Libri di A. G. Cassani
Annuario Accademia di Belle arti di Venezia 2016. Nuove tecnologie dell'arte: oltre la perdita dell'«aura»
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2020
pagine: 322
Parlare di "aura" significa inevitabilmente tornare sul testo più noto di Walter Benjamin, "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica", saggio dalla complessa redazione, conosciuto in tre versioni tedesche, oltre alla traduzione francese di Pierre Klossowski della prima redazione, su cui Benjamin espresse più di un dubbio. Siamo oggi all'altezza di queste riflessioni? È ancora attuale il ragionamento del grande intellettuale tedesco? O il mondo è così cambiato che le pagine di Das Kunstwerk sono oramai superate? Dopo la morte dell'Arte e, più recentemente, della Politica, sarà la volta anche della morte della Tecnica, causata da una catastrofe ecologica o da un nuovo luddismo? E qual è il ruolo dell'arte, se ne esiste ancora uno, in tutto ciò? Senza alcuna pretesa di voler risolvere tali epocali questioni, questo numero dell'Annuario si sofferma sulla centralità, ancora oggi, della figura di Benjamin e del termine "aura", indagando inoltre su un possibile superamento dell'antinomia reale-virtuale, sul farsi dell'opera tra autonomia dei materiali e nuove tecnologie e, infine, verificando le potenzialità di alcuni software che possono venire in aiuto al vecchio mestiere dello storico dell'arte e dell'iconologo.
La biblioteca dell'architetto Camillo Morigia. I libri, le incisioni, i disegni all'origine del progetto architettonico del sepolcro dantesco
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2015
pagine: 144
Nel 1780 Camillo Morigia fu incaricato dal cardinale Legato Luigi Valenti Gonzaga di ricostruire il ravennate sepolcro dantesco, che giaceva in stato di desolante abbandono in una fase di rinascente fortuna del poeta Dante. Il sepolcro, progettato da Morigia secondo linee classiche fra antico e moderno, venne inaugurato nel 1782 e fu un'importante tappa del percorso che vide la politica riformistica del Valenti Gonzaga modificare significativamente l'immagine dell'antica città bizantina: fra il 1778 e il 1786 Camillo Morigia, per impulso del Valenti Gonzaga, realizzò infatti, oltre alla tomba di Dante, i magazzini del porto e la dogana di mare, le nuove scuole pubbliche, la facciata del pubblico orologio nella piazza principale di Ravenna, la strada Ravegnana per Forlì e l'Arco Nuovo di Porta Sisi, eretto in onore del Legato. I libri, le incisioni, i disegni di progetto del sepolcro dantesco raccolti nella sua biblioteca, questi ultimi esposti e pubblicati integralmente in questo lavoro, testimoniano l'attività di confronto con le fonti antiche e con i nuovi modelli di un'architettura che si voleva "semplice e nobile". Questo volume, che propone oggi una rinnovata chiave di lettura del tempietto dantesco di Camillo Morigia, è frutto di un evento espositivo che viene organizzato dalla Biblioteca Classense in occasione dei 750 anni dalla nascita di Dante.
Annuario Accademia di Belle arti di Venezia 2015. Insegnare l'arte? Pedagogia e didattica dell'arte come filosofia dell'esperienza creativa
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2015
pagine: 528
L'Annuario dell'Accademia di Belle Arti di Venezia nasce con l'obiettivo di divulgare e far conoscere ad un pubblico vasto l'attività di ricerca svolta da una istituzione prestigiosa come l'accademia veneziana, nata nel 1750 e da allora punto di riferimento costante della riflessione sui fenomeni artistici e della vita culturale nella città lagunare. Approdo di esperienze, culture e saperi di varia provenienza, ospita testi e contributi di studiosi dell'Accademia veneziana, ma anche di altre accademie italiane e straniere, di università e istituzioni culturali come musei e biblioteche di ambito internazionale. Il volume monografico di quest'anno affronta un tema specifico dell'ambito dell'arte, quello della pedagogia e della didattica dell'arte come filosofia dell'esperienza creativa. In un mondo globalizzato come quello odierno emerge con forza la necessità di recuperare il valore dell'opera d'arte, nella consapevolezza che il suo potenziale vada al di là di ogni ideologia o integralismo. I numerosi contributi proposti nell'Annuario esprimono la pluralità e la ricchezza delle ricerche e degli approcci con cui la tematica è affrontata, che includono riflessioni ad ampio raggio inerenti l'arte, la moda e la letteratura. Pur rivolgendo uno sguardo privilegiato alle ricerche e alle attività svolte presso l'Accademia, il volume si propone come luogo d'incontro di esperienze, culture e saperi non ristretti solo alla secolare Istituzione veneziana...
Guido Cirilli. Architetto dell'accademia
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2014
pagine: 344
Dall'oggetto al territorio. Scultura e arte pubblica
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2014
pagine: 528
Annuario Accademia di Belle arti di Venezia 2012. Che cos'è la scenografia? Lo spazio dello sguardo dal teatro alla città. Ediz. francese, giapponese e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2013
pagine: 708
Accademia & Biennale. Passato, presente e futuro
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2012
pagine: 512
Annuario Accademia di Belle arti di Venezia 2010. Presente e futuro della grafica d'arte. Omaggio a Giorgio Trentin
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2011
pagine: 324
Tomaso Buzzi. Il principe degli architetti (1900-1981)
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2008
pagine: 340
Tomaso Buzzi (Sondrio 1900 - Rapallo 1981) è stato una figura singolare nella storia dell'architettura italiana del Novecento, dotato di una personalità fuori dal comune. Dopo il 1945 divenne un maestro del gusto lavorando per le più note famiglie della nobiltà e dell'industria italiana, dai Volpi agli Agnelli, dai Cini ai Contini Bonacossi, interpretandone gli stili di vita e accompagnandone i riti mondani. Snob, dandy, massone, partigiano, bibliofilo, colto, ironico e tormentato custode del bon-ton, Buzzi iniziò la sua carriera laureandosi a Milano nel 1923, entrando poi in contatto col gruppo del "Novecento milanese", di cui facevano parte, fra gli altri, Giò Ponti e Emilio Lancia. Dal 1931, quando lavora per villa Vittoria di Contini Bonacossi inizia il suo rapporto con la committenza aristocratica che conserverà nell'arco di tutta la sua carriera. L'abbandono di tematiche moderne, a partire dalla metà degli anni Trenta, e la sua apertura verso una committenza d'elite determinano la fine dei rapporti con l'establishement architettonico ufficiale e l'inizio della sua damnatio memoriae protrattasi quasi fino ai nostri giorni.