Libri di Ylva Østby
Scienza e segreti della memoria
Ylva Østby, Hilde Østby
Libro: Libro in brossura
editore: TEA
anno edizione: 2021
pagine: 266
Nel 1564 il medico bolognese Giulio Cesare Aranzi disseziona una piccola porzione del cervello umano che, per la sua forma, battezza «ippocampo», senza sospettare che proprio lì si custodisce il segreto della memoria. Qui comincia il racconto delle sorelle Østby, Hilde e Ylva, rispettivamente scrittrice e neuropsicologa. Le autrici presentano un'affascinante carrellata di casi ed esperimenti, come la vicenda di due pazienti straordinari, Solomon Šereševskij, «l'uomo che non dimenticava a», e Henry Molaison, incapace di ricordare. Hilda e Ylva Østby ridefiniscono la visione più comune della memoria: ben lungi dall'essere una riproduzione fedele del nostro passato, i ricordi subiscono una costante rielaborazione e intessono una sceneggiatura della vita che riscriviamo di continuo. La memoria, quindi, è anche innovazione e immaginazione, uno strumento indispensabile per disegnare l'avvenire del mondo e scrivere il romanzo della nostra vita. Questo titolo è apparso presso Ponte alle Grazie con il titolo "Dove nuotano gli ippocampi".
Dove nuotano gli ippocampi. La scienza e i segreti della memoria
Ylva Østby, Hilde Østby
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2019
pagine: 272
Nel 1564 il medico bolognese Giulio Cesare Aranzi disseziona una piccola porzione del cervello umano che decide di battezzare «ippocampo», per la forma simile a quella di un cavalluccio marino, senza sospettare che proprio lì si custodisce il grande segreto della memoria. Qui comincia il racconto delle sorelle Østby, Hilde e Ylva, rispettivamente scrittrice e neuropsicologa. Le autrici presentano un’affascinante carrellata di casi ed esperimenti: ecco quindi la vicenda di due pazienti straordinari, Solomon Šereševskij, «l’uomo che non dimenticava nulla», e Henry Molaison, incapace di ricordare e condannato a vivere in un eterno presente. E poi, fra gli altri, subacquei impegnati a memorizzare elenchi di parole, tassisti alle prese con la viabilità londinese, poliziotti chiamati a districarsi fra testimonianze e confessioni. Hilde e Ylva Østby ridefiniscono la visione più comune della memoria: ben lungi dall’essere una riproduzione fedele del nostro passato, i ricordi subiscono una costante rielaborazione e intessono un «biocopione», una sceneggiatura della vita che riscriviamo di continuo e che si proietta nel futuro. La memoria, quindi, è anche innovazione e immaginazione, «il nucleo della nostra attività narrativa», uno strumento indispensabile per disegnare l’avvenire del mondo e scrivere il romanzo della nostra vita.