Libri di Vincenzo Maria Mattanò
Il progetto e l'evento. Gioacchino, Dante, Michelangelo, Scarpa e i cerchi trinitari
Vincenzo Maria Mattanò
Libro: Libro rilegato
editore: Progetto Paterno
anno edizione: 2019
pagine: 141
I Cerchi trinitari costituiscono una sottile ricapitolazione della teologia figurativa di Gioacchino da Fiore le cui due principali peculiarità iconiche restano disattese dagli addetti ai lavori delle diverse discipline. Con il che una delle figure principali del liber Figurarum viene di fatto disinnescata e l’intero corpo della meditazione ante-teoretica e teologale dell’abate calabrese dirottato, per essere accuratamente sussunto a l’impianto metafisico de l’episteme occidentale. Quali siano le peculiarità figurative dei Cerchi trinitari [Tav. XI del Codice reggiano] lo dice Dante negli ultimi versi della Divina Commedia: sono la contraddizione comportata dal carattere aporetico del loro intreccio e l’abissalità del fondamento impressa dall’effigie del crocifisso all’eventuarsi storico dell’Essere di Dio. Si tratta dei medesimi connotati dell’Evento (l’Ereignis) rinvenibili nella fase costituente progettuale del venire a l’Essere dell’arte e dell’architettura. Solo Vom Ereignis, cioè a partire da l’Ereignis, è possibile cogliere il portato radicalmente me-ontologico della citazione dantesca di Gioacchino agita da Carlo Scarpa nel complesso monumentale Brion.
Il centro antico di Lungro. Un raro documento di rigore tipologico e di sofisticata strategia insediativa
Vincenzo Maria Mattanò
Libro: Libro in brossura
editore: Il Coscile
anno edizione: 2012
Lo spazio nel liber figurarum di G. Da Fiore
Vincenzo Maria Mattanò
Libro: Copertina morbida
editore: Il Coscile
anno edizione: 2012
pagine: 137
Dello spazio. Gioacchino da Fiore, Dante, Michelangelo
Vincenzo Maria Mattanò
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2007
pagine: 293
La delucidazione del tema ontologico e l'ascolto di quanto di questo domandare dell'Essere ci proviene dal passato, hanno consentito di isolare l'oggetto tematico per eccellenza della dimensione teoretica dell'architettura, lo spazio e di individuare, sempre in chiave ontologica, l'elemento primario della sua scrittura, la struttura; conducendo sino alle definizioni di struttura e di spazio, in architettura. Con l'esplicitazione della spazialità quale oggetto tematico della poiesis architettonica, l'ascolto ha poi potuto, a pieno titolo, rivolgersi all'Ereignis, la cui trattazione, qui spiccatamente teorica, prepara la rilettura di quel tramandamento costituito, in architettura, dall'eventuarsi dell'Essere in quanto Ereignis. Lo scritto raccoglie le intuizioni e le elaborazioni teoriche che hanno illuminato le scoperte storico-iconologiche riguardanti la basilica angioina di Santa Chiara a Napoli e che sostengono, precorrendola, una più organica rilettura storica e teoretica dell'architettura, a partire dai monumenti dell'antichità classica, ivi compresa una nuova interpretazione degli ordini architettonici e della loro stratificazione nel corso della storia. Dorico, Ionico e Corinzio, costituiscono, infatti, tracce eminenti del pensiero rammemorante, tramandatesi come corollario, per un lungo periodo considerato necessario, alla trattazione del tema ontologico dello Spazio.