Il Coscile
Savoia o Borbone. La bugia del Risorgimento
Antonino Ballarati
Libro
editore: Il Coscile
anno edizione: 2016
Chi sono stati davvero i Borbone che per cinque generazioni hanno regnato su Napoli e sulla Sicilia? Che cosa è stato il loro regno sino al 1861 quando l'ultimo sovrano, Francesco II, dovette lasciare la fortezza di Gaeta, sconfitto da Garibaldi e bombardato dai piemontesi? E ancora, quale sarebbe potuta essere la storia del meridione senza l'unificazione nazionale? Per centocinquant'anni, quella del regno borbonico è stata una storia negata: da quando Vittorio Emanuele II viene proclamato primo re d'Italia, unico paese al mondo in cui il primo si chiama secondo. Certamente la fulminea e rovinosa caduta dei Borbone, una dinastia durata ben 127 anni (1734-1861), crollo avvenuto dopo appena centoventi giorni dallo sbarco dei Mille, deve far meditare sulle sue più profonde cause, molteplici e remote, e non occasionali, come la più accreditata storiografia ci ha trasmesso.
Castrovillari e la sua ferrovia
Antonio Iannicelli
Libro
editore: Il Coscile
anno edizione: 2016
Con questo viaggio a ritroso, compiuto a distanza di cento anni dall'apertura della linea Spezzano Albanese-Castrovillari, l'arrivo nella stazione di Castrovillari, che ormai non c'è più, dà all'autore l'opportunità di parlare, ancora una volta, della storia sociale della sua città prendendo a pretesto il "futuro": l'azione di recupero e la valorizzazione, dal punto di vista naturalistico, di alcune tratte del vecchio tracciato ferroviario da destinare alla collettività, magari attraverso la realizzazione di piste pedo-ciclabili per passeggiate ambientaliste. "...Uno dei meriti di questo libro è dunque aver ricostruito minuziosamente la vicenda storica della ferrovia sottraendosi alla retorica della nostalgia per quei 'bei tempi andati' che in realtà non sono mai esistiti, mirando alla ricostruzione storica in funzione di un consapevole riutilizzo del tracciato ferroviario, che sia capace di connettere la memoria con le opportunità del presente. Occorrono progetti capaci di restituire e rivisitare il passato in funzione di una relazione col paesaggio antropico. Occorre costruire una relazione con l'ambiente che gli abitanti dovrebbero essere capaci di regalare a se stessi, prima ancora di farne strumento culturale ed economico per un civile turismo ambientale..." (dalla Introduzione di Vittorio Cappelli)