Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Libri di Valentina Venturini

10 commedie

Raffaele Viviani

Libro: Libro in brossura

editore: Guida

anno edizione: 2019

pagine: 612

Da “Muratori”, commedia mai rappresentata, alla versione originale non censurata de “I dieci comandamenti”, da “Scalo marittimo”, a “Circo Equestre Sgueglia”, “Mastro di Forgia”, “Musica dei ciechi”, “Nullatenenti”, “Zingari”, “Pescatori” fino a “Padroni di barche”, il volume raccoglie alcune delle opere più note di Raffaele Viviani, quelle che hanno come tema centrale il lavoro, la fatica, come si dice a Napoli. Quella che i curatori di questa edizione hanno definito “la corda sociale”. Con un saggio di Ferdinando Taviani e un'intervista a Maria Di Majo Viviani.
40,00 38,00

Dalla vita alle scene (1888-1947)

Raffaele Viviani

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2024

pagine: 308

Raffaele Viviani (1888-1950), attore, commediografo e poeta, pubblica nel 1928 «Dalla vita alle scene», la sua autobiografia, per poi riprenderla, continuarla e integrarla nel 1947, nella versione qui riproposta. Ad una lettura sommaria Viviani sembra troppo semplice e troppo napoletano. Ma basta ascoltare la musica nascosta nelle parole dei suoi testi e nei gesti che disegna per i suoi personaggi per scoprire in lui una delle rarità del teatro italiano della prima metà del Novecento. Viviani fu un "dialettale d'eccezione", parte di quella ristretta categoria di artisti italiani che, pur conservando la loro identità locale, sentirono la necessità di andare oltre i limiti imposti dalla tradizione. Del teatro aveva scoperto la vera ricchezza, e a quella si votò: fare il suo teatro, un teatro reinventato quasi di sana pianta, di cui fosse autore, regista, attore protagonista e maestro di attori. Un teatro fuori misura e fuori norma, un sapiente impasto di versi-prosa-musica-danza, che resterà nella memoria del teatro contemporaneo come un'eredità ancora da esplorare.
18,00 17,10

Il teatro di Gaetano Greco

Valentina Venturini

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Scientifica

anno edizione: 2018

pagine: 288

Di Gaetano Greco, della sua arte, che la storiografia colloca alle origini del teatro dei pupi siciliani, sembrava essere rimasto solo la leggenda. Quella del puparo morto pazzo perché, dopo aver inventato i pupi paladini e averli dotati di occhi e bocca (apparentemente) semoventi, non riuscì a dar loro la parola.
14,00 13,30

Nato e cresciuto tra i pupi

Valentina Venturini

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Scientifica

anno edizione: 2017

pagine: 364

«Questo libro vuole essere soprattutto un omaggio a Mimmo Cuticchio, ai suoi settant’anni, grandissima parte dei quali vissuti tra i pupi, paladini, giganti, maghi, re coronati e lunari saraceni. È stato lui ad accendere gli interrogativi che hanno guidato le mie ricerche. Lui e le sue “superstizioni”, necessità intrinseche alla sua natura di artista, credenze e convinzioni che “stanno sopra la realtà” e alle quali non chiede di essere vere, ma soltanto d’essere efficaci, feconde nello stimolare il processo creativo. Ganci ai quali appendere e attraverso i quali alimentare le proprie convinzioni e le proprie ricerche. Fecondi non solo per l’artista che li usa come punti di forza del proprio procedere, ma anche per lo studioso. Entrambi, l’artista e lo studioso, sono ben consci di occuparsi di storie diverse e della necessità di procedere ognuno per proprio conto, ma anche con lo sguardo al compagno di strada per accoglierne stimoli e dare le risposte che ognuno può dare con i propri strumenti. Questo l’artista e le sue superstizioni possono insegnare allo studioso. Niente di più, ma non è poco. È, anzi, una ricchezza enorme».
17,00 16,15

Raffaele Viviani. La compagnia, Napoli e l'Europa

Raffaele Viviani. La compagnia, Napoli e l'Europa

Valentina Venturini

Libro: Copertina morbida

editore: Bulzoni

anno edizione: 2016

pagine: 490

Uno degli intenti di questo libro è sgombrare il campo da alcuni luoghi comuni su Viviani (la pretesa ristrettezza d'una cultura esclusivamente regionale; il "ghetto" napoletano del suo teatro; la nascita quasi casuale della sua compagnia; l'ostracismo subito dal regime fascista), e di osservare l'artista nel contesto materiale del teatro, fra le necessità pratiche della scena. La forza di Viviani fu di aver intuito, fin dall'inizio, che se avesse limitato il suo lavoro teatrale al solo allestimento degli spettacoli che aveva in mente, il successo sarebbe stato effimero. Capì che il suo teatro poteva non esaurirsi nello spettacolo, seppe guardare nello stesso tempo alla qualità degli spettacoli ed alla costituzione d'un sapere scenico, una tradizione incisa nel corpo dell'attore in scena. Ebbe la lungimirante ambizione di lavorare non soltanto per il proprio successo di attore-capo, di drammaturgo-protagonista, ma per la qualità e l'efficacia della compagnia nel suo insieme e la solidità della sua impresa teatrale. Del teatro aveva scoperto la vera ricchezza, e a quella si votò: fare il suo teatro, un teatro reinventato quasi di sana pianta, di cui fosse autore, regista, attore protagonista e maestro di attori. Un teatro fuori misura e fuori norma, un sapiente impasto di versi-prosa-musica-danza, che resterà nella memoria del teatro contemporaneo come un'eredità ancora da esplorare.
35,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.