Libri di Carlo Giovanella
Trieste e la scienza. Storia e personaggi
Davide Ludovisi, Federica Sgorbissa
Libro: Libro in brossura
editore: Mgs Press
anno edizione: 2018
pagine: 214
Quali sono le basi storiche che hanno portato Trieste a essere nominata "Capitale europea della scienza" nel 2020? Questo libro raccoglie le storie di settanta personaggi che dall'inizio dell'Ottocento hanno lasciato un segno nel mondo scientifico italiano e mondiale, e che con Trieste hanno avuto un legame fondamentale. Un excursus storico-divulgativo spiega inoltre i fattori sociali, economici e politici che hanno determinato a Trieste un terreno così fertile per il pensiero scientifico, senza dimenticare il presente e le nuove sfide che attendono la città della scienza. Raccontando la storia di scienziati e scienziate scopriamo la loro connessione con il territorio, i momenti salienti della loro carriera con particolare attenzione a quelli legati a Trieste, ed anche l'importanza della loro ricerca. Per alcuni la città ha rappresentato il fulcro della loro vita e carriera, per altri un momento determinante e per altri ancora il luogo di nascita o di morte. Una parte del libro, infine, racconta cos'è diventata e com'è cambiata Trieste oggi in ambito scientifico, quali sono le linee di ricerca e in quali istituti si stanno seguendo, ipotizzando le prospettive future.
Daniela Mazzucato. La regina dell'operetta
Rino Alessi
Libro: Libro in brossura
editore: Mgs Press
anno edizione: 2018
pagine: 144
Veneziana di nascita e triestina d'elezione, Daniela Mazzucato è un'artista che ha legato il proprio nome al Festival dell'Operetta e ai grandi spettacoli degli anni d'oro del Teatro Verdi. La sua carriera, iniziata precocemente sul palcoscenico della Fenice e tuttora in corso, è però una storia incredibile di dedizione al proprio lavoro, di debutti e incontri importanti, non ultimo quello con il compagno di una vita Max René Cosotti, in un repertorio eclettico che spazia dal barocco alla musica contemporanea, con frequenti incursioni nel musical, nel teatro di prosa, nell'operetta di cui è, a ragione, considerata regina. Rino Alessi ripercorre le tappe più importanti di un'attività che non ha avuto soste, grazie anche alle testimonianze di colleghi come Elio Pandolfi e Gino Landi, Donato Renzetti e Alfonso Antoniozzi, Paolo Longo e Nicoletta Curiel. Ne esce il ritratto di un'artista che ha avuto il dono di nascere cantante e attrice e, osserva Pandolfi, continua a esserlo con naturalezza, nonostante il tempo che passa. E Sandro Cappelletto aggiunge: "Sono questi il riconoscimento e la gratitudine più profondi ai quali può ambire e che possiamo esprimere a una cantante".
Monfalcone 1918-2018: cent'anni di storia
Roberto Covaz
Libro: Libro in brossura
editore: Mgs Press
anno edizione: 2018
pagine: 256
Dal podestà Eugenio Valentinis al sindaco Anna Maria Cisint, passando per la nascita del cantiere navale, la città devastata dalla Prima guerra mondiale, la Monfalcone contesa del secondo dopoguerra, gli oceanici scioperi dei cantierini, il rapporto di amore e odio tra i monfalconesi e la grande fabbrica. E poi le più significative vicende politiche: la prima giunta di sinistra con il sindaco Gianni Maiani; il primo sindaco eletto con il sistema maggioritario, Adriano Persi; l'avvento della prima giunta di destra. In questo libro Roberto Covaz ci conduce in un viaggio di oltre un secolo tra cronaca e storia, tra fatti epocali e curiosità. E offre una galleria di tanti personaggi ripescati dall'oblio ai quali è dedicata una meritata memoria. I primi cent'anni di Monfalcone italiana racchiusi in 256 pagine. Un affresco per raccontare una città chiamata un tempo "dei cantieri" e divenuta ora "del cantiere" e delle morti da amianto. Una città stravolta dagli effetti della globalizzazione, che detiene il record regionale di residenti stranieri (22 per cento).
Rodolfo e le donne
Friedrich Weissensteiner
Libro: Libro in brossura
editore: Mgs Press
anno edizione: 2020
pagine: 280
Un viaggio nell'universo femminile che ha segnato la breve vita di Rodolfo d'Asburgo, dalla tenera età alla sua fine. Il principe ereditario aveva poca considerazione della donna, che nel migliore dei casi etichettava come amante o facile preda sessuale. La causa principale di questa scelta è stato quasi certamente il comportamento che la madre ha avuto nei suoi confronti. Come scrive l'autore, "Elisabetta era una madre incompleta. Non riuscì ad avere la meglio sulla strapotente suocera per detenere il controllo sui figli... Una crisi matrimoniale e il labile stato fisico e psichico dell'imperatrice, che la portò ad allontanarsi dalla famiglia, fecero il resto... e così Rodolfo crebbe praticamente senza madre". Gisella, la sorella maggiore, era invece l'inseparabile compagna di giochi. Un legame solido, sincero, che sarebbe durato tutta la vita. Anche in nonna Sofia Rodolfo trovò una figura affidabile, sempre presente, autorevole ma affettuosa. Ligia al dovere, Sofia si adoperò instancabilmente per preparare il tanto atteso nipote al suo futuro ruolo di imperatore. La sorella minore, Maria Valeria, unica fortunata beneficiaria di un amore materno che Rodolfo aveva così tanto agognato per sé, fu invece bersaglio di tutte le insicurezze e gelosie del fratello. Infine la moglie Stefania nella quale l'erede al trono aveva riposto le uniche speranze di una vita familiare serena, di un focolare di affetti e sincera complicità: un sogno infranto da diversità caratteriali e da visioni del mondo diametralmente opposte. E poi c'è la giovanissima Mary Vetsera, che non aveva alcuna possibilità di realizzare il suo sogno d'amore, ma che ostinatamente continuava a crederci. Tra questi famosi personaggi fa capolino anche il vivace universo di donne normali – balie, tate, istitutrici, prostitute – che hanno dato a Rodolfo quel po' di amore e comprensione umana che gli hanno consentito di sopravvivere. Da non dimenticare il ruolo avuto dall'amica-amante Mitzi Caspar, una escort d'alto bordo, alla quale Rodolfo era molto affezionato: è stata forse l'unica donna che ha amato veramente. Infatti nel suo testamento ha provveduto generosamente al suo futuro. Il libro ci svela anche i molteplici aspetti della vita al femminile nell'Ottocento, dalla maternità al ruolo delle donne in famiglia, dalla sessualità ai primi vagiti di un'emancipazione femminile che, seppur ancora lontana, avrebbe mutato radicalmente la società europea. Quel "mondo di ieri", già descritto magistralmente da Stefan Zweig nella sua indimenticabile autobiografia, ci viene ripresentato in queste pagine.
Joyce nel giardino di Svevo-Joyce in Svevo's garden
Stanislaus Joyce
Libro: Libro in brossura
editore: Mgs Press
anno edizione: 2025
pagine: 128
Stanislaus Joyce nacque a Dublino il 17 dicembre 1884, secondo figlio maschio di John e Mary Jane Joyce. Poco più che adolescente, ma già presago del suo destino, annotò nel diario: «È terribile avere un fratello maggiore più intelligente, raramente mi viene riconosciuta un po' di originalità». Stannie, come lo chiamavano i familiari, non sarebbe mai riuscito, infatti, a liberarsi dal peso di essere il fratello di James, tra l'altro quello a lui più vicino, anzi «l'unico fratello in grado di capirmi». Per quasi tutta la sua vita Stanislaus lo ha ascoltato, difeso e sostenuto moralmente e finanziariamente, trattando anche con i suoi creditori. Sarebbe sbagliato licenziarlo con la stessa facilità di James («Un fratello si dimentica facilmente quanto un ombrello»). Questo volume presenta la prima traduzione italiana dello scritto dedicato all'incontro tra Italo Svevo e James Joyce, che Stanislaus concluse solo poche settimane prima di morire, il 16 giugno (Bloomsday) 1955. Nel libro inoltre si analizza compiutamente la personalità di Stanislaus. -------- John and Mary Jane Joyce's second male child, Stanislaus Joyce, was born in Dublin on December 17, 1884. He was still very young when he premonitorily wrote in his diary «It is terrible to have a cleverer elder brother, I get small credit for originality». Stannie, as he was called in the family, would have never been able to rid himself of the burden of being James's brother, even though the only one «capable of understanding» him. Almost all lifelong Stanislaus listened to him, defended him and supported him, both morally and economically, even dealing with his creditors. It would be wrong to forget him as easily as James did («A brother is as easily forgotten as an umbrella»). This book includes the first Italian translation of the conference on the meeting of Italo Svevo and James Joyce, which Stanislaus held in Trieste only a few weeks before his death on June 16 (Bloomsday), 1955. Joyce in Svevo's Garden also offers a complete analysis of Stanislaus Joyce's personality.
Il mio passato. Ricordi della Corte d'Austria e di Baviera unitamente agli eventi che condussero alla tragica morte di Rodolfo, erede al trono d'Austria
Maria Larisch
Libro: Libro in brossura
editore: Mgs Press
anno edizione: 2020
pagine: 272
Figlia di Luigi di Baviera, fratello dell'imperatrice Elisabetta, sin da bambina pupilla della zia Sissi ma anche succube del suo intrigante, egoistico fascino, Maria Larisch è uno di quei personaggi che scansano le responsabilità e le conseguenze dei propri atti, che altri invece a loro addebitano senza possibilità di sconto. Dopo la tragedia di Mayerling, che la vide coinvolta in prima persona (era lei che combinava gli incontri tra Rodolfo e Maria Vetsera), l'amata Sissi non volle mai più incontrare Maria, la quale peraltro, in questo concitato, vivido e romanzesco memoriale riferisce una frase di Rodolfo brutale e infangante: "Sei sempre stata la mezzana di mia madre". Dunque mezzana anche per il figlio. Ma la coloritura di questa storia raccontata vivacemente in prima persona ha ben altri accenti di violenza: il dietro le quinte del dorato mondo imperiale e dell'aristocrazia austro-bavarese è una sequenza di orrori che la Larisch butta sulla pagina senza alcun ritegno. Dopo tre matrimoni, sei figli e una vita molto movimentata, Maria morì in miseria nel convento di San Servazio, a Maastricht, in Olanda, il 4 luglio 1940.
Pasquale Revoltella. Il barone si racconta
Miriam Blasich
Libro: Libro rilegato
editore: Mgs Press
anno edizione: 2017
pagine: 96
Pasquale Revoltella per Trieste fu il vero "tycoon" del suo tempo, anche grazie alle opere pubbliche sovvenzionate e realizzate in città, e per l'impegno di mecenate nei confronti delle arti e delle lettere. Dopo l'amore viscerale verso sua madre, il barone amò davvero Trieste. Perché credeva nella città, credeva nelle sue potenzialità e sapeva come e cosa fare per metterle in atto con generosità: il suo mecenatismo era in perfetta linea con l'idea borghese allora dominante, in virtù della quale il bene pubblico era essenziale per consentire e aiutare la crescita del bene privato. E da non triestino Revoltella comprese a fondo le potenzialità e l'anima di Trieste, e seppe sfruttarle ed esaltarle per il bene suo e della città stessa.
Sua maestà el sardon. Dall'antipasto al dolce in 213 ricette
Mariella Devescovi Damini
Libro: Libro in brossura
editore: Mgs Press
anno edizione: 2018
pagine: 144
Non tutti sanno che le alici (acciughe o sarde) pescate nel nostro golfo, che i triestini chiamano sardoni, sono di una qualità speciale detta "di pasta bianca" per distinguerli da quelli che vivono nel Mar Tirreno che sono invece di "pasta rossa". Non solo, ma i "nostri" hanno anche un sapore più delicato, come c'insegna il grande Pellegrino Artusi, che nella sua bibbia della gastronomia, "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene", ci fa sapere che "questo pesce conosciuto sulle spiagge dell'Adriatico col nome di sardone è di sapor più gentile di quello tirrenico". A differenza di alcuni chef pluristellati, che giudicano il sardone "volgare" e degno solo della "bassa cucina", Mariella Devescovi Damini, che da sempre delizia amici e parenti con le sue specialità culinarie, ne tesse le lodi. Il sardon, oltre ad essere consigliato dai seri nutrizionisti e dietologi per la presenza degli ormai conosciutissimi "Omega 3" ed anche per far parte della categoria del pesce azzurro più sano e nutriente è, come il maiale, un animale del quale "non si getta via nulla".
Maria Antonietta. Una regina bambina che va oltre il suo tempo
Ida von Düringsfeld
Libro: Libro in brossura
editore: Mgs Press
anno edizione: 2018
pagine: 136
"Una regale rosa nuziale, ecco cos'era quando l'Austria la consegnò alla Francia. Anche i francesi ne rimasero incantati: la trovarono così bella che non se la sarebbero più lasciata sfuggire". Con queste parole Ida von Düringsfeld ci presenta la "sua" Maria Antonietta: una delicata e affascinante fanciulla appena quattordicenne, giunta in Francia per sposare il futuro Luigi XVI. Un destino che sembrava essere stato benedetto dagli dei e che invece, appena vent'anni anni dopo, si tramuterà in un vero e proprio incubo dal tragico epilogo. Amata, odiata, idolatrata, oltraggiata: se per i contemporanei Maria Antonietta fu il capro espiatorio di tutti i mali della Francia del XVIII secolo, per gli autori ottocenteschi si trasformò nella Martire della Rivoluzione, la "regina-santa" vittima innocente del più vile (ed inutile) dei regicidi. Nel libro l'autrice tedesca ripercorre le vicende umane di un personaggio complesso, accattivante, universale, un'icona che ancora oggi incuriosisce, seduce e divide le coscienze.
Basabanchi rèpete
Alessandro Fullin
Libro: Libro in brossura
editore: Mgs Press
anno edizione: 2018
pagine: 80
Trieste 1969. Da quindici anni la città è tornata all'Italia. Il benessere del dopoguerra è palpabile ma non nel monastero di via Biasoletto: la Madre Superiora infatti, per rilanciare l'istituto religioso, si è cimentata nell'impresa di far affrescare le antiche pareti del convento al noto pittore Duccio da Sgonico. È stato un passo azzardato: il costo dei materiali e il compenso dell'artista portano il convento sull'orlo del fallimento. Le suore, disperate, cercheranno allora una soluzione accettando di diventare protagoniste di un'opera cinematografica del regista jugoslavo Borut Rasnici. È l'inizio di nuove avventure per le Sorelle della Beata Pinza che, pur protette come sempre da Santa Tecla, si troveranno coinvolte negli inganni della Guerra Fredda.
Ursus & Audax. La grande fuga
Massimiliano Penazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mgs Press
anno edizione: 2020
pagine: 80
2 marzo 2011. Il Golfo di Trieste è sfigurato dalla bora scura con raffiche che arrivano a 173 Km/h. L'Ursus, protagonista di un secolo di storia navale giuliana, rompe gli ormeggi e prende il largo come un mostruoso veliero senza pilota. Accanto al pontone galleggiante c'è l'Audax, che lo segue fin quando le cime si spezzano e il piccolo rimorchiatore punta diretto verso le sabbie isontine. Le due imbarcazioni avrebbero potuto provocare danni ingentissimi alle navi in rada o in navigazione. Gli unici che potevano tentare di catturare i fuggitivi erano gli uomini della Tripmare, erede della storica Tripcovich, nata quando Trieste era ancora territorio dell'impero austro-ungarico. Il dott. Alberto Cattaruzza, figlio di Luigi, fondatore della Tripmare, ha ragione quando osserva che non c'era alcuna certezza che le cose finissero bene. È l'emergenza perfetta: nelle sale operative e a bordo gli animi si fanno tesi, come sartie sotto raffica. Anche il capitano d'armamento Renzo de Visintini, che dalla base comandava i rimorchiatori, ne era consapevole; nessuno tuttavia immaginava quanto sarebbe stato maledettamente difficile riportarli in banchina. "L'approccio all'Audax" - racconta il capitano Vladimiro de Noto - "è stato ancora più pericoloso a causa delle sue acrobazie nel mare in tempesta e dell'approssimarsi dei bassi fondali e della costa. Che fare? I tempi erano strettissimi e le alternative erano: rischiare e agire, o rinunciare".
Sofia, l'imperatrice nell'ombra
Daniela Lasagnini
Libro: Libro in brossura
editore: Mgs Press
anno edizione: 2025
pagine: 296
Nell'immaginario collettivo l'arciduchessa Sofia, madre dell'imperatore Francesco Giuseppe I, incarna l'archetipo della suocera scomoda e impicciona, superba e presuntuosa, così come l'hanno descritta i film e i testi diffusi con l'intento di mettere in luce la natura tormentata della mitica imperatrice d'Austria. L'inarrivabile Sissi - icona di bellezza, classe e stile - era nota anche per la sua mestizia, legata soprattutto alla perdita dei due figli e al clima che respirava a Corte: uno spirito libero prigioniero in una gabbia dorata di cui, si deduce, fosse proprio Sofia a detenere la chiave. Ma la storia, quella vera, ci racconta altro. Questo libro - prima biografia italiana sull'arciduchessa Sofia Federica, nata principessa di Baviera dai monarchi Massimiliano I e Federica Carolina nel 1805 - è stato scritto dopo un'attenta lettura delle parti del suo diario finora note e dei suoi epistolari e ne presenta al lettore un ritratto del tutto inedito. Emerge la figura di una donna dall'intelligenza singolare rispetto agli uomini del suo tempo, dotata di numerosi talenti, cultrice di tutte le arti, amante della politica e capace di rinunciare al trono in nome del figlio primogenito che volle imperatore. Sofia era anche genuina, affabile e di buon cuore. Andata in sposa nel 1824 all'arciduca Francesco Carlo d'Asburgo-Lorena, fu subito ammirata dalla Corte viennese: per la sua eleganza era oggetto delle attenzioni dei signori della nobiltà, mentre le dame vedevano in lei un esempio da seguire. Ciò che più amava era riunire la famiglia per avere accanto i quattro figli, cui si era aggiunta la sua "amata bambina" (così chiamava Sissi, che per lei sarà sempre la figlia che il destino le negò), e tenere vivi i valori legati al focolare domestico: la spontaneità, l'intimità e la solidità dei legami tra congiunti. Ciò che più la fece soffrire fu la sincera e manifesta ostilità di Sissi nei suoi confronti, che però mai smise di amare e ammirare.