Libri di Tommaso Anzoino
Storie di mezza giornata
Tommaso Anzoino
Libro: Libro in brossura
editore: Antonio Mandese Editore
anno edizione: 2021
pagine: 164
Tommaso (Pacho) Anzoino ha lasciato in queste "storie di mezza giornata" un testamento artistico. Una scrittura che mediante il flusso di coscienza, abbandona i fronzoli della lingua, i titoli, addirittura la punteggiatura, per arrivare a capofitto dentro il dipinto letterario Un vortice di parole che ti portano alla meta e di suoni e immagini che ti fanno vedere i protagonisti delle sue "storie di mezza giornata" Attraverso cui ricercare se stessi nella complessa umanità degli altri, i loro vizi, i destini colorati che la vita spesso di pone davanti. Le storie di mezza giornata sono una ricerca continua e metafisica dell'esistenza umana dentro un cammino semplice, di letteratura minore, che in questa dimensione trova la sua compiuta realizzazione.
Pasolini
Tommaso Anzoino
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Palomar
anno edizione: 2021
pagine: 172
"Avevo scritto e pubblicato questo saggio su Pier Paolo Pasolini quarant'anni fa, quando Pasolini era ancora vivo e poteva pertanto seguire il lavoro di un giovane professore di lettere che si cimentava nell'opera più importante della sua vita di studioso." Il lavoro si apre con un intervista concessa da Pasolini in casa sua, al nostro autore che nonostante gli anni trascorsi, rimane di stringente attualità. L'intervista del 1970 è un saggio critico sull'illuminata produzione Pasoliniana, a memoria di un'intellettualità mai estinta.
Alla prossima scendo
Tommaso Anzoino
Libro: Copertina morbida
editore: Scorpione
anno edizione: 2015
pagine: 160
Lì
Tommaso Anzoino
Libro
editore: Palomar
anno edizione: 2008
pagine: 270
Un romanzo autobiografico, in cui l'autore rispolvera i suoi ricordi più belli legati alla fanciullezza vissuta a Torino, ricordi rivissuti nel presente di un'altra città, lontana e diversissima, nel presente di un "vecchio" che sente di essere stato chiamato "lì". Forte risulta l'influenza degli autori che più ha amato e ama, da Garcìa Marquez a Saramago, a Philip Roth. E c'è la riproposizione di una "poiètica" che intende la scrittura come "invenzione", come ritrovamento di cose, di affetti, di luoghi, di "storie nelle quali come dice Saramago - anche se uno non c'è stato, c'è stato".