Libri di Carla Savaglio
Leadership, governance e dirigenza scolastica
Domenico Milito, Carla Savaglio
Libro: Libro in brossura
editore: Form@zione
anno edizione: 2018
pagine: 320
In una contingenza storico-sociale caratterizzata da profondi mutamenti strutturali e normativi della pubblica amministrazione e dell’amministrazione scolastica, riflettere sull’evoluzione dei processi formativi e sulle responsabilità delle istituzioni scolastiche e dei dirigenti è una sfida alquanto complessa. Gli scenari e le prospettive delineati fanno emergere un contesto politico-istituzionale in cui necessaria è l’azione di bilanciamento e armonizzazione fra le scelte assunte a livello internazionale ed europeo con quelle nazionali. Proprio all’interno di tale complessa situazione viene inquadrata l’importante funzione del dirigente scolastico, il cui profilo professionale risulta ampliato anche per effetto delle complesse norme generali sulla dirigenza pubblica. Cosicché, in un clima di decentramento, sussidiarietà, autonomia e flessibilità dei modelli organizzativi, la responsabilità di assicurare la gestione unitaria dell’istituzione in capo al dirigente scolastico implica l’esercizio di autonomi poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane. Il dirigente scolastico viene contestualmente configurato come nuovo organo di governance.
La funzione del dirigente scolastico. Percorsi operativi
Domenico Milito, Carla Savaglio
Libro: Copertina rigida
editore: Edisud Salerno
anno edizione: 2008
pagine: 441
I contenuti del presente testo riguardano l'organizzazione e il funzionamento dell'istituzione scolastica inquadrati attraverso un'ottica funzionale a dare concrete risposte a quanti (docenti, figure del sistema, dirigenti e funzionari dell'amministrazione scolastica) si pongono interrogativi in ordine a quali strumenti operativi possano essere meglio adoperati per rendere un servizio di qualità agli alunni e alle loro famiglie. L'impostazione metodologica inverte la prassi più tradizionale e consolidata: non dalla teoria alla pratica, ma viceversa. Ciò perché si è convinti che dalla tangibilità dei processi attivati e dei supporti adottati sia più facile risalire alle ragioni di fondo (teorico-epistemilogiche e normative) che ne suffragano e ne legittimano l'impostazione, la configurazione, la messa in opera e la validazione.