Libri di Barbara Mancuso
Pitture in collezione. Venti opere del museo civico di castello Ursino
Libro: Libro rilegato
editore: Magika
anno edizione: 2018
pagine: 208
Venti contributi su singole opere del museo civico di castello Ursino, scritti da docenti e giovani studiosi del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania, sono qui raccolti per avviare uno studio approfondito e specifico sul ricco patrimonio del museo catanese. Pitture che restavano in larga parte fino ad ora «inedite o malnote» (Maganuco 1933) insieme a dipinti già oggetto di studi scientifici compongono uno spaccato variegato – da un mosaico medievale a un bozzetto di Domenico Morelli – delle ricche raccolte di castello Ursino e lasciano emergere la fortuna della pittura nelle collezioni storiche confluite al museo: dal settecentesco museo dei padri benedettini del monastero di San Nicolò l’Arena, alla pinacoteca di Giovan Battista Finocchiaro, alla donazione dei baroni Zappalà Asmundo.
Le raccolte del canonico Giuseppe Alessi e il collezionismo in Sicilia tra XVIII e XIX secolo
Barbara Mancuso
Libro: Libro in brossura
editore: Magika
anno edizione: 2012
pagine: 320
Il volume analizza le raccolte di antiquaria, scienze naturali e oggetti d'arte del canonico Giuseppe Alessi in rapporto alle tendenze del collezionismo siciliano tra XVII e XIX secolo.
Assenze e presenze. Opere artisti committenti a Catania nel XVII secolo
Barbara Mancuso
Libro: Libro in brossura
editore: Maimone
anno edizione: 2011
pagine: 304
Castello Ursino di Catania
Barbara Mancuso
Libro: Libro in brossura
editore: Kalós
anno edizione: 2008
pagine: 104
Scrivere di marmi. La scultura del Rinascimento nelle fonti siciliane
Barbara Mancuso
Libro: Libro in brossura
editore: Magika
anno edizione: 2017
pagine: 176
Le fonti siciliane per la storia dell’arte hanno concesso qualche spazio alla scultura del Rinascimento con notizie storiche, descrizioni di opere, biografie di artisti, memorie, che consentono di misurare la fortuna o sfortuna delle opere e degli scultori in marmo attivi in Sicilia tra Quattro e Cinquecento. Il percorso attraverso diverse tipologie di fonti, dalla metà del XVI secolo ai primi decenni del XIX, lascia emergere i vari atteggiamenti e approcci degli autori delle diverse epoche nei confronti della scultura. A scrivere di marmi si ritrovano letterati, storici, religiosi, aristocratici appassionati d’arte, conoscitori ma anche architetti e viaggiatori: divisi tra quanti solo marginalmente si interessano di scultura, quanti propongono letture simbolico letterarie e quanti invece guardano agli aspetti peculiari del fare arte e della tecnica, proponendo osservazioni stilistiche e formali, e persino applicando talvolta un vero e proprio metodo da conoscitore.
Caravaggio «gran naturalista» nelle Vite di Susinno
Barbara Mancuso
Libro: Libro in brossura
editore: Alessandro Mancuso
anno edizione: 2022
pagine: 96
Un pittore come Caravaggio non poteva mancare nel manoscritto Le vite de’ pittori messinesi di Francesco Susinno (1724): da un lato la sua notorietà avrebbe contribuito ad accrescere la fama della scuola pittorica messinese, dall’altro solo la sua presenza a Messina avrebbe consentito di spiegare il primo affermarsi di un naturalismo caravaggesco nell’Isola. Rielaborando e plagiando le Vite di Caravaggio già pubblicate nel secolo precedente da Baglione e Bellori, nonché le notizie reperite in altre fonti, come in un puzzle Susinno costruisce una biografia in cui si avverte una prima rivalutazione dell’artista e soprattutto una piena ammirazione, certo un po’ campanilistica, per la qualità delle opere lasciate in Sicilia. Nella storia della fortuna critica del pittore lombardo, che a guardare ai giudizi espressi è stata in verità soprattutto sfortuna, la Vita di Michelagnolo Morigi pittore da Caravaggio di Susinno è per questo un tassello ancora più importante.