Libri di Antonio Usai
Digital open innovation. Sfide gestionali e enabling technologies per le piccole e medie imprese
Antonio Usai
Libro: Libro in brossura
editore: Eurilink University Press
anno edizione: 2018
pagine: 220
Il volume presenta un'analisi aggiornata e attuale del concetto di Open Innovation (OI), focalizzandosi sull'impatto delle nuove tecnologie abilitanti sulla gestione dell'innovazione, sulla collaborazione inter-organizzativa e sui processi di co-creazione di nuovi servizi e prodotti. Attraverso l'analisi della letteratura, viene esaminato il passaggio storico dal vecchio al nuovo modello innovativo, viene inquadrato il nuovo concetto di innovazione e definite le caratteristiche, i soggetti coinvolti ed i principali vantaggi rispetto all'approccio tradizionale. Viene inoltre analizzato e proposto il modello di co-innovazione, un paradigma in cui nuove idee e approcci da fonti interne ed esterne possono essere integrate in una piattaforma digitale per generare valore condiviso attraverso un processo di engagement, collaborazione e co-creazione di valore coni partner (fornitori, organizzazioni partner, collaboratori esterni, clienti e pubblico in generale). Visto la crescente attenzione riservata a livello europeo alla competitività delle piccole e medie imprese (PMI), il lavoro si focalizza in particolare sulle peculiarità organizzative e manageriali necessarie per la gestione dei processi innovativi all'interno di questi contesti organizzativi. La pervasività delle tecnologie digitali, infatti, sta modificando radicalmente i prodotti e i servizi delle organizzazioni. Con l'approccio della cosiddetta "Innovazione aperta" le aziende possono sviluppare una crescente collaborazione e interazione con partner esterni, da un lato sfruttando le conoscenze interne in mercati diversi da quello d'origine, dall'altro individuando e assorbendo conoscenza esterna per sostenere il processo interno d'innovazione. La nascita di piattaforme digitali, in particolare, ha reso maggiormente accessibile e sostenibile il processo di stakeholder engagement anche per le piccole e medie imprese. Attraverso l'analisi di alcuni casi internazionali, come NIR-VANA, Picnic Green Challenge, il Virtual Open Incubation Ecosystem e il progetto promosso dalla Regione Lombardia nell'ambito della Strategia S3, il volume intende analizzare il ruolo delle piattaforme digitali come abilitatori del processo di innovazione. Gli esempi analizzati, infatti, evidenziano come le piattaforme possano garantire alle PMI una maggiore collaborazione con diverse fonti di innovazione, tra cui clienti e fornitori, aziende di altri settori, università e centri di ricerca, enti e agenzie governative. In un contesto industriale come quello italiano, caratterizzato dalla prevalenza di realtà aziendali piccole o medie, un approccio più "open" può costituire una notevole fonte di vantaggio innovativo, andando a integrare le scarsi o addirittura assenti competenze e investimenti in R&D e di gestione dell'innovazione attraverso i risultati di attività innovative con l'esterno.
L'autenticità percepita di una marca territoriale: il brand Sardegna
Daniele Porcheddu, Antonio Usai
Libro: Libro in brossura
editore: Eurilink University Press
anno edizione: 2020
pagine: 136
Il lavoro presenta elementi innovativi legati alle tecniche di analisi della percezione di un brand territoriale, con implicazioni sulla competitività di una destinazione turistica e sulle strategie di posizionamento. In particolare, il libro si propone di illustrare la genesi e l'evoluzione delle due identità visive nelle quali si articola oggi il “brand Sardegna”, per poi passare ad esaminare, in particolare, alcuni dei significati evocati dalle stesse presso la popolazione residente nell'Isola.
Il turismo sostenibile in Sardegna: il laboratorio Gallura. Analisi sullo stato attuale e possibili scenari di sviluppo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 128
Il settore turistico rappresenta oggi un mercato in continua evoluzione. Gli operatori sono chiamati a confrontarsi costantemente con le mutevoli esigenze di una clientela eterogenea, caratterizzata dal bisogno di vivere una vacanza attiva, in stretta relazione con l'ambiente naturale. L'industria turistica deve pertanto essere in grado di proporre nuovi prodotti. Tra questi, i turisti riconoscono un valore importante alle esperienze ecosostenibili, nell'ambito delle quali il cliente diventa protagonista della conservazione dell'ambiente insieme agli operatori della filiera. In tale contesto i nuovi modelli di management delle organizzazioni turistiche impongono la necessità di dotarsi di innovazione e di eccellenze creative in grado di valorizzare l'ambiente inteso quale fonte del vantaggio competitivo di una destinazione, da tutelare nel tempo. Soltanto con un management competente, supportato da organizzazioni aziendali efficienti, si possono comprendere e governare i processi di cambiamento e affrontare le sfide offerte dalla competizione globale. Questo scenario costituisce la premessa per lo sviluppo del progetto "Gallura's Sustainable Tourism GST" realizzato dal Centro Internazionale Itinera di Rimini in partnership con l'Università degli Studi di Sassari e l'Agenzia Formativa SPS srl di Olbia, con il finanziamento dell'Assessorato Regionale del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale della Regione Autonoma della Sardegna.
Merceologia degli alimenti
Antonio Usai, Lucia Corazzi
Libro
editore: Kappa
anno edizione: 1997
pagine: 304
Le colonne d'ercole nell'ecumene di Aristotele
Antonio Usai
Libro: Libro in brossura
editore: Sensoinverso Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 82
Questo interessante testo tratta la tematica delle Colonne d'Ercole partendo dalla teoria di S. Frau e da una rilettura di un libro attribuito ad Aristotele. Viene riferito ciò che dice il cartaginese Annone nel resoconto del suo viaggio oltre le colonne d'Ercole, teorizzando che non abbia compiuto quel viaggio. Si prosegue con ciò che dice il Padre della Storia, Erodoto, dal quale si comprende che i greci, al tempo dello storico, ignoravano l'esistenza dell'attuale stretto di Gibilterra. Per questo motivo le Colonne d'Ercole furono posizionate in un dato e diverso luogo seguendo anche altri racconti e fonti. Il libro termina con una ricerca su alcuni punti che S. Frau espone nella sua teoria.