Libri di Aurora Prestini

Sembrerebbe che, con la caduta della Serenissima e l’occupazione da parte dell’Austria, qualsiasi velleità di dominio debba aver abbandonato l’antica Repubblica e l’ingresso in Italia, sia pur agognato, ne faccia una città come tante altre, ma i miti son duri a morire e con lo scoppio della Grande Guerra la sua posizione la mette di nuovo al centro della scena, perché il fronte è lontano dalla capitale e la guerra si combatte tutta tra le Alpi orientali e l’Adriatico.

Sembrerebbe che, con la caduta della Serenissima e l’occupazione da parte dell’Austria, qualsiasi velleità di dominio debba aver abbandonato l’antica Repubblica e l’ingresso in Italia, sia pur agognato, ne faccia una città come tante altre, ma i miti son duri a morire e con lo scoppio della Grande Guerra la sua posizione la mette di nuovo al centro della scena, perché il fronte è lontano dalla capitale e la guerra si combatte tutta tra le Alpi orientali e l’Adriatico. Dopo Caporetto però la sua posizione “privilegiata” le procura solo una fitta pioggia di bombardamenti e Cadorna vorrebbe dichiararla “città aperta”, ma i veneziani resistono ed una bambina nata il 25 marzo del 1849 crede di avere la sua storia da raccontare a proposito delle origini… ma chi dà più ascolto ai racconti della nonna? Soprattutto se pretende di documentare la sua favola, come un fatto vero.

Pietro, vetraio esule in Francia, cerca di tornare nella sua Venezia assediata dalla peste. Nella sua mente un'immagine continua: una donna imprigionata in lucerna di cristallo, una donna che Pietro vuole a tutti i costi liberare.