Libri di Antonietta Manco
Ezio De Felice. Oltre l’architetto
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2025
pagine: 48
In occasione della donazione al museo Novecento a Castel Sant’Elmo dell’opera di Ezio De Felice Senza titolo (1948), la Fondazione De Felice, in collaborazione con la Direzione Generale Musei, la Direzione regionale Musei nazionali Campania e i Musei nazionali del Vomero ha organizzato nella chiesa di Sant’Erasmo a Castel Sant’Elmo una mostra per rendere omaggio a Ezio De Felice, architetto e docente universitario, protagonista in materia di restauro e museografia, cultore poliedrico di sperimentazioni complementari, dalla pittura, alla scultura, alla poesia. A cura di Claudia Borrelli, Antonietta Manco e Roberto Fedele, con i contributi critici di Claudia Borrelli, Roberto Fedele e Angela Tecce, il catalogo restituisce un inquadramento storico-critico e biografico della produzione artistica di una figura seminale della cultura a Napoli del secondo dopoguerra.
Ruderi medievali della Costiera Amalfitana. Diffusione e caratterizzazione del paesaggio
Giuseppe Fiengo, Antonietta Manco
Libro: Copertina morbida
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2014
pagine: 156
A differenza del versante nord-ovest della penisola sorrentino-amalfitana, in cui le vestigia di antiche testimonianze architettoniche appartengono soprattutto all'età romana, nell'opposta costiera, ossia nell'amalfitana, prevalgono nettamente quelle medievali, generalmente riferibili all'arco temporale che va dal tempo del Ducato all'inizio dell'infeudazione, ovvero dal IX al XIV secolo. Queste ultime costituiscono un considerevole patrimonio, singolare in virtù degli intensi rapporti culturali intercorsi tra gli intraprendenti naviganti amalfitani ed esponenti delle civiltà bizantina ed islamica.
Il castello di Acerra nelle rappresentazioni vedutistiche e cartografiche della città. Dall'età aragonese al XIX secolo
Antonietta Manco
Libro: Copertina morbida
editore: EBS Print
anno edizione: 2017
pagine: 44
Un accurato rilievo della fabbrica e uno studio sulla mensiocronologia degli apparati murari ivi presenti ha permesso di identificare l'originario nucleo del castello e il suo ampliamento di epoca normanna.