Libri di Alessandra Caravale
Le banche dati archeologiche. Articolazione e formalizzazione delle conoscenze
Alessandra Caravale
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2022
pagine: 138
Il secondo volume della serie “30 anni di informatica archeologica”, pubblicato nella collana Futuro Anteriore, è dedicato alle banche dati per l’archeologia: sistemi di archiviazione ampiamente utilizzati in ambito archeologico fin dalla fine degli anni Sessanta del Novecento come efficace mezzo per gestire le consistenti quantità di dati con cui lo studioso si doveva confrontare nei diversi settori della ricerca sull’antico. La loro applicazione ha dunque percorso, caratterizzandola, tutta la storia dell’informatica archeologica. Il tema ben si adatta alle pagine di questa collana, che è nata con il proposito di proiettare nel futuro, attraverso una trasposizione temporale, le esperienze passate in funzione epistemica e con valore retrospettivo.
La bibliografia di informatica archeologica nella cultura digitale degli anni Novanta
Alessandra Caravale, Paola Moscati
Libro: Copertina morbida
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2021
pagine: 158
A trent'anni dalla fondazione della rivista «Archeologia e Calcolatori», si è pensato di avviare, all'interno della collana Futuro Anteriore, una nuova serie editoriale dal titolo "30 anni di informatica archeologica" per ripercorrere alcune tappe che hanno segnato il cammino di un'attività di studio e di diffusione dei risultati della ricerca scientifica in un settore caratterizzato dall'interdisciplinarità. Il primo volume è dedicato all'esame critico della Bibliografia di informatica archeologica, pubblicata sotto forma di rassegna in calce ai primi dieci numeri della rivista e oggi aggiornata e consultabile in rete nel Virtual Museum of Archaeological Computing. Un'analisi retrospettiva, ma anche prospettica, ha così costituito lo spunto per descrivere il panorama culturale internazionale degli anni Novanta, collegandolo alle conquiste dei decenni precedenti e parimenti alle sfide degli anni a seguire, che hanno orientato il corso dell'archeologia digitale del nuovo Millennio.
Archeologia e calcolatori. Volume Vol. 31/1
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2020
pagine: 264
Il volume 31.1 di “Archeologie Calcolatori” comprende 11 articoli di studiosi italiani e stranieri che illustrano alcune ricerche archeologiche interdisciplinari in cui l’uso dei metodi matematico-statistici e delle tecnologie informatiche è risultato determinante per l’analisi, l’interpretazione e la diffusione dei dati. Ne emerge un quadro aggiornato dell’applicazione di numerosi metodi di di acquisizione e di elaborazione delle informazioni e della loro integrazione. Tecniche di analisi statistica per lo studio di specifiche classi di materiali; banche dati, GIS e sistemi multimediali per l’analisi integrata dei dati di scavo e di ricognizione; metodi di prospezione geofisica e tecniche di remote sensing per l’acquisizione dei dati sul terreno; tecniche di rilievo tridimensionale e ricostruzioni virtuali contribuiscono a documentare le testimonianze del passato e a diffondere i risultati della ricerca scientifica. Chiude il volume la sezione dedicata alle note e recensioni.
Scavare documentare conservare. Viaggio nella ricerca archeologica del CNR
Libro: Libro in brossura
editore: CNR Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 312
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche è impegnato da anni in attività di ricerca finalizzate allo scavo, alla documentazione e alla conservazione del patrimonio culturale. Il volume percorre un viaggio alla scoperta dei progetti di ricerca svolti negli ultimi anni da quattro istituti del CNR, l’Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali (ICVBC), l’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali (IBAM), l’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali (ITABC) e l’Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico (ISMA), in siti di lunga tradizione di studi in Italia e nel bacino del Mediterraneo, ma anche in luoghi posti in paesi di più recente interesse e spesso di difficile accesso, come il Libano, l’Algeri e il Perù. Qui l’opera dei ricercatori acquista un valore più significativo concorrendo non solo alla creazione di nuova conoscenza, ma anche alla crescita culturale del paese e al coinvolgimento delle comunità locali nella valorizzazione, anche turistica, del proprio patrimonio.