Libri di A. Shomroni
Viaggio alla fine del millennio
Abraham B. Yehoshua
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2005
Nell'estate del 999 il ricco mercante ebreo Ben-Atar salpa da Tangeri alla volta di Parigi, sperduta cittadina nel cuore di un'Europa selvaggia, in fermento per l'approssimarsi dell'Anno Mille. Scopo del viaggio è ritrovare il nipote Raphael Abulafia, suo socio in affari, che fino a un paio di anni prima aveva venduto con profitto la merce dello zio in Francia. La loro collaborazione è stata troncata in seguito alle critiche rivolte alla bigamia del mercante sefardita dalla moglie di Abulafia. Compagni di viaggio di Ben-Atar sono il socio ismaelita Abu-Lufti, le due mogli e un rabbino andaluso, che ha il compito di convincere la devota moglie di Abulafia della legittimità della situazione famigliare di Ben-Atar.
Sparare a una colomba
David Grossman
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 144
Da sempre la presenza di David Grossman sulla scena internazionale va oltre i suoi romanzi: i suoi saggi e interventi su politica, società e letteratura sono ormai diventati un punto di riferimento ineludibile per tantissimi lettori ai quattro angoli del mondo. "La situazione è troppo disperata per lasciarla ai disperati" sostiene. La dimensione personale che è al centro della sua narrativa è indissolubilmente legata a quella politica. Ed è per questo motivo che, nei saggi e nei discorsi che compongono questo libro, Grossman non si limita ad analizzare la situazione di Israele cinquant'anni dopo la Guerra dei Sei Giorni, a descrivere le conseguenze dell'impasse politica in Medio Oriente o dell'abbandono della letteratura nell'era post-fattuale, o a parlare di Covid, ma finisce sempre per raccontarci qualcosa della sua esperienza personale. Questa appassionata e lucida difesa dei valori della libertà e dell'individualità, la strenua opposizione a disfattismo e disimpegno prendono corpo in questi testi, che faranno certamente breccia nelle menti e nei cuori dei suoi lettori.
All'improvviso bussano alla porta
Etgar Keret
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2016
pagine: 190
All'improvviso bussano alla porta e uno scrittore si ritrova ostaggio di un gruppo di persone che, con la minaccia delle armi, gli intima di raccontare una storia. In difficoltà, lo scrittore cerca di cavarsela in una situazione che "ad Amos Oz e David Grossman non capiterebbe mai". In "Cheesus Christ" un uomo viene pugnalato a morte in un fast food dopo aver ordinato un hamburger senza formaggio. La vicenda ha conseguenze imprevedibili e apocalittiche che riflettono ironicamente il caos e la casualità dell'esistenza. Una delle trentotto storie brevi contenute in questo volume si dichiara esplicitamente e senza pudore come "il racconto migliore del libro". Promette al lettore una Mazda Lantis grigia metallizzata in premio se lo legge in maniera corretta, e comunque un modello più economico se non lo legge in maniera corretta, perché è un racconto che vuol far sentire bene il lettore, che non vuole creargli complessi di inferiorità. Questi sono solo alcuni dei racconti che compongono la raccolta di Etgar Keret, un libro spassoso che ha conquistato i lettori.
E la sposa chiuse la porta
Ronit Matalon
Libro: Copertina morbida
editore: Giuntina
anno edizione: 2020
pagine: 107
«Non mi sposo, non mi sposo, non mi sposo!». Mancano poche ore al matrimonio, ma Marghi si è chiusa in camera e la sua decisione appare irrevocabile. Fuori dalla stanza, tutti cercano di capire cosa sia successo e provano a convincerla a uscire, senza ottenere risposta. Il fldanzato Mati e i suoi genitori, la madre Nadia, la vecchia nonna, il cugino Han - qualcuno di loro riuscirà a parlare al cuore della promessa sposa? "E la sposa chiuse la porta" è una commedia sulla precarietà delle relazioni, sulla libertà di scelta e l'ereditarietà del destino. Leggera e intima allo stesso tempo, sembra suggerire l'idea che ognuno di noi dovrebbe avere la possibilità di ripararsi dietro una porta chiusa, lasciando fuori tutto e tutti. Ma è possibile?
Un intoppo ai limiti della galassia
Etgar Keret
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2019
pagine: 182
"La realtà vi sembra assurda e improbabile? Consolatevi con Etgar Keret: nei suoi racconti troverete bambini che invecchiano dieci volte più velocemente del normale, genitori che si trasformano in conigli, persone che non sanno se sono reali, uomini immensamente ricchi e soli che decidono di comprarsi i compleanni degli altri per festeggiarsi tutti i giorni, angeli che rimpiangono la vita terrena, insomma, ventidue storie che non vanno mai dove dovrebbero.
La vita gioca con me
David Grossman
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 293
"Tuvia era mio nonno. Vera è mia nonna. Rafael, Rafi, mio padre, e Nina... Nina non c'è. Nina non è qui. È sempre stato questo il suo contributo particolare alla famiglia", annota Ghili nel suo quaderno. Ma per la festa dei novant'anni di Vera, Nina è tornata; ha preso tre aerei che dall'Artico l'hanno portata al kibbutz, tra l'euforia di sua madre, la rabbia di sua figlia Ghili, e la venerazione immutata di Rafi, l'uomo che ancora, nonostante tutto, quando la vede perde ogni difesa. E questa volta sembra che Nina non abbia intenzione di fuggire via; ha una cosa urgente da comunicare. E una da sapere. Vuole che sua madre le racconti finalmente cosa è successo in Iugoslavia, nella "prima parte" della sua vita, quando, giovane ebrea croata, si è caparbiamente innamorata di Milos, figlio di contadini serbi senza terra. E di quando Milos è stato sbattuto in prigione con l'accusa di essere una spia stalinista. Vuole sapere perché Vera è stata deportata nel campo di rieducazione sull'isola di Goli Otok, abbandonandola all'età di sei anni e mezzo. Di più, Nina suggerisce di partire alla volta del luogo dell'orrore che ha risucchiato Vera per tre anni e che ha segnato il suo destino e poi quello della giovane Ghili. Il viaggio di Vera, Nina, Ghili e Rafi a Goli Otok finisce per trasformarsi in una drammatica resa dei conti e rompe il silenzio, risvegliando sentimenti ed emozioni con la violenza della tempesta che si abbatte sulle scogliere dell'isola. Un viaggio catartico affidato alle riprese di una videocamera, dove memoria e oblio si confondono in un'unica testimonianza imperfetta. Con "La vita gioca con me" David Grossman ci ricorda che scegliere significa escludere e vivere è un continuo, maldestro tentativo di ricomporre.
La notte in cui morirono gli autobus
Etgar Keret
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2019
pagine: 141
«La notte in cui morirono gli autobus» è una raccolta di ventiquattro brevi e brevissimi racconti. Come nelle altre raccolte di racconti di Keret, anche qui l'assurdo la gioca da padrone, con trame in cui non è mai chiaro chi sia la vittima e chi il carnefice, con finali aperti a molteplici considerazioni, anche di tipo morale. Molti di questi racconti sono ambientati a scuola o hanno per protagonisti i bambini, quasi mai in grado di decifrare il mondo in cui vivono. Paradossale e astratta, amara, ironica ma anche velata di melanconia, la scrittura di Keret è una voce vera che sorvola, illuminandola di senso, la realtà quotidiana di un paese, Israele, costretto a convivere quotidianamente con una guerra sorda e strisciante. I protagonisti dei suoi racconti infatti nascono lì. Gomito a gomito con una realtà surreale fatta di attentati, di missili che piovono, continui muri che si erigono improvvisi.
Tra me e te il mare
Nurith Gertz
Libro: Copertina morbida
editore: Mesogea
anno edizione: 2018
pagine: 247
Tratto da una storia vera, e tradotto per la prima volta in italiano, "Tra me e te il mare" è il romanzo di un amore difficile in tempi difficili. Ne sono protagonisti Rachel Bluwstein - una delle più importanti poetesse israeliane - e Michael Bernstein. Entrambi ebrei russi, si incontrano nel 1913 a Tolosa dove lei, che proviene dalla Palestina ed è stata tra i pionieri dei primi kibbutz sorti sulle rive del lago di Tiberiade, studia agronomia mentre lui studia ingegneria elettrotecnica. Sono due creature profondamente diverse, accomunate da un'acuta sensibilità, e si innamorano. Ma con l'avvio della Prima guerra mondiale e le grandi trasformazioni della Rivoluzione russa, la loro storia d'amore, le loro vite, i loro ideali, la singolare 'intimità a distanza' che li lega finiscono travolti dalla Storia. Seguire i loro destini, ricostruiti da Nurith Gertz a partire dalla traccia che ne rimane, ventinove lettere scritte da Michael, è compiere un viaggio nel labirinto delle passioni dell'anima e delle delusioni storiche del Novecento.
Mia, tua, nostra
David Grossman
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 48
Come ogni giorno Lilli va a scuola, saluta la maestra Gelsomina e ripone la sua bambola Mirtilla nell'armadietto. Dopo aver giocato, cantato e ballato con i suoi amici, però, Lilli si accorge che la bambola è scomparsa! Chi l'avrà presa? E perché? Tutti possono sbagliare, l'importante è capirsi con parole e gesti dal cuore. Da David Grossman una nuova storia, tenera e delicata, sulle prime ingiustizie e il potere della condivisione. Età di lettura: da 5 anni.
Il terzo tempio
Yishai Sarid
Libro: Copertina morbida
editore: Giuntina
anno edizione: 2018
pagine: 249
In un futuro non troppo distante, in una cella buia dove giunge solo il rumore del mare, è imprigionato il figlio del re d'Israele, e aspetta la sua ora. Lì il giovane Yehonatan scrive la storia del regno di suo padre Yehoaz che aveva risollevato la terra d'Israele dalle ceneri delle dissolute città costiere distrutte da un attacco nucleare arabo. Guidato dalla voce di Dio, Yehoaz aveva creato un nuovo regno giudaico, ritrovato l'Arca dell'Alleanza e fatto costruire il Terzo Tempio. Autoproclamatosi re e sommo sacerdote, Yehoaz aveva riportato il suo popolo al culto antico del Tempio, tornando a versare sull'altare il sangue dei sacrifìci e a osservare alla lettera la parola di Dio, un Dio ricondotto nella sua dimora all'interno del Santuario. Ma si può imprigionare Dio tra mura di pietra? E come distinguere la voce di Dio da quella di un demone?
L'insegnante
Michal Ben-Naftali
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 183
Chi è Elsa Weiss? Una donna dal passato indecifrabile, di cui lei stessa lascia trapelare pochissimo. L'infanzia in Ungheria, il legame con il fratello Jan che la fa ridere e infila dolcetti sotto il suo materasso, poi la fuga a Parigi come un momento felice di cui è vietato parlare, il matrimonio con Eric. Ma non sono altro che accenni fugaci di una memoria caparbiamente protetta e piena di buchi neri. Elsa Weiss è soprattutto l'insegnante. La professoressa d'inglese autoritaria come un generale, animata da un fervore quasi religioso per il suo lavoro, impenetrabile e rigorosa in tutto quello che fa: pagare le bollette, nuotare in piscina, insegnare. Poi un giorno, senza avvisaglie e con lo stesso lucido rigore delle sue lezioni, Elsa Weiss si toglie la vita lanciandosi nel vuoto dal palazzo dove abita a Tel Aviv. Un gesto che rimane inspiegabile e nasconde segreti angoscianti. Anni dopo, Michal Ben-Naftali decide di indagare la vita della sua insegnante, cercando di capire perché una donna così riservata e schiva a un certo punto si sia suicidata senza lasciare spiegazioni. Un'indagine a ritroso che fa luce su una delle storie più controverse della Shoah: il treno di Rudolf Kastner che avrebbe dovuto portare in salvo in Svizzera quasi duemila ebrei ungheresi, in cambio di denaro e preziosi. Su quel treno erano saliti Elsa e il marito, ma un cambiamento di percorso fa dirottare i trentacinque vagoni verso Bergen-Belsen, e solo mesi dopo i prigionieri riusciranno a essere liberati e a raggiungere la Svizzera. La salvezza e l'arrivo in Israele per Elsa si intrecciano con la tragica vicenda di Kastner, accusato di collaborazionismo e di essere moralmente partecipe delle colpe dei nazisti oltre ad aver favorito, in quella fuga disperata, i suoi concittadini. La storia di Elsa diventa così, tragicamente, lo specchio di quella di Kastner in una vertigine dove il senso di colpa dei sopravvissuti si mescola con il desiderio di vendetta, il Male con l'urgenza di fare giustizia. E la morte di Elsa e di Kastner sembra diventare il simbolo di un'ultima silenziosa richiesta: non che le loro vite vengano ricordate, quello no, ma piuttosto che siano lette altrimenti.