Libri di Alessandro Palmieri
Sulla pista animale
Baptiste Morizot
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2020
pagine: 264
Uno dei temi che si va affermando oggi è quello riguardante il nostro ruolo di esseri umani nel mondo, nell’ambito di una riflessione intorno ai nostri rapporti con gli altri esseri viventi. In una vera avventura filosofica, Baptiste Morizot, richiamandosi alla sua passione per la pratica del tracciamento, ci trasporta, con una scrittura chiara e coinvolgente, attraverso boschi e foreste, come un detective che, una volta assunto il principio che qualunque vivente lascia traccia di sé, va alla scoperta di queste domande essenziali: chi vive qui? come? come possiamo creare un mondo diverso assieme agli altri viventi? “Bisogna sperare che un diplomatico andato a inforestarsi presso gli altri esseri viventi ritorni trasformato, tranquillamente inselvatichito, lontano dalla ferocia fantasmatica attribuita agli Altri. Che colui che si lascia inforestare dagli altri esseri viventi ritorni leggermente modificato dal suo viaggio da licantropo: un mezzosangue, a cavallo tra due mondi. Né svilito né purificato, semplicemente altro e un minimo capace di viaggiare tra i mondi, e di farli comunicare, per lavorare alla realizzazione di un mondo comune”.
Esiste un mondo a venire? Saggio sulle paure della fine
Déborah Danowski, Eduardo Viveiros de Castro
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2017
pagine: 304
I cambiamenti climatici e le estinzioni biologiche sono solo alcuni dei parametri che oggi stanno andando fuori scala, mettendo in scacco l'umanità e determinando una proliferazione discorsiva senza precedenti intorno all'idea della "fine": dal pensiero all'espressione artistica, una fioritura disforica di mitologie dell'Apocalisse infrange ogni ottimismo umanista e prometeismo dello sviluppo. Ma, nonostante illustri il punto definitivamente critico della storia della Terra cui siamo arrivati, questo non è un libro apocalittico: a ispirarlo è piuttosto la spinta alla rifondazione di un futuro "altro" per tutta la catena delle esistenze che compongono il pianeta. Che cosa si può opporre a questa virata verso il declino, per non restare "senza mondo"? Evocando la cosmopolitica degli indios amazzonici, basata su un'inesauribile diplomazia dei rapporti con F"arena internazionale" dell'ambiente in cui vivono, gli autori rovesciano la questione in vista di una possibile resistenza: "Parlare della fine del mondo non significa parlare della necessità di immaginare un nuovo mondo al posto di quello presente, ma un nuovo popolo; il popolo che manca. Un popolo che crede nel mondo e che lo dovrà creare con ciò che gli lasciamo di esso".
13
Alessandro Palmieri
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2013
pagine: 358
"Dal momento che alcuni eventi importanti della mia vita sono accaduti proprio di venerdì 13, ho deciso di scegliere 13 racconti, fra i tanti che ho scritto, e di raccoglierli in questo libro. Sono quelli che meglio mi rappresentano, sono quelli che, a mio giudizio, hanno, o dovrebbero avere, la forza di regalare al lettore un momento di svago e di riflessione. Sono stati creati nel periodo di tempo che va dal 2000 al 2011, variano nel contenuto e mostrano una mano diversa, perché la scrittura, al pari di una creatura, nasce, cresce e si arricchisce mentre il tempo avanza".
I contratti di accesso
Alessandro Palmieri
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2002
pagine: XXII-366
La tomba Sterrantino alle Arcatelle. Nuovi dati sull'orientalizzante medio e recente a Tarquinia
Alessandro Palmieri
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2009
pagine: 376
Il volume presenta il catalogo dei materiali pertinenti alla tomba Sterrantino, localizzata nella località 'Arcatelle' sul pianoro dei Montarozzi a Tarquinia. L'autore, dopo aver provveduto ad una ricostituzione dei reperti presenti nel corredo ed alla sua precisa localizzazione, presenta il catalogo dei ritrovamenti organizzato secondo classi e forme, seguito dal commento relativo agli oggetti, con l'inclusione dei riferimenti attinenti alla classe di pertinenza e alla sua area di diffusione. Separatamente e da ultimo, sono aggiunte le testimonianze identificate come provenienti dalla Doganaccia o da altri contesti non pertinenti, conservate però insieme ai reperti della tomba Sterrantino. Sulla base dell'analisi della documentazione e del suo inquadramento cronologico (che interessa un esteso arco di tempo, dal primo quarto del VII fino alla metà del VI secolo a C.), viene poi impostato un tentativo di distinzione in corredi ed uno studio particolarmente attento ed approfondito sulla produzione del bucchero tarquiniese, a cui il contenuto della tomba aggiunge nuovi elementi di dibattito, con evidenze capaci di proiettare anticipazioni già nel terzo quarto del VII secolo. Per concludere l'autore presenta una ridefinizione del quadro complessivo delle necropoli tarquiniesi, degli usi funerari e dei cambiamenti sociali ed economici che i materiali studiati sembrano indicare nel periodo dell'Orientalizzante medio e recente.
La tomba Sterrantino alle Arcatelle. Nuovi dati sull'orientalizzante medio e recente a Tarquinia
Alessandro Palmieri
Libro: Libro rilegato
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2009
pagine: 376
Il volume presenta il catalogo dei materiali pertinenti alla tomba Sterrantino, localizzata nella località 'Arcatelle' sul pianoro dei Montarozzi a Tarquinia. L'autore, dopo aver provveduto ad una ricostituzione dei reperti presenti nel corredo ed alla sua precisa localizzazione, presenta il catalogo dei ritrovamenti organizzato secondo classi e forme, seguito dal commento relativo agli oggetti, con l'inclusione dei riferimenti attinenti alla classe di pertinenza e alla sua area di diffusione. Separatamente e da ultimo, sono aggiunte le testimonianze identificate come provenienti dalla Doganaccia o da altri contesti non pertinenti, conservate però insieme ai reperti della tomba Sterrantino. Sulla base dell'analisi della documentazione e del suo inquadramento cronologico (che interessa un esteso arco di tempo, dal primo quarto del VII fino alla metà del VI secolo a C.), viene poi impostato un tentativo di distinzione in corredi ed uno studio particolarmente attento ed approfondito sulla produzione del bucchero tarquiniese, a cui il contenuto della tomba aggiunge nuovi elementi di dibattito, con evidenze capaci di proiettare anticipazioni già nel terzo quarto del VII secolo. Per concludere l'autore presenta una ridefinizione del quadro complessivo delle necropoli tarquiniesi, degli usi funerari e dei cambiamenti sociali ed economici che i materiali studiati sembrano indicare nel periodo dell'Orientalizzante medio e recente.
Autonomia contrattuale e disciplina della proprietà intellettuale. Pregi e misfatti della dimensione digitale
Alessandro Palmieri
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2010
pagine: IX-222
Sommario del volume: La costruzione di una disciplina specifica per i contratti concernenti i prodotti informativi digitali - Limiti all'enforcement delle clausole che impongono restrizioni alle facoltà di impiego delle informazioni digitali - Clausole contrattuali e misuse della proprietà intellettuale.
La tutela collettiva dei consumatori. Profili soggettivi
Alessandro Palmieri
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2011
pagine: VIII-143
E gira gira l'elica
Alessandro Palmieri
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2014
pagine: 20
Satira in vernacolo romanesco riguardante il mondo dei naviganti dell'aviazione commerciale.
Esiste un mondo a venire? Saggio sulle paure della fine
Déborah Danowski, Eduardo Viveiros de Castro
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2024
pagine: 252
I cambiamenti climatici e le estinzioni biologiche sono solo alcuni dei parametri che oggi stanno andando fuori scala, mettendo in scacco l’umanità e determinando una proliferazione discorsiva senza precedenti intorno all’idea della “fine”: dal pensiero all’espressione artistica, una fioritura disforica di mitologie dell’Apocalisse infrange ogni ottimismo umanista e prometeismo dello sviluppo. Ma, nonostante illustri il punto definitivamente critico della storia della Terra cui siamo arrivati, questo non è un libro apocalittico: a ispirarlo è piuttosto la spinta alla rifondazione di un futuro “altro” per tutta la catena delle esistenze che compongono il pianeta. Che cosa si può opporre a questa virata verso il declino, per non restare “senza mondo”? Evocando la cosmopolitica degli indios amazzonici, basata su un’inesauribile diplomazia dei rapporti con l'"arena internazionale" dell’ambiente in cui vivono, gli autori rovesciano la questione in vista di una possibile resistenza: “Parlare della fine del mondo non significa parlare della necessità di immaginare un nuovo mondo al posto di quello presente, ma un nuovo popolo; il popolo che manca. Un popolo che crede nel mondo e che lo dovrà creare con ciò che gli lasciamo di esso”.
Sotto l'arco di un ponte
Alessandro Palmieri
Libro: Copertina morbida
editore: NeP edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 78
"Scrivo perché fin da piccolo mi piaceva farlo. Scrivo perché scrivere mi fa stare bene. Ho incominciato a farlo sul serio però dal 1999 in poi. Per 26 anni infatti (tanti sono stati quelli lavorati come assistente di volo per conto dell'Alitalia), impegnato con un lavoro che mi assorbiva una notevole quantità di energie fisiche e mentali, non sono mai riuscito a trovare il 'mood' più giusto per farlo. È stato soltanto dopo il pensionamento che la mia antica passione è tornata a fiorire e i due mezzi a cui dico grazie per questa mia 'rinascita' sono il PC ed Internet. Il primo mi ha permesso di lavorare su un foglio non pasticciato, il secondo mi ha dato modo di 'infiltrarmi' nei vari gruppi di letteratura attivi sul Web. Grazie poi alla frequentazione di alcuni circoli letterari, ho potuto affinare la tecnica sia in narrativa che in poesia. Sono così sceso da un aereo per salire su un altro ben più potente e capace: il vocabolario. Nelle sue pagine si nascondono infatti milioni di storie da raccontare, milioni di versi e io mi adopero per tirarne fuori ciò che a me piace, con la speranza che possa piacere anche a chi avrà la bontà di leggermi."