Libri di Vittorio Sermonti
L'Eneide di Virgilio tradotta e letta da Vittorio Sermonti letto da Vittorio Sermonti. Audiolibro. CD Audio formato MP3
Vittorio Sermonti
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etichetta: Emons Edizioni
anno edizione: 2019
Vittorio Sermonti ha confessato di avere il vizio di leggere e di istigare gli altri alla lettura, e tra i testi prediletti vi è "uno dei dieci grandi libri dell'umanità: 1'Eneide di Virgilio." Più che vizio è un amore, per quest'opera giunta a noi clandestina e incompiuta, e per la sua lingua, perché Sermonti non conosce "tessuto verbale, musica di parole che renda il timbro inconfondibile, l'emozione primaria della poesia con l'evidenza che irradia il latino dell'Eneide." E per amore ha cercato di condividerlo, di "travasarlo" nel tempo e nella lingua di oggi. Ora, dalla sua voce, con cui ha incantato il pubblico durante le letture in tutta Italia, possiamo ascoltare la sua traduzione e scoprire cosa ci succede "al suono dell'Eneide."
L'ombra di Dante
Vittorio Sermonti
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2020
pagine: 256
«A rigor di lessico, io non sono un dantista… un dantista è per definizione uno studioso, e io sono tuttalpiù uno studente: un molto attempato studente che campa scrivendo, e da ultimo leggendo forte quello che ha scritto.» Vittorio Sermonti ha dedicato una vita intera alla diffusione dellaCommedia, portandone i versi in radio, in televisione, nelle piazze: la sua è stata la prima ed è rimasta la più autorevole e appassionante delle letture. Questo libro raccoglie per la prima volta sette conferenze e lezioni che Sermonti ha proposto nel corso del suo ostinato e fedele percorso di studio e approfondimento: da un viaggio sonoro attraverso ilPurgatorio a una magistrale analisi del Dante scienziato fino alla conferenza del 2011 dove al poeta sono affiancati Virgilio e Verdi in una scintillante analisi delle premesse della nostra antichissima lingua. Prende così forma davanti ai nostri occhi non il Dante della scuola o della tradizione, ma il Dante di Sermonti: dell'uomo che – come dice la moglie Ludovica Ripa di Meana nella breve nota introduttiva – «con scrittura e voce ha provato a contagiare, di almeno un po' di tanta grandezza e bellezza, ogni singolo altro per stanare, come diceva ogni volta, anche dal più sfaticato, il più indigente, il più ridicolo, il più canaglia o il più coglione, la misura di grandezza che quell'ognuno può avere, ma non sa di avere».
Sempreverdi. 14 opere in forma di racconto letto e raccontato da Vittorio Sermonti letto da Vittorio Sermonti. Audiolibro. CD Audio formato MP3
Vittorio Sermonti
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etichetta: Emons Edizioni
anno edizione: 2019
Con uno stile raffinato e trascinante, Vittorio Sermonti "spiega al popolo" quattordici opere di Verdi, "il più spudorato genio della musica per teatro", dal Nabucco all'Otello, passando per l'Aida, il Rigoletto, il Trovatore e la Traviata. Ci fa riscoprire i celebri melodrammi attraverso il racconto della trama e persino della musica, l'analisi dei personaggi, riferimenti alla vita e alle lettere i Verdi, accenni alle vicende del libretto, notizie sparse sulle prime esecuzioni annotazioni storiche sull'Italia del Risorgimento e dell'Unità. Come le "rinarrazioni" dei canti di Dante, anche questi testi, nati per la lettura ad alta voce, vengono proposti nella interpretazione di Sermonti.
Enea non era vergine (tanto meno sua madre)
Vittorio Sermonti
Libro: Copertina morbida
editore: Corsiero Editore
anno edizione: 2019
pagine: 63
"Enea non era vergine (tanto meno sua madre)" è il testo della conferenza che Vittorio Sermonti tenne per il Parma Poesia Festival il 24 giugno 2008 nella piazza San Francesco della 'petite capitale' emiliana. Evento unico, mai più replicato. Come recita il sottotitolo, vi si parla di «amore, eroismo, istituzioni nell'Eneide di Virgilio», temi che il poeta latino prima e il suo traduttore poi declinano, di fatto, al plurale com'è naturale che sia nella complessità della vita. Vittorio Sermonti, come già per la Commedia dantesca, illustra da professore versi e personaggi lontani millenni da noi; e da grande scrittore e poeta, a sua volta, ce li avvicina, rendendoceli familiari, modernissimi come solo i classici sanno essere: «Ho l'impressione che, se in ogni coito d'amore il mondo non celebrasse, bene e male, con ferocia e dolcezza, la sua vicenda perenne di morte e rinascita, se le ninfe, insomma, non ululassero per tutti gli amanti del mondo, la storia di Didone e di Enea lascerebbe il tempo che trova, e Virgilio non sarebbe in tre versi l'immenso poeta d'amore che è».
Il Purgatorio di Dante raccontato e letto da Vittorio Sermonti. Audiolibro. CD Audio formato MP3
Vittorio Sermonti
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etichetta: Emons Edizioni
anno edizione: 2018
"Delle tre cantiche, senza dubbio la più bella" ci dice Sermonti del Purgatorio, e aggiunge: "come ognuna delle altre". Qui Dante conferisce sostanza, ubicazione e regime al nebuloso regno transitorio dell'oltretomba; promette un canto verticale, che dalla voragine dell'inferno risalirà vertiginosamente i costoni del monte dell'espiazione, sulla cui cima risplende il paradiso terreste. Il purgatorio, questa vetta che sorge al centro dell'emisfero australe, viene da lui scoperto - o inventato? - dopo un millenario travaglio teologico e grazie a Vittorio Sermonti, la sua poesia torna viva ai nostri orecchi e ci seduce con le "dolci note" della sua musica.
Il Paradiso di Dante raccontato e letto da Vittorio Sermonti. Audiolibro. CD Audio formato MP3
Vittorio Sermonti
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etichetta: Emons Edizioni
anno edizione: 2018
È un luogo comune pensare che questa ultima tratta del più famoso pellegrinaggio oltremondano sia anche la più cerebrale e tediosa. Sebbene sia difficile vincere la diffidenza degli ex alunni nei confronti del "Paradiso", memori delle dottrine, della rigorosa teologia e della glorificazione di una giustizia celeste, è qui che il canto si fa più luminoso, e "l'enigma stesso di quel canto che dice e non dice, che dice di non dire quel che sta dicendo" ha prodotto pagine supreme, "rifondando la parola nel silenzio che in perpetuo la genera e in perpetuo la minaccia." Vittorio Sermonti, che ci ha scortati attraverso un capolavoro inesauribile, in grado di illuminare, dopo settecento anni, il nostro presente, si augura "di istigare anche uno solo dei misteriosi diciottenni di oggi a leggere la 'Divina Commedia', e a farsela uscire di bocca."
L'ombra di Dante
Vittorio Sermonti
Libro: Copertina rigida
editore: Garzanti
anno edizione: 2017
pagine: 256
A un anno dalla scomparsa, le pagine inedite sulla Divina Commedia «A rigor di lessico, io non sono un dantista... un dantista è per definizione uno studioso, e io sono tuttalpiù uno studente: un molto attempato studente che campa scrivendo, e da ultimo leggendo forte quello che ha scritto.» Vittorio Sermonti ha dedicato una vita intera alla diffusione della Commedia, portandone i versi in radio, in televisione, nelle piazze: la sua è stata la prima ed è rimasta la più autorevole e appassionante delle letture. Questo libro raccoglie per la prima volta sette conferenze e lezioni che Sermonti ha proposto nel corso del suo ostinato e fedele percorso di studio e approfondimento: da un viaggio sonoro attraverso il Purgatorio a una magistrale analisi del Dante scienziato fino alla conferenza del 2011 dove al poeta sono affiancati Virgilio e Verdi in una scintillante analisi delle premesse della nostra antichissima lingua. Prende così forma davanti ai nostri occhi non il Dante della scuola o della tradizione, ma il Dante di Sermonti: dell'uomo che - come dice la moglie Ludovica Ripa di Meana nella breve nota introduttiva - «con scrittura e voce ha provato a contagiare, di almeno un po' di tanta grandezza e bellezza, ogni singolo altro per stanare, come diceva ogni volta, anche dal più sfaticato, il più indigente, il più ridicolo, il più canaglia o il più coglione, la misura di grandezza che quell'ognuno può avere, ma non sa di avere».
Se avessero
Vittorio Sermonti
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2017
pagine: 224
Una mattina di maggio del 1945 tre (o quattro) partigiani si presentano col mitra sullo stomaco in un villino zona Fiera di Milano alla caccia d'un ufficiale della Repubblica Sociale (o forse di tre), lo scovano, segue un ampio scambio di vedute, e se ne vanno. Da questo aneddoto domestico, sincronizzato bene o male ai grandi eventi della Storia, si dipanano settant'anni di ricordi di un fratello quindicenne, confusi ma puntigliosi, affidati come sono agli «intermittenti soprusi della memoria»: il nero-sangue e il gelo della guerra, la triste farsa di sognarsi eroe, poi il «passaggio dalla parte del nemico» (iscrizione al PCI), e poi ancora un titubante far parte per se stesso; e il rapporto di reciproca protezione con il padre fascista; e la famiglia «feudale» della strana mamma; ma anche una collana di amori malriposti, le letture, il teatro, la musica, il calcio, gli amici. Testa e cuore però non fanno che tornare a quella mattina di maggio, a quell'ipotesi sospesa, a quell'eccidio mancato. Così, nel tentativo di fare i conti con i propri fantasmi, Vittorio Sermonti ci regala un libro sconcertante, tracciato nella forma di una lunga canzone d'amore per un tu che ha smascherato molti di quei fantasmi del “narrator narrato”, e gli dà ancora la voglia di vivere: un libro che è anche la cronaca minuziosa di un Paese e di un interminabile dopoguerra, e, spesso mimando pensieri, lessico e voce d'un ragazzino d'antan, ci fa riflettere sulla tragica e ridicola ricerca di noi stessi che ci affligge giorno per giorno, uno per uno: «non contiamo niente, perché ognuno conta purtroppo tutto».
L'Eneide di Virgilio. Testo latino a fronte
Vittorio Sermonti
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2008
pagine: 713
La fuga di Enea, il buono e leale principe troiano, dalla sua patria verso l'Italia trascende la particolare vicenda per farsi metafora di ogni itinerario umano, costellato tanto di impedimenti quanto di incontri fondamentali. Composta nel I secolo a.C., l'Eneide non è semplicemente uno dei massimi vertici della poesia epica virgiliana, ma è divenuta un'opera capace di dialogare con il lettore nel corso dei secoli, attraverso la continua raffigurazione di momenti emblematici, di scelte supreme e di rinunce dolorose. In questa edizione l'autore ne fornisce una nuova traduzione in un italiano alla portata di un qualsiasi lettore dotato di cultura media, intelligenza e un po' di passione per i classici.
L'Inferno di Dante
Vittorio Sermonti
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2015
pagine: 686
Nell'estate del 1940, un ragazzo di undici anni ascoltò il padre che leggeva e spiegava ai fratelli maggiori L'Inferno di Dante; le due estati seguenti toccò a Purgatorio e Paradiso. "Le cicale concertavano nel fico, Il fumo della Macedonia di mio padre sbandava rampicando per l'aria, le nostre motosiluranti solcavano invitte il golfo della Sirte, e io, praticamente, non capivo nulla." Mezzo secolo più tardi proprio quel ragazzo, Vittorio Sermonti, avrebbe letto e spiegato Dante ai microfoni della radio e in più di cinquecento letture pubbliche. Così è nato questo "racconto-commento" della Divina Commedia, che si poneva un obbiettivo solo apparentemente modesto: "consentire a un qualunque italiano dotato di cultura media, intelligenza e un po' di passione di percorrere il più gran libro scritto in italiano senza interrompere continuamente l'avventura per approvvigionarsi di notizie, delucidazioni e varianti nei battiscopa di note, che spesso rasentano il soffitto della pagina". È un obbiettivo in realtà ambiziosissimo, e per raggiungerlo era necessaria la prosa insieme raffinata e colloquiale, accurata e ironica di Sermonti. Supervisione di Gianfranco Contini.
Il Paradiso di Dante
Vittorio Sermonti
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2015
pagine: 649
È un luogo comune che l'ultima tratta del pellegrinaggio oltremondano di Dante sia la più difficile e la più tediosa. "Come scongiurare che l'insofferenza concepita a scuola per la terza cantica della Commedia si perpetui lungo tutta la vita degli ex alunni, attutita appena dalle montanti ovatte dell'oblio?" Raccontando - come fa Vittorio Sermonti -la passione mentale e la sbalorditiva bellezza che distillano "le supreme pagine di poesia del più gran libro del millennio scorso": la passione mentale che fa dire a Dante ciò che non sa né può dire, la bellezza di una lingua "trasumanata" per esprimere l'inenarrabile, l'immemorabile, l'incomprensibile. Sermonti ci guida attraverso il portentoso happening di beati e di segni sacri allestito per Dante, astronauta mistico. È un viaggio nella luce e nel mistero: il mistero di un antico poeta di Firenze che sostiene di essere salito in carne e ossa nell'alto dei cieli, di essere stato contemporaneo di Dio nell'armoniosa unicità dell'Essere, di aver visto "la nostra effige" nella "luce etterna", e che, tornato sulla terra, prende carta e penna e riesce bene o male a trascriverla, quell'esperienza, a emendamento e salvazione di noi poveri fratelli futuri, in una lingua futura, a chiusa del libro sacro e comico che comincia: "Nel mezzo del cammin di nostra vita". Revisione di Cesare Segre.
L'Eneide di Virgilio
Vittorio Sermonti
Libro: Libro rilegato
editore: Garzanti
anno edizione: 2025
pagine: 832
Se Virgilio sapesse che ci disponiamo a leggere la sua Eneide non ne sarebbe affatto contento. L'Eneide è un lavoro incompiuto e, se è vero quello che ci raccontano, il poeta in punto di morte avrebbe affidato ai due amici che detenevano il manoscritto il mandato di non pubblicare nemmeno un verso che lui non avesse licenziato. Grazie alla loro provvidenziale slealtà ora ci accingiamo a conoscere dalle sue parole l'avventurosa storia di Enea. Ma perché rileggere quest'opera proprio adesso e in una nuova traduzione? Per scoprire cosa ci succede al “suono dell'Eneide” oggi, e goderla nell'italiano con cui Vittorio Sermonti ha incantato il suo pubblico durante le letture che ha portato in tutta Italia. Ci accorgeremo allora che «la percezione del tempo e della sua velata fatalità non è mai così lancinante come quando ascoltiamo le parole, la musica, le favole dei grandi classici».