Libri di Will Jones
Come costruire una casa nel bosco e imparare a vivere nella natura selvaggia
Will Jones
Libro: Libro rilegato
editore: UTET
anno edizione: 2024
pagine: 256
Per anni, come molti di noi, il giornalista Will Jones ha covato un sogno: lasciare la frenetica, invivibile grande città, e farsi una nuova vita più serena in una casa nel bosco, cullato dal gorgogliare di un ruscello e dal suono del vento che stormisce tra gli alberi. A differenza nostra, però, che ci limitiamo a spiare sui social foto di case meravigliose immerse nel verde, Will Jones è passato all’azione: ha mollato tutto e comprato un terreno in Canada, dove con le sue stesse mani si è costruito una cabin, una casetta di legno. Come sia riuscito nell’impresa lo racconta in questo libro unico, che alterna il racconto emozionante della sua nuova vita nella natura a schede pratiche e disegni tecnici (preparare il terreno, scegliere il legno, creare la struttura portante...), arricchendo il tutto con squarci di storia e antropologia. Dopotutto gli esseri umani hanno voluto costruire case sempre, comunque e dovunque, dalle baracche dei Conquistadores alle capanne sospese delle tribù della Guinea. "Come costruire una casa nel bosco e imparare a vivere nella natura selvaggia" è sia un manuale pragmatico sia una poetica fonte di ispirazione, che passo passo spiega a noi tutti come trasformare un bizzarro sogno escapista in una solida, confortevole realtà.
Architects' sketchbooks. Ediz. italiana e inglese
Will Jones
Libro
editore: L'Ippocampo
anno edizione: 2011
pagine: 352
I più grandi architetti del mondo ci aprono i loro quaderni di schizzi, offrendoci un insolito spaccato del modo in cui concepiscono e reinventano il nostro ambiente. Il volume ripercorre la genesi dei loro progetti più riusciti, documentando le varie tappe del processo creativo attraverso schizzi, plastici e un'intervista personale, che approfondisce l'approccio al disegno del singolo architetto. Risultato: ognuno concorda nel ritenere il processo che va dalla mente alla mano come quello fondamentale, anche chi opera con le tecnologie più avanzate.