Libri di Carlo Montanaro
Dall'argento al pixel. Storia della tecnica del cinema
Carlo Montanaro
Libro: Libro in brossura
editore: Linea Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 260
È finita un'era. Dopo centoventicinque anni, nelle sale cinematografiche è avvenuto il cambiamento. Non si distinguono più, per trasparenza sulla pellicola, le migliaia di figurine formate dall'argento e dai pigmenti colorati, tutto è diventato digitale, compresso, virtuale e costruito nell'alternanza velocissima di milioni (si spera, per ragioni di qualità) di punti, ovvero di pixel all'interno di una ordinatissima e minutissima griglia. Ma quello della proiezione è solo l'ultimo anello di una catena che sta trasformando il linguaggio più diretto tra quelli inventati nei secoli dall'uomo. Gli altri anelli – ripresa, montaggio, effetti speciali, rielaborazione e riproduzione del suono – hanno ormai subito radicali trasformazioni che spesso hanno significato progresso. Forse, allora, vale proprio le pena, accettata definitivamente questa trasformazione-rivoluzione, capire da dove si è partiti, come è nato il linguaggio cinematografico e come la sua grammatica prima e la sua sintassi poi, si sono evolute anche grazie allo sviluppo tecnologico.
Pasolini: lo sguardo del contemporaneo. Ediz. italiana e inglese
Paola Cordone, Carlo Montanaro, Virginia Monteverde
Libro: Copertina morbida
editore: Vanillaedizioni
anno edizione: 2022
pagine: 32
Da sabato 30 luglio a domenica 14 agosto 2022, Pulchri Studio de L'Aia (Paesi Bassi), in collaborazione con Etherea Art Gallery e l'Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam, presenta la mostra Pasolini: lo sguardo del contemporaneo, organizzata da Art Commission: Questa mostra, in cui artisti italiani e olandesi ci propongono opere ispirate al lavoro di Pasolini e realizzate con diversi codici espressivi, non fa che confermare lo status di "classico" raggiunto da PPP e cioè, secondo la nota definizione di Italo Calvino, qualcuno che "non ha mai finito di dire quello che ha da dire". (Paola Cordone) Artisti: Federico Bonelli, Marcela Cernadas, Pier Giorgio De Pinto, Elisabetta Di Sopra, Sylvestre Gauvrit, Carla Iacono, Viviana Milan, Anne Claire van den Elshout.
Il giorno e la notte. Dal vedutismo al cinema muto
Carlo Montanaro, Giancarlo Pauletto
Libro
editore: Centro Iniziative Culturali Pordenone
anno edizione: 2019
pagine: 80
Via Garibaldi. La regata storica. I cinema peocéti
Giovanni Sbordone, Giorgio Crovato, Carlo Montanaro
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2005
pagine: 128
Dall'argento al pixel. Storia della tecnica del cinema
Carlo Montanaro
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2014
pagine: 160
Sta finendo un'era. Dopo 110 anni nelle sale cinematografiche si cambia. Non si distingueranno più, per trasparenza, sulla pellicola, le migliaia di figurine formate dall'argento e dai pigmenti colorati, ma tutto sarà digitale, compresso, virtuale, e costruito nell'alternanza velocissima di milioni (si spera, per ragioni di qualità) di punti, ovvero di pixel all'interno di una ordinatissima e minutissima griglia. Ma quello della proiezione è solo l'ultimo anello di una catena che sta trasformando il linguaggio più diretto tra quelli inventati nei secoli dall'uomo. Gli altri anelli - ripresa, montaggio, effetti speciali, rielaborazione e riproduzione del suono - hanno già negli ultimi anni subito radicali trasformazioni che spesso hanno significato progresso. Forse, allora, vale proprio la pena, dalla soglia di questa trasformazione-rivoluzione ormai definitiva, capire da dove si è partiti, come è nato il linguaggio cinematografico e come la sua grammatica prima e la sua sintassi poi si sono evolute anche grazie allo sviluppo tecnologico. Senza apparecchiature leggere per la registrazione del suono, emulsioni sensibili, apparecchiature illuminanti portatili e compatte, ad esempio, alla fine degli anni '50 non sarebbe stato possibile costruire "correnti" di indagine e pensiero identificabili sotto le sigle di free cinema o nouvelle vague, largamente basate su riprese dal vero e non più ricostruite in teatro di posa.