Libri di Vincenzo Maria Rippo
Le ragazze son nuove, e la patria lontana…
Vincenzo Maria Rippo
Libro: Libro in brossura
editore: Era Nuova
anno edizione: 2019
pagine: 118
Quello di Vincenzo Maria Rippo (1947/70), poeta e scrittore, spoletino d’adozione, di fama internazionale fu un vero e proprio caso letterario: la sua opera raggiunse subito il successo editoriale e della critica, ma egli non godé affatto di tale notorietà a causa della leucemia fulminante che rapida lo condusse alla morte. Egli stesso ne ebbe il sentore e suggellò in un foglio il doloroso ma veritiero, responso “Le poesie usciranno postume”: testo contenuto nelle fascette delle prime pubblicazioni dei suoi carmi. Il poeta, la cui produzione artistica secondo quanto afferma il professore Francesco D’Episcopo, docente di letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e curatore dell’opera del giovane, è ponte tra l’occidente classico e l’oriente islamico, tra i linguaggi antichi e fondanti della classicità e la novità linguistica della beat generation.
Averti conosciuta è già troppo... Poesie inedite e rare
Vincenzo Maria Rippo
Libro: Libro in brossura
editore: Era Nuova
anno edizione: 2019
pagine: 138
Il presente volume di Poesie inedite e rare di Vincenzo M. Rippo (il poeta sche, scomparso nel 1970, ha suscitato un crescente interesse letterario) raccoglie, per la prima volta, quelle composizioni - ancora inedite e sparse soprattutto in riviste - che l’autore fu costretto a sacrificare nel corpus delle sue prime Poesie. Questo libro, pertanto, mentre integra in forma definitiva la produzione poetica rippiana, solleva vecchi e nuovi problemi di dibattito critico: il rapporto tra classicità e contemporaneità quale fondamentale chiave di lettura della poesia e della poetica rippiane si anima, infatti, lungo il percorso critico, di una serie di imprevisti referenti, i quali attingono, tra l’altro, ai grandi motivi del realismo surrealista e della cultura beat e underground. La fresca e nuova immagine che del Rippo emerge da queste pagine è quella di un giovane studioso, intento a operare ardite sintesi fra antico e moderno, l’audace accostamento fra orientamenti filosofici e religiosi differenti, il disagio di una civiltà che consuma ciclicamente le sue crisi e l’esigenza di un approdo a valori necessari per la sua stessa sopravvivenza.