Libri di Agostina Congiu

Ci sono parole che si posano leggere come piume e versi che arrivano al cuore come piccole carezze. 'E mullechelle, la raccolta poetica di Claudio Castellano, è un gruzzolo di queste parole lievi: briciole di pane sparse lungo il cammino dell'esistenza, pensate non per sfamare la pancia, ma per nutrire lo spirito nei suoi inverni più lunghi. Come suggerisce l'autore stesso, sono frammenti, scie, memorie e percezioni che si depositano nel cuore con la stessa delicatezza di una formica che porta il suo carico tra le crepe del tempo. Quella che Claudio Castellano ci consegna non è solo una silloge poetica, ma una geografia emotiva, intima e universale allo stesso tempo. Scritta in un dialetto napoletano sonoro e musicale, che qui non è semplicemente lingua ma respiro, ritmo interno delle cose, la raccolta racconta l'amore per la bellezza in tutte le sue forme: la natura, gli affetti, i ricordi, la malinconia, la filosofia spicciola che nasce da un pensiero semplice e diventa poesia.

Il 26 aprile 1937 i bombardieri di Hitler e di Mussolini radevano al suolo la città di Guernica in Spagna; il giorno successivo moriva a Roma Antonio Gramsci, vittima delle carceri fasciste. Sono trascorsi ottant'anni e l'intento è conservarne la memoria con due brevi biografie: quella di un garibaldino, Tommaso Congiu, morto in Spagna combattendo contro i fascisti e i nazisti, e quella di Antonio Gramsci; due uomini che hanno in comune, oltre alla sofferenza dovuta alla povertà durante l'infanzia e l'adolescenza, un'estrema coerenza tra pensiero e condotta, sino al sacrificio estremo della vita. L'opera raccoglie alcune lettere scritte ai familiari: note quelle di Antonio, finora ignote quelle di Tommaso.