Libri di A. Piovanello
Indiana. Le passioni di Madame Delmare
George Sand
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 244
Indiana è nata nell'isola di Bourbon, al largo del Madagascar, nel mezzo dell'Oceano Indiano. Ma il lettore la incontra in una ricca dimora della campagna francese nei panni di madame Delmare, sposa infelice di un matrimonio combinatele dalla zia, che ha voluto così riscattarla da una vita da schiava, all'altro capo del mondo. Rassegnata a un'esistenza priva di gioie, Indiana si lascia andare a uno struggimento che sconfina nella consunzione, al fianco di un marito vecchio e collerico, e sotto l'ala protettiva del taciturno sir Ralph, fedele ma troppo compassato amico d'infanzia. Ed ecco che una notte irrompe nella villa l'affascinante Raymon, un aristocratico di belle speranze, da poco trasferitesi in campagna, che tutto sovverte. Raymon l'affabulatore dapprima seduce Noun, la bella domestica creola, e poi rapisce il cuore della stessa Indiana. L'incostanza delle passioni e l'ingannevole personalità di Raymon spingeranno Noun a gettarsi nel fiume in piena, e Indiana a oscillare senza tregua tra lo sdegno e l'attrazione irresistibile. Nell'andirivieni di quel pendolo sentimentale, è tutto un incalzare di eventi: la fuga disperata a Parigi, la morte cercata sulle rive della Senna, la bancarotta del marito, il forzoso trasferimento nell'isola al largo dell'Africa, il precipitoso rientro in Francia a bordo di un mercantile, la messa a repentaglio dell'onorabilità. Sullo sfondo, l'evolversi del personaggio di sir Ralph, sempre avvolto in un alone di inquietante opacità. Con un commento di Henry James.
Il loro sguardo buca le nostre ombre. Dialogo tra un non credente e un credente sull'handicap e la paura del diverso
Julia Kristeva, Jean Vanier
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2011
pagine: XVIII-221
Cos'hanno in comune una delle voci più autorevoli del pensiero laico occidentale contemporaneo come Julia Kristeva e Jean Vanier, il filosofo cattolico fondatore dell'Arca, l'organizzazione internazionale sorta a tutela delle disabilità mentali? Lo si scopre nel fitto dialogo che i due intrecciano in queste pagine, nate da uno scambio epistolare durato oltre un anno e incentrato sulle loro rispettive esperienze: quella di psicanalista, scrittrice e soprattutto madre, che vede Julia Kristeva impegnata da anni in una battaglia politica per assicurare ai disabili una vita dignitosa nella società, e quella di Vanier, che da quarantasei anni pratica e predica il vivere insieme alle persone portatrici di handicap. Perché l'handicap fa tanta paura? Perché l'irriducibile differenza delle persone affette da disabilità motorie, sensoriali c psico-mentali suscita distacco, angoscia e persino spavento? Come riuscire a cambiare lo sguardo della società su queste persone che la nostra cultura dell'efficienza, dell'eccellenza e della competizione relega tra gli esseri umani più "estranei"? Sono questi alcuni degli interrogativi cui Julia Kristeva e Jean Vanier cercano risposte, nel pieno rispetto dei loro differenti punti di vista. Prefazione di Gianfranco Ravasi.
Elvis
Tai-Marc Le Thanh, Rébecca Dautremer
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 48
I genitori di Elvis erano molto poveri. Però, per il suo decimo compleanno, il padre gli fece un regalo magnifico. Gli mise un braccio sulla spalla e gli disse: "Piccolo mio, hai dieci anni ormai, e vorrei regalarti l'unico oggetto a cui tengo veramente". Elvis aprì il regalo. Era una chitarra. Il tratto di Rébecca Dautrémer e la penna di Taï-Marc Le Thanh: da questa fusione nasce questa rivisitazione della storia del mitico cantante americano. Le illustrazioni arricchiscono una narrazione originale, a tratti sconcertante, sempre poetica. I genitori di Elvis sono molto poveri, perciò quando il bambino compie dieci anni, suo padre decide di regalargli la sua vecchia chitarra. La prima volta che la tocca, è per consolare sua mamma che piange. Da quel momento Elvis comprende l'immenso potere della musica. Un sera, mentre canta in un bar, nota una giovane ragazza. Si chiama Priscilla. Per lei, vuole scrivere la più bella canzone d'amore. Ma Elvis, totalmente estraneo alle dinamiche amorose, si compra una Cadillac rosa e parte alla ricerca dell'ispirazione... Età di lettura: da 5 anni.
Nascita di un ponte
Maylis De Kerangal
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2016
pagine: 253
Nella città impossibile di Coca, in un immaginario West contemporaneo, sulla sponda del fiume, ai margini della giungla e della storia, tutto può cominciare a muoversi e a pulsare, tutto può cambiare per l'arrivo del ponte e di coloro che lo faranno nascere. Come un potente magnete, il ponte attira a sé i destini incrociati di uomini e donne, visti fotograficamente in campo lungo, come massa eroica al centro di una storia corale, o zoomati fino al primissimo piano, nel dettaglio puntuale delle vite più diverse, nella geometria - lucida come un teorema - delle passioni. Ma la vera protagonista di queste pagine, insieme al ponte, è l'incredibile lingua che lo plasma. Lingua "poietica", lingua necessaria e senza sbavature. Lingua capace, nel flusso inesausto delle parole, di nominare e scoprire le cose. In un tour de force inaudito, Maylis de Kerangal intona un canto epico, teso come i cavi che reggono quell'audace struttura.
Diario di guerra (Settembre-novembre 1943)
Bruno Trentin
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2008
pagine: 226
Una vecchia agenda in tela nera rimasta gelosamente celata per 65 anni tra le carte di Bruno Trentin. Talmente ben nascosta che neppure i familiari e gli amici più stretti ne sospettavano l'esistenza. Ora, inaspetttata, quell'agenda torna alla luce e si mostra in tutta la sua forza: un documento destinato a segnare il dibattito storico e la discussione sulla guerra di Liberazione. Quando Bruno Trentin scrisse questo "Journal de guerre" non aveva ancora diciassette anni. Era appena rientrato in Italia col padre Silvio, leader del Partito d'Azione, dalla Francia, dove la famiglia si era rifugiata in seguito alle leggi fascistissime del 1926. E in Francia Bruno era nato e aveva studiato, fino al momento in cui nell'estate del 1943, il padre aveva deciso di tornare a Treviso per impegnarsi nella Resistenza antifascista. Il diario inizia il 22 settembre e termina il 15 novembre 1943. Sono oltre duecento pagine scritte in un francese limpido e ordinato. Bruno trascrive le notizie più rilevanti, ritagliando giornali, raccogliendo volantini, incollando mappe e cartine che illustrano la situazione dei diversi fronti, riportando le informazioni raccolte da Radio Londra o le notizie di cui viene a conoscenza in casa. Ma soprattutto annota, cataloga, sottolinea, esprime impressioni, paure, commenti, giudizi politici. La sua scelta antifascista è già pienamente compiuta. Non a caso si interrompe con una frase in italiano che suggella il passaggio definitivo all'azione: "Tempo perduto. E ora all'opra!".
Di contrabbando. Venti storie vere, completamente inventate
Didier Daeninckx
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2005
pagine: 222
Figlio della periferia "rossa" parigina, cresciuto nella cultura della Resistenza, Daeninckx è un autore autodidatta, ha fatto il tipografo e poi ha scritto su giornali di provincia. Ha composto una trentina di gialli, alcuni romanzi e una serie di racconti, una parte dei quali sono qui raccolti. L'autore giustappone luce e buio, personaggi e situazioni solari che scivolano improvvisamente nel cono d'ombra di una notte corrotta e malsana, e schizza una galleria di ritratti pedinando le gesta di perdenti e cani randagi, di cui sa restituire violenza e tenerezza, amoralità e disagio.
Eloisa. Abelardo, l'amore, il sapere
Guy Lobrichon
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2005
pagine: 314
Questo studio propone la vicenda di Abelardo ed Eloisa dal punto di vista di quest'ultima. L'autore, destreggiandosi tra le fonti e le incrostazioni depositate dai primi scopritori di Eloisa tra il Sei e il Settecento e i fantasmi della tradizione romantica, mette in luce come le lettere di Eloisa, epurate di ogni accondiscendenza e del suo presunto spirito di sottomissione, si scoprono come l'ultima, orgogliosa rivincita contro un destino di annichilimento.
Goya, le pitture nere
Yves Bonnefoy
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2006
pagine: 153
Sin dai primi anni della sua produzione, Yves Bonnefoy, unanimemente considerato il più grande poeta francese contemporaneo, ha concepito la riflessione sulle arti figurative, e in particolare sulla pittura, come il prolungamento ideale della sua poesia. Un filo che non si è mai interrotto e al quale oggi si aggiunge un importante tassello: le pitture nere di Goya, "uno dei momenti assoluti dell'arte occidentale". È difficile - sostiene Bonnefoy - comprendere l'opera di Goya attraverso il riferimento alla pittura della sua epoca, a differenza ad esempio di quanto accade con Velázquez o Rembrandt. I documenti a nostra disposizione o le sue stesse lettere ci danno ben poche informazioni su quello che fu il segreto di questo straordinario spirito, che sembra senza tempo. Anche degli avvenimenti principali della sua vita, come la grave malattia che lo colpì nell'inverno 1792-93, non si sa molto. Per questo, chi si avvicina alla sua opera con gli strumenti dello storico o del critico d'arte è destinato a perdere di vista l'essenziale: "un pensiero di ciò che è vero e di ciò che vale". Occorre tentare una via nuova: un approccio empatico tra pittura e spettatore. Se è vero che il simile conosce il simile, per comprendere gli abissi di Goya non bisognerà forse prestare attenzione a quello che proviamo noi stessi quando osserviamo le sue opere?
La giumenta verde
Marcel Aymé
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2006
pagine: 232
Un giorno nel villagio di Claquebue accade un fatto incredibile: nasce ad un contadino una giumenta completamente verde. Questo fatto incredibile porta notorietà al padrone dell'animale che oltre ad arrichirsi finirà addirittura per essere eletto sindaco del paese. Ma il vero fulcro di questo romanzo è il quadro che in seguito viene fatto della giumenta, la quale grazie alle sue doti magiche rivelerà tutti i segreti della famiglia dove vive e del vicinato, senza veli né inibizioni.
Off limits
Didier Daeninckx
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2006
pagine: 202
Mentre la periferia di Parigi va in fiamme riempiendo le pagine della cronaca quotidiana, mentre politici e intellettuali dell'Europa intera si accapigliano sui come e i perché di tanta latente e palesata violenza, l'autore di questo volume racconta da dentro le pieghe di quei pezzi di mondo urbano da cui egli stesso proviene. Ne deriva un ritratto disincantato e partecipe dello screpolato universo delle periferie industriali, di quel teatro di vite svogliate e dolenti perennemente a ridosso di un confine, limite invisibile del dolore e del delitto metropolitano.
Teresa, mon amour. Santa Teresa d'Avila: l'estasi come un romanzo
Julia Kristeva
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2008
pagine: 628
Quando Sylvia Leclercq - psicoterapeuta, atea, scrittrice, palese alter ego di Julia Kristeva - riprende in mano l'opera completa di Teresa d'Avila, inizia un incontro che si rivelerà capace di coinvolgerla e sconvolgerla totalmente e inaspettatamente. Teresa d'Avila, la monaca di clausura vissuta tra il 1515 e il 1582, la riformatrice dell'ordine dei carmelitani, la santa dell'estasi, si rivela agli occhi di Sylvia una donna malata d'amore e di desiderio, al pari dei pazienti in cura sul suo divano. Di pagina in pagina, scopriamo i retroscena psicanalitici dei suoi tormenti e della sua estasi, immortalata dal celebre gruppo marmoreo di Bernini. Sylvia si lascia prendere da Teresa, si fa portare in Spagna, si introduce nelle pieghe della sua scrittura, capace di restituire, dietro l'ostentata umiltà, una rivoluzionaria coscienza di sé e un'inedita capacità di elaborazione del proprio disturbo. La ricostruzione dell'universo mentale e del malessere psicofisico della santa diventa così per Julia Kristeva lo spunto per una profonda riflessione sul nostro attuale bisogno di credere. Teresa aveva riversato nella scrittura la propria esperienza per sublimare il possesso dell'Altro, dell'Amato, incorporandolo dentro di sé, fino a goderne in ogni parte del corpo. Allo stesso modo, Kristeva adotta la forma romanzo per restituire il senso di quell'esperienza, riproponendola come un capolavoro di erotismo, spiritualità, consapevolezza di sé.
Nascita di un ponte
Maylis De Kerangal
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 253
Nella città impossibile di Coca, in un immaginario West contemporaneo, sulla sponda del fiume, ai margini della giungla e della storia, tutto può cominciare a muoversi e a pulsare, tutto può cambiare per l'arrivo del ponte e di coloro che lo faranno nascere. Come un potente magnete, il ponte attira a sé i destini incrociati di uomini e donne, visti fotograficamente in campo lungo, come massa eroica al centro di una storia corale, o zoomati fino al primissimo piano, nel dettaglio puntuale delle vite più diverse, nella geometria - lucida come un teorema - delle passioni. Ma la vera protagonista di queste pagine, insieme al ponte, è l'incredibile lingua che lo plasma. Lingua "poietica", lingua necessaria e senza sbavature. Lingua capace, nel flusso inesausto delle parole, di nominare e scoprire le cose. In un tour de force inaudito, Maylis de Kerangal intona un canto epico, teso come i cavi che reggono quell'audace struttura.