Libri di Alessandro Della Casa
Isaiah Berlin. La vita e il pensiero
Alessandro Della Casa
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 337
Frutto di un decennio di ricerche, il libro ricostruisce integralmente l'itinerario biografico e intellettuale del filosofo e storico delle idee Isaiah Berlin (1909-1997) e svela, grazie anche a fonti inedite, l'importanza che vi ebbero gli eventi e i confronti con alcune tra le maggiori personalità del Novecento: da Weizmann a Ben-Gurion, da Churchill a Thatcher, da T.S. Eliot a Wittgenstein. Emergono così l'attenzione verso la dimensione dell'appartenenza e l'impegno sionista, la critica ai nazionalismi aggressivi e l'interesse per il pluralismo culturale, che rendono ancora attuale la proposta filosofica berliniana. La rilettura finale delle riflessioni di Berlin sul liberalismo e sul pluralismo fa dell'opera una rigorosa, ma accessibile, introduzione al suo pensiero.
L'equilibrio liberale. Storia, pluralismo e libertà in Isaiah Berlin
Alessandro Della Casa
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2015
pagine: 246
Gli eventi del XXI secolo, dall'11 settembre 2001 alla crisi economico-finanziaria, hanno sancito il ritorno della storia, smentendo l'ottimismo teleologico che molti avevano coltivato dopo il 1989 e il crollo dei regimi ispirati all'ideologia marxista. I progetti universalistici e palingenetici, anche nel campo liberale, si mostrano nuovamente fallimentari, essendo minati dall'incapacità di prendere sul serio l'irriducibile pluralità dei valori, delle culture e delle appartenenze, e, quindi, dalla svalutazione di caratteristiche e necessità ineliminabili della vita umana. Sembra allora necessario prestare attenzione al pensiero di uno dei maggiori storici delle idee e filosofi liberali del secondo Novecento, Isaiah Berlin, di cui il libro offre un'accurata analisi filologica e concettuale. Il liberalismo berliniano, per l'approccio realista e l'attenzione all'individuo empirico, è messo al riparo dalle fughe utopistiche e riesce a comprendere e a difendere la libertà e il pluralismo tra i valori, invitando a soluzioni politiche che tengano conto delle situazioni concrete.
Fosforo e Vespero
Alessandro Della Casa
Libro: Copertina rigida
editore: Lìbrati
anno edizione: 2014
pagine: 96
"Fosforo e Vespero" è prima di tutto una storia d'amore. Un amore che, nel solco della più antica tradizione letteraria, ha le carte in regola per sbocciare e trovare piena realizzazione ma, senza motivi comprensibili, è contrastato e destinato a procurare dolore, restare un miraggio, promessa di qualcosa che non troverà mai compimento.
Contro la tirannia della maggioranza. La democrazia secondo John Stuart Mill
Alessandro Della Casa
Libro: Copertina morbida
editore: Il Prato
anno edizione: 2009
pagine: 120
La dinamo e il fascio. Volt, l'ideologo del futurismo reazionario
Alessandro Della Casa
Libro: Libro in brossura
editore: Sette città
anno edizione: 2022
pagine: 240
Democratico cristiano attratto dal nazionalismo. Militante nazionalista assertore dell'imperialismo. Esponente futurista pioniere della science fiction italiana, autore di componimenti paroliberi e di arditi progetti di riforma delle istituzioni, dell'architettura e del costume. Ideologo della destra fascista cattolica e neo-monarchica. Teorico della revisione del futurismo in chiave reazionaria. Questo è stato, nella sua breve esistenza l'itinerario del conte Vincenzo Fani Ciotti (1888-1927), meglio conosciuto con lo pseudonimo Volt. Il libro ne ricostruisce l'inquieta traiettoria intellettuale e politica esaminando i suoi aggressivi interventi sulla stampa periodica (da «L'Azione democratica» a «L'Idea Nazionale», da «Roma Futurista» a «Il Popolo d'Italia», da «Gerarchia» a «L'Impero») e recuperando inedite carte d'archivio. Dall'analisi delle riflessioni su Filippo Tommaso Marinetti, Vilfredo Pareto, Giovanni Gentile e Charles Maurras e delle polemiche con Ardengo Soffici, Camillo Pellizzi, Giuseppe Bottai e Curzio Malaparte, emergerà, a un secolo dalla marcia su Roma, il profilo del contributo che alla dottrina fascista e alla sua espressione artistica fornì Volt, per Mussolini uno dei maggiori "segni di prefascismo spirituale" e un campione della "cultura della rivoluzione".