Libri di Vito Antonio Aresta
L'arte dei griot e le performance culturali
Vito Antonio Aresta
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2022
pagine: 200
"L’interesse per le forme di rituali collettivi in diverse società umane, con il loro carattere “rappresentativo” (carico di azioni simboliche, di forme comunicative spesso cifrate, svolte da “attori qualificati”, e osservate da un “pubblico” formato da soggetti legati da relazioni sociali intense tra loro e con gli officianti), è stato molto intenso nella tradizione degli studi sociali, e in particolare antropologici. All’interno della rubrica del “rituale” si è costituita una lunga fila di studi teorici e di ricerche dirette sul campo, che hanno avuto – com’è noto – in A. Van Gennep, K. Klukhohn, R. Firth, G. Lewis, V. Turner, i principali protagonisti […] Questo libro di Vito Antonio Aresta fornisce un ottimo contributo alle riflessioni sull’argomento dei rapporti tra rito e spettacolo, e con un orientamento originale, anche fornendo una documentazione insolita e molto pertinente […] Egli ha aggiunto una terza dimensione alle due consuete, del rapporto tra mito, memoria e rituale da una parte e spettacolo dall’altra. È la dimensione della migrazione e dell’adattamento sociale e culturale dei migranti in un contesto nuovo, utilizzando proprio le loro tradizioni di riti collettivi e di interpretazione drammatizzata dei processi sociali e politici della contemporaneità." (Antonino Colajanni, Prefazione)
Il Mediterraneo. Dalla multiculturalità all'interculturalità
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2012
pagine: 272
Il Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (MEIC) di Ostuni (Brindisi) e di Lecce, in collaborazione con l'Università del Salento, e all'interno del programma culturale del MEIC Nazionale (Roma), riapre il cantiere del pensiero critico con il Convegno biennale, che per il 2010 vuol approfondire un tema di radicale rilevanza culturale, etico-religiosa, socio-politica: "Il Mediterraneo. Dalla multiculturalità all'intercultura. Quando le grandi culture si lasciano giudicare". Come si può rilevare, i gruppi MEIC della Regione Puglia insistono nell'impegno ad alzare lo sguardo "verso" e "dal" Mediterraneo, nella convinzione profonda che le realtà dell'Occidente non possono rinunciare ad attingere a quel serbatoio di senso che è rappresentato dal Mediterraneo, con la plurimillenaria storia che ha attraversato quel mare. La preoccupante regressione culturale e civile dell'Occidente è connessa anche alla pretesa di recidere il legame e prendere le distanze da quanto è sorto e continua a ribollire in quel mare (nostrum!).