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Libri di Angelo Ventrone

La strategia della paura. Eversione e stragismo nell'Italia del Novecento

Angelo Ventrone

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2019

pagine: 300

La strage di piazza Fontana apre il periodo più buio e sanguinoso della storia italiana recente, quello segnato dalla strategia della tensione. A cinquant'anni dall'eccidio, Angelo Ventrone prova a collocare quel disegno eversivo in una cornice storica più ampia, che non comprende solo l'Italia. I primi progetti volti a rovesciare l'assetto politico esistente con la pretesa di «salvare il Paese» dalla sovversione emergono infatti già all'inizio del Novecento. Ogni volta che all'orizzonte si profilano trasformazioni sociali importanti, del resto, si propagano la sfiducia nelle procedure del sistema parlamentare, l'insofferenza verso i compromessi imposti dal pluralismo e il timore che il Paese si snaturi, perda la propria identità. È proprio allora che affiora la tentazione di fare un passo indietro e sconfessare i valori della democrazia, accusata di non essere in grado di gestire quelle trasformazioni. Una circostanza di grande attualità, che Ventrone affronta delineando il quadro delle riflessioni e delle prospettive che guidano l'azione degli eversori, così come le loro modalità operative. Dalla Grande Guerra al Ventennio fascista, dal secondo dopoguerra al Sessantotto e alla sotterranea opposizione a ogni svolta politica che veda la sinistra assumere responsabilità di governo, fino ai progettati e mai realizzati golpe anticomunisti, l'autore ci accompagna lungo una strada nella quale attentati, stragi, insabbiamenti, depistaggi e omissioni si rivelano lo strumento primario di un disegno indirizzato a tenere in perenne stato di allarme la popolazione e far sentire la sinistra, identificata con il nemico interno, sempre sotto scacco. La dettagliata ricostruzione della traiettoria eversiva e l'individuazione della composita schiera dei soggetti impegnati in queste trame – non solo i nostalgici del fascismo e gli anticomunisti più irriducibili, ma anche ampi settori dei servizi segreti, politici di primo piano, esponenti delle istituzioni, alti gradi dell'esercito e delle forze dell'ordine – portano a galla la domanda che tutti gli eversori si sono dovuti porre e che Indro Montanelli ha efficacemente sintetizzato: «Difendere la democrazia fino ad accettare, per essa, la morte dell'Italia; o difendere l'Italia fino ad accettare, o anche affrettare, la morte della democrazia?». I registi della strategia che ha puntato a destabilizzare l'ordine pubblico per stabilizzare l'ordine politico, convinti di essere gli unici rappresentanti della «vera» Italia, hanno evidentemente scelto la seconda strada.
22,00 20,90

L'Italia delle stragi. Le trame eversive nella ricostruzione dei magistrati protagonisti delle inchieste (1969-1980)

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2019

pagine: XXI-237

Cinquant'anni fa, il 12 dicembre del 1969, la sorda detonazione di una bomba nella filiale milanese della Banca nazionale dell'Agricoltura inaugura in Italia un torbido e sanguinoso decennio. Un decennio destinato a chiudersi con l'altro boato micidiale del 2 agosto del 1980 alla stazione di Bologna. È l'Italia delle stragi, la cupa stagione in cui si succedono attentati con decine di morti innocenti, trame imbastite da gruppi neofascisti, depistaggi, indagini di polizia inquinate da omissioni e coperture, manovre golpiste tra gli alti gradi militari fomentate dall'intervento attivo di molte agenzie di spionaggio, italiane e straniere. Tra gli effetti di quella che da allora viene chiamata «strategia della tensione», ve n'è uno che dura ancora oggi. L'immagine dominante che si ha di quel periodo, in vasti settori dell'opinione pubblica, è che si sia tuttora lontani dall'aver stabilito la verità e individuato, a tutti i livelli, i responsabili di quelle stragi. In realtà, le inchieste della magistratura si sono spinte molto più avanti di quanto non si sia riusciti a percepire. L'intento di questo volume è di descrivere, attraverso l'utilizzo della documentazione giudiziaria raccolta in mezzo secolo di indagini, e dando direttamente la parola ai magistrati che le hanno effettivamente condotte, la verità d'insieme che se ne ricava. Disponendo correttamente tutti gli elementi sul tappeto, si ottiene l'effetto di fare luce anche su molte delle residue zone d'ombra. Si è trattato di un lucido disegno eversivo di destabilizzazione degli assetti democratici della nostra Repubblica, perseguito da alcune organizzazioni neofasciste (in particolare Ordine Nuovo e Avanguardia nazionale), entrate in contatto con importanti settori dei servizi italiani e internazionali, nel tentativo di strumentalizzarlo al fine di contrastare un presunto e persistente pericolo comunista. Quel disegno, alla fine, sarà sconfitto. L'Italia democratica, benché ferita, e certo pur tra mille contraddizioni ed errori, riuscirà a non farsi sopraffare dai suoi nemici. In un paese abituato a raccontare la propria storia in negativo — il Risorgimento incompiuto, la Vittoria mutilata, la Resistenza tradita, la Costituzione inattuata — è importante mostrare come allora, attraverso gli strumenti democratici, sia stato possibile resistere, e come oggi, attraverso una ricostruzione attenta e rigorosa, sia possibile sollevare il velo su quel torbido gioco di specchi.
19,00 18,05

Il terrorismo di destra e di sinistra in Italia e in Europa. Storici e magistrati a confronto

Il terrorismo di destra e di sinistra in Italia e in Europa. Storici e magistrati a confronto

Libro: Libro in brossura

editore: Padova University Press

anno edizione: 2018

La compresenza del terrorismo di destra e di sinistra in Italia è di per sé un problema storico che merita grande attenzione. Altrettanto decisivo è interrogarsi sulle ragioni dell’eccezionale resistenza offerta all’urto repressivo dalla violenza politica che attraversa un quindicennio della vita dell’Italia repubblicana, segnando col sangue e col terrore una stagione ben più lunga di qualunque altra esperienza europea di terrorismo politico-rivoluzionario, come dimostra la cronologia del caso tedesco e francese (tralasciando ovviamente, per il loro contenuto più radicalmente «nazionale», i casi pur coevi e contigui del terrorismo irlandese, basco e palestinese).
26,00

Processo a Caporetto. I documenti inediti della disfatta

Luca Falsini

Libro

editore: Donzelli

anno edizione: 2017

pagine: 250

A cento anni di distanza, Caporetto non cessa di rappresentare la sconfitta militare più dolorosa ed emblematica della nostra storia nazionale. L’attacco sferrato dalle truppe austro-tedesche la notte del 24 ottobre 1917, nella conca a ridosso di quel piccolo centro del Friuli, lasciò annichilito l’esercito italiano, che dopo i primi aspri combattimenti sbandò e fu costretto alla ritirata. Le divisioni nemiche avanzarono, nei quindici giorni successivi, occupando oltre ventimila chilometri di territorio, senza incontrare se non modeste resistenze. Undicimila furono i soldati italiani uccisi, trecentomila quelli fatti prigionieri; e un numero ancora maggiore di civili fu costretto a fuggire dai territori occupati. La rotta sconvolse l’intero paese. Come era potuto accadere un così immane disastro? Quali sottovalutazioni e impreparazioni lo avevano reso possibile? Il nuovo governo guidato da Vittorio Emanuele Orlando, formatosi nei giorni successivi alla sconfitta, dovette istituire una Commissione d’inchiesta incaricata di valutare le responsabilità della disfatta.
28,00 26,60

Grande guerra e Novecento

Angelo Ventrone

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2015

pagine: 276

Per l'inedita combinazione tra guerra e tecnica, la prima guerra mondiale rappresenta una vera e propria svolta epocale nel XX secolo: nel volgere di pochi anni, un numero impressionante di straordinarie invenzioni modifica radicalmente non solo lo stile di vita e i comportamenti collettivi, ma anche la concezione e la pratica stessa della guerra. Nella Grande guerra si uccide da lontano. Per questo, se diventa sempre più normale veder morire le persone, è nello stesso tempo sempre più difficile vederle nel momento in cui le si uccide. È in questo contesto che muta anche la vita al fronte, caratterizzata dall'angoscia dell'assalto alle trincee nemiche protette da muri di filo spinato e mitragliatrici, dai bombardamenti incessanti e da una disciplina militare spietata. Alla solidarietà tra soldati e ufficiali, si affianca e si contrappone così il dramma degli ammutinamenti e dell'autolesionismo. Ma non c'è soltanto la prima linea. Ci sono anche le retrovie, c'è il "fronte interno". E ci sono tutti coloro che sono stati rapidamente "dimenticati" dalla storia: i civili delle zone di frontiera, i prigionieri di guerra nei campi di internamento, i soldati mutilati o sfigurati nel corso dei combattimenti.
22,00 20,90

«Vogliamo tutto». Perché due generazioni hanno creduto nella rivoluzione 1960-1988

«Vogliamo tutto». Perché due generazioni hanno creduto nella rivoluzione 1960-1988

Angelo Ventrone

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: XV-378

Angelo Ventrone indaga alcuni decenni della storia recente del nostro paese, dal 1960 fino alla fine degli anni Ottanta. Indica due poli: il 1960, nel quale le proteste contro il governo Tambroni sembrano confermare agli occhi dei rivoluzionari italiani le potenzialità insurrezionali che albergano nelle masse popolari del paese; il 1988, l'assassinio del senatore Roberto Ruffilli, il cui omicidio è stato progettato per contestare e contrastare il definitivo riconoscimento, da parte della grande maggioranza dei militanti delle Brigate Rosse, della sconfitta e della conseguente conclusione della fase della lotta armata. È all'interno di questo trentennio che si svolge la parabola dell'ultimo movimento rivoluzionario italiano. Attraverso l'analisi dei testi prodotti da questa complessa galassia - dal gruppo dei Quaderni Rossi a quello di Classe Operaia, da Potere Operaio a Lotta Continua, dai maoisti ai trozkisti, dalle Brigate Rosse a Prima Linea, per finire con l'Autonomia Operaia - l'autore risponde ai tanti interrogativi che quegli anni sollevano. Per ricostruire l'universo mentale e le pratiche politiche dei giovani di quegli anni, sono state utilizzate le fonti più varie: la memorialistica, le riviste, i libri, gli opuscoli, i documenti di questure e prefetture, gli atti giudiziari, i manifesti, i volantini, le scritte sui muri, le canzoni e i film.
24,00

Tra le nebbie della P2. Memorie inedite di un capo dei Servizi

Pasquale Notarnicola

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2024

pagine: 160

«Sono orgoglioso di aver fatto tutto il mio dovere a favore della patria e di non appartenere a quel gruppo di traditori che, nonostante il giuramento solenne prestato all’inizio della carriera, si è poi volto all’obbedienza di una loggia massonica segreta che certamente è la responsabile di tutti i depistaggi avvenuti nel corso e a seguito delle varie stragi». Dopo la strage di piazza Fontana a Milano (12 dicembre 1969), il paese prese consapevolezza dell’esistenza di una «strategia della tensione» che mirava a erodere le basi dello Stato democratico. Da quel primo attentato fu un susseguirsi di eventi sanguinosi, mai chiariti fino in fondo: dalla strage di Peteano a quelle di Ustica e di Bologna. Questi eventi non solo hanno destabilizzato fortemente la convivenza civile, ma hanno pure condizionato la storia del paese fino ad oggi. Di queste vicende parla con grande chiarezza il generale Pasquale Notarnicola, ai vertici del SISMI (Servizio di sicurezza militare) dal 1978 al 1983. Nelle sue memorie, oggi pubblicate per la prima volta, ricostruisce dall’interno una pagina tragica della storia italiana. Per molti anni, i processi per definire le responsabilità hanno visto una sorprendente alternanza di assoluzioni e condanne, tra depistaggi, falsificazioni e omissioni, dando all’opinione pubblica l’impressione che non si potesse mai arrivare alla «verità». Ma le inchieste sono proseguite e, anche grazie alle testimonianze di servitori dello Stato come Notarnicola, molte responsabilità sono state chiarite. Oggi infatti sappiamo che l’obiettivo della strategia della tensione non era ricostituire uno Stato autoritario, ma delegittimare il Partito comunista per impedirgli di avvicinarsi al governo, accusandolo di essere responsabile del caos che stava colpendo il paese. Inoltre, abbiamo certezza che i vertici dei servizi segreti e gruppi neofascisti come Ordine Nuovo, Avanguardia Nazionale e i NAR hanno intrecciato la loro attività eversiva con quella dei Servizi segreti di alcuni paesi stranieri, delle Forze armate, del mondo politico e di organizzazioni internazionali come la loggia massonica P2, con i suoi ulteriori e oscuri intrecci con la criminalità organizzata. Il generale Notarnicola entra nelle pieghe più oscure di questi intrecci con la sua esperienza diretta, a tratti sconvolgente per il livello intricato di infiltrazione nei gangli vitali dello Stato da parte della P2 e del suo capo, Licio Gelli. Tuttavia, secondo Notarnicola, Gelli era solo la pedina di un sistema più grande e a lui superiore, così potente da ostacolare il generale nella sua attività investigativa, ostracizzarlo, depistarlo, per allontanarlo dalla verità. Angelo Ventrone – storico e studioso dei fenomeni eversivi nel nostro paese – ha ascoltato Notarnicola come testimone diretto di una stagione terribile, che tarda a farsi storia ma che deve essere portata alla luce perché la vita democratica possa proseguire senza ombre.
18,00 17,10

Il fascismo nella storia italiana

Libro

editore: Donzelli

anno edizione: 2022

pagine: 380

Il ventennio dopo un secolo. A cento anni dalla marcia su Roma, un gruppo di storici di diverse generazioni, coordinato da Salvatore Lupo e Angelo Ventrone, riflette in questo volume su un nodo cruciale della nostra storia contemporanea. I centenari – come scrivono i curatori – sono in genere occasioni per operazioni di uso pubblico della storia: le nazioni in questi casi ricordano, e qualcosa trovano anche opportuno dimenticare. Il centenario da cui il volume prende spunto chiama in causa l’identità degli italiani, e quella della loro Repubblica, nata antifascista e oggi impegnata tra mille incertezze a ridefinirsi. Ma chiama in causa anche una grande e controversa riflessione storiografica, che ha fatto del fascismo l’argomento della nostra storia novecentesca più studiato, in Italia e in tutto il mondo, tanto da produrre una bibliografia imponente. Il gruppo che ha ideato e costruito questo libro, consapevole che i contenuti di una simile discussione scientifica non sono facilmente spendibili negli spazi del dibattito pubblico, si è proposto di raccordarli con una riflessione civile. Nella prima parte del volume i curatori propongono le loro analisi su due idee-base del fascismo, rivoluzione e modernità.
35,00 33,25

L'età contemporanea

Salvatore Lupo, Angelo Ventrone

Libro

editore: Mondadori Education

anno edizione: 2018

pagine: XII-580

L'Ottocento e il Novecento sono due secoli che vanno necessariamente considerati parti integranti dell'Età contemporanea; solo così, infatti, si possono mettere in evidenza le radici del mondo in cui viviamo. Questo è il quadro in cui, nel presente volume, si parla di Italia, di Europa, dell'altro Occidente (le Americhe), di Oriente (l'Asia), degli altri continenti. E insieme ad essi, di ideologie e grandi religioni, dell'affermarsi dello Stato-nazione e della competizione tra sistemi politico-economici differenti, del passaggio dalla società rurale a quella industriale e poi postindustriale, del consolidamento e poi della crisi dell'egemonia europea. Il percorso si chiude con l'emersione di nuove potenze e con il conseguente stravolgimento a livello planetario delle precedenti gerarchie politiche ed economiche. Queste imponenti trasformazioni vengono esaminate anche attraverso le vicende esemplari di esseri umani alle prese con i problemi e le sfide del loro tempo, di personaggi realmente vissuti, donne e uomini, aristocratici e contadini, imprenditori e operai, grandi statisti e semplici cittadini, carnefici e vittime, vincitori e perdenti.
33,60 31,92

Una politica in crisi. Filippo Corridoni e l'Italia del '900

Libro: Libro rilegato

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2017

pagine: 138

Perché, a distanza di un secolo, parliamo ancora di Corridoni? Ne parliamo perché la sua figura rappresenta i tormenti, le delusioni e le speranze di un’Italia che, a inizio ’900, sta diventando un paese moderno e che, come in tutti i processi di rapida trasformazione, conosce divisioni, contrasti, lacerazioni. Ma la sua esperienza richiama anche alcuni aspetti del nostro mondo attuale. È infatti all'inizio del secolo scorso che in Italia si affaccia quella che oggi chiamiamo antipolitica. Nel libro, studiosi di generazioni differenti si confrontano su quei giovani dalla «coscienza ribelle» che, insieme a Corridoni, confluiscono nel mondo sovversivo dell’epoca, per valutare cosa di quel periodo appare ancora vivo.
12,00 11,40

La cittadinanza repubblicana. Come cattolici e comunisti hanno costruito la democrazia italiana (1943-1948)

Angelo Ventrone

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2008

pagine: 298

In questo volume - qui presentato in una nuova edizione integralmente rivista - i due maggiori partiti del dopoguerra, Democrazia cristiana e Partito comunista, sono studiati in quanto centri di partecipazione e di educazione politica, luoghi di formazione di grandi passioni collettive, elementi capaci di dinamizzare ima società civile ancora prevalentemente statica, disorientata dalla guerra e dalla fine dell'esperienza fascista. Il loro intenso sforzo propagandistico e l'impegno volto a radicarsi nella società attraverso organizzazioni a carattere economico, assistenziale, culturale, ricreativo, sportivo hanno contribuito alla costruzione di uno spazio politico nazionale e alla creazione, per la prima volta in Italia, di una democrazia a partecipazione di massa. Ma dall'analisi emerge anche come il ruolo svolto da comunisti e cattolici nei primi anni del loro operato abbia sostanzialmente ostacolato lo sviluppo di un'identità nazionale forte, anomalia di cui ancora oggi si misurano gli effetti.
23,00 21,85

Piccola storia della grande guerra

Angelo Ventrone

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2005

pagine: 213

Lo sfondo di questa vicenda è il connubio tra la guerra e la società della tecnica. Le straordinarie invenzioni tecnologiche come il telefono, il radiotelegrafo, la bicicletta ecc. incisero profondamente sulle modalità del combattimento e sulla concezione stessa della guerra. I protagonisti di questa storia diventano dunque i militari nelle retrovie non meno dei combattenti in prima linea. E pari importanza assumono la vita nel "fronte interno", i rapporti tra i soldati e le famiglie, le forme di sostegno ai combattenti attivate in primo luogo dalle donne, bruscamente sospinte alla ribalta dall'assenza degli uomini. Chiude il volume la riflessione sulle conseguenze della guerra sul piano civile e militare.
13,90 13,21

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