Libri di Vittorio Mete
Il partito che non c'è. L'astensionismo elettorale in Italia e in Europa
Vittorio Mete, Dario Tuorto
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 232
La crescita dell'astensionismo elettorale minaccia la democrazia perché sempre più cittadini, disillusi dallo spettacolo politico, scelgono di tirarsi fuori dal gioco. Gli astenuti, però, non sono un esercito e nemmeno un partito: il fenomeno del non voto è infatti mutevole, complesso e articolato al proprio interno. Vittorio Mete e Dario Tuorto si interrogano sulle cause, le caratteristiche e le conseguenze sociali e politiche dell'astensionismo, senza trascurare qualche possibile rimedio. La loro riflessione si concentra sull'Italia, ma collocandola in un contesto comparato con altre democrazie occidentali, per evidenziare somiglianze e differenze. L'obiettivo è offrire una comprensione più profonda dell'astensionismo - sfatando miti e semplificazioni - e delinearne l'impatto sul futuro della politica.
Antipolitica. Protagonisti e forme di un'ostilità diffusa
Vittorio Mete
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2022
pagine: 168
I partiti e i politici non sono più quelli di una volta, ma nemmeno i cittadini sono più gli stessi. Su tutti spira, minaccioso e insidioso, il vento dell'antipolitica. Questo libro traccia la mappa della temperie nella quale da anni ormai viviamo, tenta una difesa (impopolare e controcorrente) dei politici e riflette sulle cause di questo atteggiamento ostile e sul ruolo che gioca nel presente e nel futuro della democrazia. Per quanti continuano, malgrado tutto, ad avere ostinatamente a cuore la politica.
Fuori dal comune. Lo scioglimento delle amministrazioni locali per infiltrazioni mafiose
Vittorio Mete
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2008
pagine: 224
Il volume contiene un'analisi dettagliata della legge contro le infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni locali che, in 17 anni di applicazione, ha portato a 181 scioglimenti; la descrizione accurata di una specifica battaglia, ormai quasi ventennale, contro il malcostume dei politici locali che non badano all'odore dei voti, favoriti dall'accorta distrazione degli uomini politici nazionali e dalla cultura politica particolaristica di molti loro elettori. Una battaglia finora combattuta in modo burocraticamente rigoroso, ma senza tener conto delle ragioni profonde delle infiltrazioni mafiose negli enti locali, tanto che la puntuale applicazione della legge, nel solco degli effetti perversi delle politiche pubbliche, rischia di aggravare il problema che intende risolvere. L'esame della difficile applicazione di questo strumento di contrasto e alcune proposte di riforma concludono questo inedito spaccato di una politica antimafia unica per il suo impatto.