comunità artistiche di Tao e Santa Fe. Il tema cardine del libro è declinato nel periodo compreso tra l'inizio del XIX secolo e la metà del XX. L'eterogeneità della collezione emerge qualora il lettore sfogli le oltre duecento pagine dedicate a ritratti, scene di genere, paesaggi e dipinti di luoghi ancora selvaggi… La narrazione procede in modo cronologico e presenta anzitutto le prime figure di luminari (Albert Bierstadt, Frederic Remington e Charles M. Russell), ma anche uomini influenti (Robert Henri e gli artisti della comunità TAO) così come pittori modernisti particolarmente importanti (tra gli altri Maynard Dixon, Marsden Hartley e Raymond Jonson). Emerge chiaramente osservando le illustrazioni e leggendo i testi scritti da specialisti il clima artistico, culturale e identitario dell'America occidentale nel tempo. Il prologo a cura dello storico Dan Flores, così come l'epilogo della storica dell'arte Erika Doss mettono in luce il contesto più ampio nel quale si inserisce la storia dell'arte dell'occidente americano. Il presente volume viene pubblicato in occasione del tour di mostre che avrà inizio nel 2020 e dell'apertura della nuova sezione dedicata alla produzione artistica dell'America occidentale presso il Denver Art Museum nel 2021.
Once upon a time... the Western
Libro: Libro rilegato
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2017
pagine: 304
Il western è la quintessenza dell’epica americana, la mitica storia della costruzione di una nazione e i trionfi e i fallimenti, le fantasie e persino le ipocrisie che quel processo ha generato. Once Upon a Time . . . The Western: A New Frontier in Art and Film esplora il genere e i suoi miti in un’ottica pittorica, fotografica, narrativa e cinematografica da metà Ottocento ai giorni nostri. Il libro non ripercorre solo la storia del film western, ma anche tutta la storia della visualizzazione, della trasmissione e della trasformazione di un mito americano declinato nelle diverse discipline dell’espressione artistica. Magnificamente illustrato e pubblicato per accompagnare una grande mostra, il volume ritraccia il percorso del genere western dagli albori della pittura di quel paesaggio ottocentesco, passando per i classici di John Ford e gli Spaghetti western di Sergio Leone, sino alle più recenti produzioni degli studios. Il libro presenta più di quindici saggi di grandi esperti d’arte, film e cultura popolare e illustra opere significative di artisti quali Albert Bierstad, Frederic Remington, Andy Warhol, Kent Monkman e Christian Marclay, per citarne alcuni. Anche se le origini del genere western possono essere ricondotte all’era coloniale, il western è diventato una fonte d’intrattenimento popolare soltanto da metà Ottocento. Once Upon a Time . . . The Western parte dallo sviluppo della pittura paesaggistica in grande scala del Far West, dalla produzione di massa delle dime novel (i romanzetti da quattro soldi) e delle riviste illustrate, e poi, dallo spettacolo itinerante Wild West di Buffalo Bill che ha trasformato il Far West in western: il motore di una mitologia tutta americana. Ripercorrendo l’evoluzione del genere dai primi film western attraverso i classici di John Ford, al dramma del “Super Western” del dopoguerra, e oltre, la mostra si propone di illustrare il dialogo fra cinema e arte, fra realtà e finzione. Negli anni Sessanta, il western ha subito una trasformazione radicale grazie all’opera del regista Sergio Leone e il titolo della mostra si ispira proprio al suo famoso film C’era una volta il West (1968). Sergio Leone rese omaggio al western di Hollywood e al tempo stesso lo decostruì. Da allora, il western è diventato oggetto di ricerca e a volte d’ironia da parte degli artisti contemporanei e dei registi. Pur non essendo più fonte di orgoglio nell’immaginario collettivo, il western continua ancora oggi a influenzare la nostra cultura in svariati modi. Nei mass-media gli uomini politici vengono spesso definiti “cow boys” e Internet è diventata la nuova frontiera. Registi contemporanei come Quentin Tarantino (Django, 2012), Ang Lee (Brokeback Mountain, 2007) e i fratelli Joel ed Ethan Coen (Il Grinta, 2010 e Non è un paese per vecchi, 2007) stanno cercando nuovi modi per parlare di concetti radicati nel tempo, come il concetto di razza, genere e sessualità e gli artisti nativi americani stanno elaborando risposte incisive ai ruoli stereotipati in cui vengono spesso relegati. I temi trattati in questo libro sono di grande attualità in America, dove si discute molto di violenza armata, di ruoli di genere “tradizionali” e di rapporti razziali.