Libri di Vittorio Emiliani
Roma capitale malamata
Vittorio Emiliani
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2018
pagine: 290
Non c'è altra città «capitale» quanto Roma: enorme centro di potere nell'antichità e poi con la Chiesa universale. Eppure è con una maggioranza mediocre che il Parlamento dell'Italia unita il 23 dicembre 1870 vota il trasferimento della capitale da Firenze, secondo una volontà che era stata di Cavour, oltre che di Garibaldi e Mazzini. Capitale «inevitabile», ma fra invidie taglienti. Una immagine sempre contrastata: matrona e ladrona, civilizzatrice e corruttrice. Scelte urbanistiche errate e speculazioni voraci, anche vaticane, ne intasano il centro, segregano l'immigrazione tumultuosa. Capitale incompresa dagli intellettuali, difesa dal solo Gabriele D'Annunzio, più tardi da Antonio Cederna. «Un suk» per Goffredo Parise, «la morte» per Mario Soldati. Questa è la cronaca viva e sofferta di due secoli in cui Roma è cresciuta di 15 volte. Ingovernabile senza strumenti speciali.
Dalla finestra vedeva Raffaello, Andrea Emiliani. Una vita per il Bel Paese
Vittorio Emiliani
Libro: Libro rilegato
editore: Carta Bianca (Faenza)
anno edizione: 2020
Andrea Emiliani (1931-2019) è uno dei grandi storici dell’arte e del territorio del Novecento. Direttore, giovanissimo, della Pinacoteca Nazionale di Bologna, poi Soprintendente a Bologna, Ferrara e Romagna. Per decenni. Con una mole di iniziative straordinaria. Ha pure insegnato, amato dai giovani, al DAMS di Bologna e promosso Istituto Regionale per i Beni Culturali (Ibc). è stato lo studioso che più di ogni altro ha collegato i Musei al territorio studiato quasi passo passo. Accademico dei Lincei e Legion d’onore. Il fratello Vittorio, giornalista, direttore de Il Messaggero, racconta in questa vivace biografia un lunghissimo percorso umano e culturale.
Raffaello tradito. La rivoluzione mancata del primo «soprintendente» di Roma
Vittorio Emiliani
Libro: Libro in brossura
editore: Bordeaux
anno edizione: 2020
pagine: 144
Nel 1519, all'apice della sua carriera artistica, Raffaello scrive con Baldassar Castiglione una lettera a papa Leone X accusando i pontefici precedenti e la curia cardinalizia di aver distrutto tanta parte di Roma antica allo scopo di «cuocerne i marmi e farne vile calce pozzolana». L'autore delle Stanze della Segnatura e dello Sposalizio della Vergine descrive la Città Eterna come il «cadavere di una nobile patria», raccontando già allora l'urgenza di conservarne tutta la «grandezza italiana» insita nel suo immenso patrimonio. Roma invece subirà nei secoli successivi la violenza della speculazione politica ed edilizia - salvo sotto la tutela di sindaci laici e progressisti come Pianciani e Nathan - che ne mutilerà il volto e persino l'anima.
Il Messaggero da Nathan a Mussolini
Vittorio Emiliani, Pino Coscetta
Libro
editore: Solfanelli
anno edizione: 2024
pagine: 114
Il fabbro di Predappio. Vita di Alessandro Mussolini
Vittorio Emiliani
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 188
D'origine predappiese, parente dei Mussolini, Vittorio Emiliani ha raccontato in precedenti volumi le vicende locali della famiglia del duce: dapprima nel «Paese dei Mussolini» (Einaudi, 1984), poi nei «Tre Mussolini» (Baldini e Castoldi, 1997). Questo nuovo volume è dedicato al padre di Benito, Alessandro. Primo dei Mussolini a lasciare il lavoro della terra per il mestiere di fabbro, fin da giovanissimo acceso militante dell'anarchismo rivoluzionario poi del socialismo, amico di Andrea Costa, assessore e lungamente consigliere comunale a Predappio, Alessandro Mussolini è una figura tipica della turbolenta Romagna di fine Ottocento, malata di «pulètica». Facendo tesoro della memoria familiare e locale oltreché della sua approfondita conoscenza della storia dell'anarchismo e del primo socialismo, Emiliani traccia un puntuale e gustoso ritratto del «padre del duce» (di cui il 19 novembre prossimo cade il centenario della morte) e del suo ambiente mostrando infine come il figlio Benito tendesse poi a metterne da parte la memoria, insieme a quella della propria giovinezza rivoluzionaria.
Rossini e Firenze. Immagini e note. Catalogo della mostra (Firenze, 15 aprile-5 giugno 1993)
Bruno Cagli, Vittorio Emiliani
Libro
editore: Silvana
anno edizione: 1993
pagine: 104
Libertari di Romagna. Vite di Costa, Cipriani, Borghi
Vittorio Emiliani
Libro
editore: Longo Angelo
anno edizione: 1995
pagine: 142
Le idee libertarie, la cultura e il rispetto delle diversità, lo spirito anti burocratico e anti autoritario mantengono una piena attualità. La Romagna è stata terra fra le più fertili per le idee socialiste libertarie, al centro di polemiche nazionali roventi specie dopo le cocenti delusioni post-unitarie. Vicende appassionate che segnano le biografie dei tre libertari romagnoli: Andrea Costa, segretario della prima internazionale "bakunista" che poi, da socialista riformatore sarà il primo deputato eletto dalla sinistra; Amilcare Cipriani, protagonista della Comune di Parigi; Armando Borghi, sindacalista irriducibile, "clandestino" per anni negli Stati Uniti e tuttavia attivissimo.
Il furore e il silenzio. Vite di Gioachino Rossini
Vittorio Emiliani
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2008
pagine: 480
Rossini fu un grande musicista del XIX secolo, che a vent'anni era già ricercato e famoso. Il "cigno di Pesaro" ha continuato ad attirare l'interesse dei lettori di pari passo con la grande popolarità a teatro delle sue opere, dal "Barbiere di Siviglia" alla "Cenerentola, al "Guglielmo Tell". Negli ultimi anni la Fondazione Rossini e il "Rossini Opera Festival" pesarese hanno inaugurato una nuova stagione di attenzione e di studio su Rossini, di cui la biografia di Emiliani raccoglie i frutti. Seguendo con minuzia le vicende rossiniane, Emiliani compone un quadro vivace e affollato, pieno di dettagli sconosciuti, in cui tratteggia la vita del compositore nel più largo contesto storico e culturale che si trovò ad attraversare.
Orfani e bastardi. Milano e l'Italia viste dal «Giorno»
Vittorio Emiliani
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 321
Tra le principali fucine culturali che hanno segnato la storia del Novecento italiano, un posto d'onore spetta senz'altro al quotidiano milanese che a metà degli anni cinquanta ha segnato una svolta nel giornalismo nazionale: "Il Giorno". Fondato a Milano nel 1956, il quotidiano voluto da Enrico Mattei, presidente dell'Eni, si presentò sin da subito come "rivoluzionario" tanto nella grafica che nei contenuti. Il successo e la capacità di penetrazione dell'opinione pubblica furono immediati, specie fra le giovani generazioni. E tra i giornalisti più rappresentativi del "Giorno", si formò e poi affermò Vittorio Emiliani, che dopo più di trent'anni ne ripercorre in queste pagine la storia ricca di retroscena e di personaggi romanzeschi; dapprima l'ascesa, con Gaetano Baldacci, poi con Italo Pietra, in parallelo con il primo "miracolo italiano", con la svolta di centro-sinistra e con il ruolo strategico dell'industria di Stato. E poi la storia amarissima dello stravolgimento e del declino della testata a partire dal 1972, con la direzione di Gaetano Afeltra; sono gli anni della lotta tenace, prolungata, dei redattori per salvare qualità e originalità del quotidiano, lasciato impoverire da un'impresa pubblica sempre più soggetta ai partiti di governo e sempre meno innovativa, e sono anche gli anni della diaspora di firme e talenti. Ne viene fuori una sorta di romanzo storico di un ventennio, lo spaccato conflittuale di un'Italia allora ricca di slancio, di speranza.
Vitelloni e giacobini. Voghera-Milano fra dopoguerra e «boom»
Vittorio Emiliani
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 281
Una densa, autobiografia, anzi molto di più. Vittorio Emiliani racconta la stona di un gruppo di amici padani che, negli anni cinquanta, si impegnano m politica, creano un settimanale per rimuovere, da riformisti, a volte giacobini, le ingessature della società. Lo scenario è al centro del triangolo industriale: Voghera, "capitalina" di frontiera dell'Oltrepò, in cui già emerge lo scrittore Alberto Arbasino, Pavia, nordica e universitaria, ricca di talenti e di baroni, e la Milano del primo boom economico, unica città "europea" di quell'Italia semirurale in tumultuoso cambiamento, che si mette in scena fra il Piccolo Teatro e la Scala degli anni d'oro, le case editrici, la novità del "Giorno", riviste come "Comunità", i circoli culturali, Brera, il Giamaica. Una narrazione veloce, diretta, che però fa luce anche su squilibri ed esclusioni crudeli. I protagonisti sembrano a volte cugini dei vitelloni felliniani, impegnati tuttavia a battersi per città più moderne e avanzate, per atenei non più classisti, per un paese fuori dall'autarchia provinciale. In questa folgorante foto di gruppo compaiono anche sorelle e fratelli maggiori: Camilla e Antonio Cederna, Paolo Grassi, Italo Pietra, Elio Vittorini, Renzo Zorzi, Arrigo Benedetti, Eugenio Scalfari, Ugo Mulas, Nazareno Fabbretti e tanti altri, aperti e protettivi. Oltre mezzo secolo dopo cosa resta di quelle esperienze, soprattutto di quel contesto? Emiliani tira le somme di una generazione. Un bilancio a volte amaro, mai però sfiduciato.
Il riscatto dell'agro romano. L'agricoltura a difesa del paesaggio
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2011
pagine: 176
L'Agro e il Duce. Mito e realtà di una bonifica
Vittorio Emiliani
Libro: Libro in brossura
editore: Bordeaux
anno edizione: 2023
pagine: 110
Per Vittorio Emilani «ogni volta che si parla del fascismo e di Mussolini c'è sempre qualcuno che obietta con voce magari esitante "però fece anche cose buone", e fra queste ci mette immancabilmente la bonifica dell'Agro Pontino». Un errore storico e sociologico che rischia di prendere piede sempre più fra i giovani oscillanti fra revanscismo di destra e populismi di ogni estrazione. Sulla scorta di documenti e testimonianze inoppugnabili, Emiliani ricostruisce la storia di un falso mito che ha creato enormi problemi in un territorio aspro e di difficile "addomesticamento", di cui ancora oggi la sua popolazione sconta le conseguenze. Un viaggio dalla parte reale della storia, quella della verità offuscata troppo a lungo dal "mito".

