Libri di Carlo Brutti

Il Punto d'Urgenza Condiviso è un concetto chiave della psicoanalisi che viene (fondata sull’idea di relazionalità costitutiva): esso rappresenta un avanzamento rispetto a quelli di transfert e controtransfert nel superamento della scissione dualista soggetto/oggetto, dell’organizzazione temporale cronologica e dell’impianto causalistico che li sottende. L’esplorazione del Punto d'Urgenza Condiviso – della “barriera di contatto” fra analista e analizzando – dirige l’attenzione sull’importanza dell’affetto che si attualizza “qui, ora e con me” senza imbrigliarlo immediatamente entro le categorie del pensiero logico-razionale.

Il mestiere degli “scrutatori d’anime” viene da lontano: non si limita a un’unica professione ma rimanda a quella di psichiatra, psicologo, neuropsichiatra infantile, psicoterapeuta, psicoanalista e a tutti coloro che si interessano della cura degli altri (medici, educatori, sacerdoti), negli infiniti modi in cui questo è possibile e doveroso. Ma a quale “anima” si rivolgono queste professioni? Di essa non vi è un’idea condivisa nella nostra cultura che ne ha addirittura decretato la morte. Questo libro vuole testimoniarne la sopravvivenza, indicando i percorsi di una scienza dell’anima volta a esplorarne il patire in vista della guarigione.

"La biblioteca del farmacista" è uno strumento per riflettere sui problemi che ci affliggono allo scopo di “vaccinarci” contro quei malintesi, oggi tanto diffusi, che spingono a cercare soluzioni apparentemente facili ignorando il conto che ci sarà poi presentato. Nata dalla collaborazione tra Farmacisti e l’Istituto di Psicosomatica Aberastury, la collana si ispira all'invito di Gandhi di prenderci cura dei nostri pensieri perché da essi dipende il nostro destino, cioè la nostra vita. Suddivisa in quattro sezioni – crescere, fare coppia, invecchiare, ammalare e guarire – che solo apparentemente sono rivolte a interlocutori di età diversa perché in ogni volume vengono esaminati pensieri ed affetti che convivono nel bambino, nell'adulto e nel vecchio. Per questo è fondamentale imparare a riconoscerli nelle diverse forme che assumono nelle varie fasi dell’esistenza e a ripensarli per ricercare i modi più adeguati per affrontare le diverse situazioni che la vita ci presenta. La raccolta è costituita da: W la pappa!; Bambini sempre in festa?; Aspettando un bambino; Ipertensione; Sui modi buoni e cattivi di vivere la vita; Stress; Come difendersi dal pensionamento.

Ammalare e guarire oggi. A tutti capita di sentenziare: sono stressato! Ma cos'è lo stress? Prendendo le mosse dalla storia verosimile di una persona cui viene diagnosticato uno stato di stress e dalle relative proposte terapeutiche, gli autori analizzano criticamente la parola stress e il suo pericoloso utilizzo per nascondere la situazione di cui la persona soffre. Per questo suo uso la parola stress si comporterebbe come un virus che inquina i pensieri fino a produrre una vera e propria epidemia che trova, nei nostri giorni, una disposizione mentale quale terreno di coltura che ne favorisce lo sviluppo. Come bonificare l'ambiente? Come difendersi dal contagio e recuperare forze per contrastare la diffusione non di una malattia in senso classico, ma di un malinteso che produce affezioni tanto più insidiose quanto più nascoste?

Crescere oggi. Si può educare un bambino a mangiare bene? Quali malintesi circolano intorno all'alimentazione dei bambini? Perché una funzione tanto delicata, e nel cuore di vicende relazionali essenziali nella vita del bambino, è stata ridotta ad atti automatici, che tengono conto soltanto della componente quantitativa? Il recupero di un atteggiamento corretto verso l'assunzione del cibo aiuta il bambino ad affinare la capacità di riconoscere i propri bisogni e i genitori a comprendere quanto sia salutare discernerli.

Crescere oggi. Festeggiare con i nostri bambini: per celebrare la vita o per evadere? La moltiplicazione delle feste dei bambini, occasione più di frastorno ed eccitazione che di reale piacere, è indice di un preoccupante clima educativo in cui si sta perdendo il piacere della festa e il senso della sua essenziale funzione di distensione, comunicazione e allegria.