Libri di Adelio Fusé
Tempo ventriloquo
Adelio Fusé
Libro: Libro in brossura
editore: Book Editore
anno edizione: 2019
pagine: 96
Queste poesie - ciascuna introdotta da versi-aforismi con funzione di controcanto - raccontano una storia. Il poeta si rivolge con il tu a un personaggio che è il suo Doppio, un detective di nomadismi in continuo andare (paludi e pianure, paesaggi lacustri, marini e fluviali, ambienti urbani e località isolate, terre di vulcani... ), fra incontri con figure occasionali e altre che riemergono dal passato come un cordone ombelicale. Lungo un itinerario mai sazio la realtà, il sogno e le fantasie, il passato e il presente si mescolano, sovvertendo le dimensioni spaziali e temporali. Ciò che è improbabile diventa verosimile.
Di chi sono queste insonnie
Adelio Fusé
Libro: Libro in brossura
editore: Manni
anno edizione: 2025
pagine: 320
Dopo anni passati a girovagare, Aldous Canti si ritira nel Finisterre galiziano. Autore involontario di un unico libro di successo, scrittore appartato e visionario, fosse per lui non darebbe più alle stampe uno solo testo, incluso il romanzo di cui da tempo rimanda la chiusura. Le sue mosse imprevedibili e la tendenza alla sparizione costringono a un inseguimento continuo l’agente letterario Manlio Roveda. Pragmatico e tenace, Manlio quasi si trasforma in un investigatore che si trovi a indagare anche su di sé. Il perimetro mobile della ricerca è dato dal mondo di Aldous, dove luoghi, accadimenti e personaggi reali si combinano con la finzione letteraria, situazioni oniriche e ricordi ricorrenti. Con gli imprevisti, Aldous è a proprio agio; ma deve affrontarne uno risolutivo, che non è privo di conseguenze nemmeno per Manlio.
Mosaico del viandante
Adelio Fusé
Libro: Libro in brossura
editore: Book Editore
anno edizione: 2023
pagine: 112
Terzo capitolo - dopo "La veglia del sonnambulo" (2016) e "Tempo ventriloquo" (2019) - di una trilogia dell'erranza, "Mosaico del viandante" mette in scena un tu - il viandante - meticolosamente seguito nei suoi continui quanto imprevedibili spostamenti e incontri dall'io del poeta. Ne deriva una sorta di diario in seconda persona, nel quale l'io è tutt'altro che assente: l'io e il tu sono ognuno l'ombra dell'altro. Passato, presente e futuro si fondono in un'unica dimensione temporale trasfigurando il reale. Protagonista di un viaggio in espansione costante e giocoforza incompiuto, il viandante si imbatte infine in un mosaico raffigurante un suo lontano omonimo, un "rabdomante di sentieri / nella geografia del tempo". Lí il percorso non si conclude ma si rinnova.
Le direzioni dell'attesa
Adelio Fusé
Libro
editore: Manni
anno edizione: 2020
pagine: 352
Walter è uno scrittore che, dopo aver rinunciato alla letteratura per senso di inadeguatezza, si abbandona a un'esistenza girovaga; Alina è un'attrice caparbia che interpreta la vita in unico modo, sulla scena di un teatro come nella quotidianità. La vicenda ha inizio in una Parigi inconsueta, dove il ventenne Walter assiste al repentino naufragio delle proprie ambizioni e anche alla prima dirompente apparizione di Alina.
L'astrazione non è la mia passione principale
Adelio Fusé
Libro: Copertina morbida
editore: Manni
anno edizione: 2018
pagine: 348
Estate. Due esistenze si incrociano nella Meseta e si raccontano: Sylvianne Loy, giovane popstar statunitense, e Rino Uri, fotografo italiano cinquantenne. Ognuno ha il proprio bagaglio di storia, di indipendenza e una passione creativa che si identifica in scelta di vita. Un viaggio li unisce, svela le debolezze di entrambi, il grande bisogno di autenticità, verità, comprensione. C'è il mistero in un'atmosfera che diventa quasi da thriller, c'è la delicata complicità di una vicenda d'amore.
La veglia del sonnambulo
Adelio Fusé
Libro: Libro in brossura
editore: Book Editore
anno edizione: 2016
pagine: 96
Questo libro, che segue a una quadrilogia degli "oggetti anomali" ("Il boomerang non torna", "Orizzonti della clessidra distesa", "Canti dello specchio bifronte", "L'obliqua scacchiera"), mantiene il focus sull'irregolarità e la difformità ma lo indirizza dalle cose alle persone, coinvolgendo, in particolare, un soggetto sonnambulo. Solo che il sonnambulo in questione non è "semplicemente" tale. E la veglia infatti? Il titolo, che la comprende e la declama, fa riferimento all'impossibile stato - stato che qui diventa, a quanto sembra, comunque possibile - del sonnambulo che rimane cosciente e vigile, oppure al paradosso di una veglia affetta da sonnambulismo? Forse le due chiavi di lettura si bilanciano, fino a confondersi. Forse non c'è risposta, come lascia supporre l'interrogativo: "sono un sonnambulo in veglia perenne / oppure in veglia che non cessa / da sonnambulo mi transito?"
L'obliqua scacchiera
Adelio Fusé
Libro: Libro in brossura
editore: Book Editore
anno edizione: 2012
pagine: 112
Preceduta da "Il boomerang non torna", (2003), "Orizzonti della clessidra distesa" (2005), "Canti dello specchio bifronte" (2009), "L'obliqua scacchiera" conclude una tetralogia degli "oggetti anomali". Tre fasi, non chiuse ma comunicanti e sconfinanti, testimoniano e accorpano progressioni, passaggi, esiti della partita in corso su quella stramba scacchiera - partita a cui non è estranea, per fortuna, una vena d'ironia. La chiave, come sempre, è in quel che deve ancora accadere.
Canti dello specchio bifronte
Adelio Fusé
Libro: Libro in brossura
editore: Book Editore
anno edizione: 2009
pagine: 88
Un canzoniere e un "poemetto di monologhi": ecco il bifrontismo messo in scena da questi "Canti", terzo capitolo, dopo "Il boomerang non torna" (2003) e "Orizzonti della clessidra distesa" (2005), di una tetralogia degli "oggetti anomali". In fondo qui si descrive il paradosso di chi allo specchio scorge di sé, accanto alla figura riflessa che si attende di trovare, una figura discordante che non gli appartiene. Se a uno sguardo iniziale emergono due mondi, si precisano poi due volti dello stesso mondo. Dunque non fronte e retro, diritto e rovescio che si escludono a vicenda (vedere l'uno significa non vedere l'altro) ma due immagini accostate, che pur stridendo nella loro vicinanza di estranee sono di fatto allacciate. Perché il mondo è uno. Cosi, in una prima versione il canto tesse un dialogo-desiderio di ascesa e unione mistica con l'Altro. Protagonista una voce che attratta dalla fisicità delle cose aspira tuttavia a un Oltre: il giardino felice vagheggiato con l'Altro è il surrogato di uno Spazio e di un Tempo finalmente pacificati. A latere, in una specularità di segno opposto, il canto sale come grido, invettiva, umiliazione (infetta o patita) di voci disperse: una pluralità che non si fa coro, che abita una subterritorialità frantumata e alla deriva, aspra e fatale, squarciata dalla violenza. La voce che si modula verso l'"alto", nella specchio della propria eco coglie infine altre voci, di forza contraria ma innegabilmente pili reali.
Orizzonti della clessidra distesa
Adelio Fusé
Libro: Libro in brossura
editore: Book Editore
anno edizione: 2005
pagine: 85
Un percorso in versi ricco di energia e spinta comunicativa, fortemente riconoscibile nella cifra e nel ritmo. Dopo "Il boomerang non torna", l'indicazione di un passaggio di completezza e maturità verso una scrittura senza somiglianze.
Il boomerang non torna
Adelio Fusé
Libro: Libro in brossura
editore: Book Editore
anno edizione: 2003
pagine: 83
Scandito in tre sezioni sincroniche con un linguaggio forte, coinvolgente, a tratti provocatorio, "Il boomerang non torna" propone uno sguardo di riflessione intorno alle idee del congedo-eremitaggio, della vanità-vacuità della conoscenza, del microcosmo mistico-erotico. Un viaggio tra allusioni e stimoli dei sensi in un singolare e suggestivo mondo abitato dalle epifanie della poesia.