Libri di Andrea Riscassi
Favola Atalanta. Bergamo alla conquista dell'Europa, tra sogno e realtà
Fabio Gennari, Andrea Riscassi
Libro: Libro in brossura
editore: Laurana Editore
anno edizione: 2020
pagine: 180
Negli ultimi anni l’Atalanta è passata da una dimensione provinciale a una vetrina europea. Merito di Gian Piero Gasperini, Mister etichettato come quello che non poteva allenare una grande squadra e che ha deciso di trasformare la Dea in un top club. Grazie a giocatori sconosciuti fatti crescere con perseveranza e lavoro quotidiano e a calciatori con la fama di scostanti che hanno trovato a Bergamo il loro Eden sportivo. Il tutto sostenuto da una società economicamente solida e gestita con passione e dedizione, investendo nello stadio (prima in serie A ad acquistarlo con bando pubblico) e nel settore giovanile, tra i migliori in Europa. A tutto ciò aggiungete una città e una provincia che si identificano completamente in questa infaticabile squadra operaia ("La maglia sudata sempre", il motto dei tifosi) e capite perché si parla di favola Atalanta. Una squadra che merita di rappresentare l’Italia in Champions League. Una formazione che continua a vincere anche per strappare un sorriso alla provincia che più di tutte ha pagato un prezzo assurdamente alto a causa del coronavirus. Prefazione Roby Facchinetti.
Anticorpi alla videocrazia. Note di teorie e tecniche di giornalismo radio-televisivo
Andrea Riscassi
Libro: Copertina morbida
editore: Novecento Media
anno edizione: 2013
pagine: 218
La televisione influenza il nostro modo di vestire, di parlare, di votare, di pensare. Eppure pochi ne conoscono i segreti, ne percepiscono le trappole. In casa è l'unico elettrodomestico che fissiamo per ore, col quale parliamo e ci arrabbiamo. Che ci offre spunti per twittare con amici e sconosciuti. È grazie all'immagine che sono diventati volti noti anche i deejay della radio. Ed è grazie a uno smartphone che ora, chi dice "io sono un ispettore di Polizia, lei non è nessuno" finisce in rete e al centro del dibattito. La "Videocrazia" ha aspetti positivi (pochi) e negativi. Ma non la si può ignorare.
Anna è viva. Storia di Anna Politkovskaja una giornalista non rieducabile
Andrea Riscassi
Libro: Copertina morbida
editore: Sonda
anno edizione: 2009
pagine: 133
Anna Politkovskaja è stata la giornalista russa più famosa del mondo in quanto si è opposta platealmente al regime instaurato da Vladimir Putin. Laica e disincantata, nelle sue inchieste non temeva di schierarsi. Scegliendo sempre i più deboli e indifesi, è finita dalla parte dei ceceni, come testimone credibile proprio perché non si limitava a fare da spettatrice. Per questo Anna è stata uccisa a Mosca, in pieno giorno, il 7 ottobre 2006. Finora il suo delitto è rimasto impunito, soprattutto rispetto ai mandanti. Ma Anna Politkovskaja non è stata l'ultima: far tacere il dissenso è la tecnica che tutti i totalitarismi hanno usato. Dopo di lei, un giovane avvocato e una giovanissima cronista sono stati freddati a Mosca perché si occupavano di Cecenia. Nel volume ne è riportato l'elenco tragicamente completo: fino alla pubblicazione, infatti, un'altro giornalista e attivista dei diritti umani è stato ucciso il 29 marzo 2009. Andrea Riscassi, anch'egli giornalista, è uno dei fondatori dell'associazione "AnnaViva" nata per onorare la memoria della Politkoskaja. In questo libro ne ricostruisce la storia personale e, soprattutto, mostra di cosa scriveva e come interpretava il giornalismo. (Introduzione di Ottavia Piccolo)
Bandiera arancione la trionferà. Le rivoluzioni liberali nell'est europeo
Andrea Riscassi
Libro: Copertina morbida
editore: Melampo
anno edizione: 2007
pagine: 259
Il Muro di Berlino è ormai un lontano ricordo, ma per molti Paesi ex sovietici la fine del comunismo non ha segnato l'inizio della libertà. Ora 'Europa orientale è attraversata da movimenti di protesta popolare. La gente scende in piazza e cerca di abbattere i regimi autoritari. Le hanno chiamate rivoluzioni di velluto, colorate o arancioni, come quella vittoriosa in Ucraina, I rivoluzionari cercano soprattutto di sciogliere il giogo che ancora lega molte repubbliche postsovietiche a quella che era la capitale dell'Urss. A Mosca però c'è Vladimir Putin che ha rispolverato i simboli del passato e, grazie alle materie prime, tiene sotto scacco i Paesi confinanti. In molti paesi dell'area ex sovietica si può finire in carcere sventolando una bandiera e in manicomio candidandosi alle elezioni. Gli imprenditori non in linea sono condannati ai lavori forzati e i giornalisti indipendenti picchiati a morte in cella o uccisi a colpi di pistola nell'androne di casa. Il Kgb non c'è più. Ma il polonio circola ancora.